lunedì 31 ottobre 2011

Tempo di crisi

Tempo di crisi
Mi è giunta, qualche giorno fa, una lettera, il cui contenuto si destreggia tra l'implorazione e l'ingiunzione, da parte del Segretario generale della CEI, mons. Mariano Crociata –nomen omen-; è stata inoltrata a me, beninteso, come a milioni di altri italiani. Con un inspiegabile, quanto largo anticipo cronologico su quel Santo Natale del Figlio di Dio, nato da una casalinga e da un povero falegname, in una stalla, il venerabile prelato mi ricorda quella che sarebbe, secondo lui, la più familiare delle presenze, quella dei sacerdoti. Io, da anni, non ne me n’ero avveduto, forse eccettuato un fraticello, sempre diverso ogni volta, che viene a suonare al mio campanello, sotto le festività pasquali, per impartire una benedizione alla mia modesta magione, parva, sed apta mihi. Mi dimenticavo di un curatolo locale, che, anni fa, mi aveva invitato a frequentare, per le mie preghiere pomeridiane, un altro tempio che non il suo; essendo il sottoscritto un divorziato risposato, a fronte di fedeli puri, candidi, illibati, fervidi e ferventi, avrei potuto dare scandalo, come mi spiegò esplicitamente, una sera.

sabato 29 ottobre 2011

Solari al cimitero? No meglio dai frati!!!!



Premetto che la mia vuole essere una semplice provocazione e non un presa di posizione in quanto personalmente conosco poco le vicende passate e le motivazioni che portarono ad individuare l’ubicazione della nuova sede dell’istituto Solari oltre la ferrovia. Ci saranno state sicuramente delle ragioni molto forti che determinarono da parte dell’Amministrazione dell’epoca la scelta di quel sito.
Sono comunque passati oltre dieci anni e nessuno può oggi mettere in dubbio che Fidenza è notevolmente cambiata e che soprattutto non c’è stato quell’incremento abitativo che si prospettava, di contro non si può ignorare il fatto che il numero degli studenti che frequentano l’istituto professionale per l’agricoltura negli ultimi anni si è notevolmente ridotto al punto che mi sembra sacrosanto  domandarsi se esistono ancora oggi i presupposti per una spesa, sia pure con il contributo di privati e della Provincia, che giustifichino per la collettività un investimento di svariati milioni di euro in una zona ancora tutta da lottizzare e dove mancano i principali servizi primari.

giovedì 27 ottobre 2011

Art 1: "L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SUL RICATTO E LO SFRUTTAMENTO"


Licenziamenti facili: il Governo faccia le valigie.

Mezzo secolo di lotte e di conquiste dei nostri padri cancellati definitivamente con un colpo di spugna da parte del Governo.
Alla già pesante situazione nel mondo del lavoro per via dei tanti sistemi contrattuali adottati negli ultimi anni, co.co.co, co.co.pro, contratti a progetto, lavoro interinale, e contrattazione individuale e non più collettiva, complice un centro sinistra succube dei grandi interessi del mondo cooperativo divenuto negli anni più spregiudicato rispetto allo stesso mondo industriale, e complici CISL e UIL, sindacati sempre più di sovente a libro paga dei padroni, si aggiunge oggi la lettera di impgno del Governo nei confronti della Comunità Europea che di fatti da ampia facoltà alle aziende di licenziare a loro piacimento, sostituendo nei fatti il primo articolo della Costituzione italiana da
“REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO” a “REPUBBLICA FONDATA SUL RICATTO E LO SFRUTTAMENTO”
Il peso della crisi dei padroni e delle banche ancora una volta ricade sulle spalle della gente che lavora senza che vi sia da parte dell’opposizione una reale volontà di correre ai ripari dando una scrollata popolare a questo Governo irriguardevole ed offensivo degli stesi fondamenti della nostra Repubblica.
Il Governo faccia le valigie, se ne vada, ha già fatto enormi danni, il popolo non è più nelle condizioni di sostenere le loro malefatte e di tutti i loschi e prezzolati personaggi che lo sostengono.

Tonino Ditaranto

mercoledì 26 ottobre 2011

La Valle che resiste. di Maria Panico


LA VALLE CHE RESISTE

Domenica 23 ottobre, ore 8,30, si parte; destinazione Giaglione in Valsusa, manifestazione NO TAV. Si ride, si scherza sul colore dei nostri indumenti, in prevalenza scuro come quello dei black block....e nello scherzo non si riesce a nascondere un pò di inquietudine, un pò di timore per i tanto annunciati scontri e disordini. Ma la causa è troppo importante, di quelle per cui vale la pena di rischiare e si va, giovani e meno giovani.
Superati i posti di blocco dove gran parte delle auto vengono perquisite, documenti e volti fotografati, la montagna ci accoglie nel suo splendido abito autunnale, impreziosito da un velo di foschia e da ciuffi di nuvole basse che incorniciano le cime, ma lasciano intravvedere laggiù in fondo al vallone il viadotto nei pressi del cantiere, pieno di mezzi blindati; sopra di noi il ronzio assordante degli elicotteri che si danno il cambio e che a turno, ci accompagneranno per tutto il giorno.

Il voltafaccia di Bossi: ovvero i gemelli del dito indice

Il dito indice rivolto all'insù di Bossi e Berlusconi, dopo i fatti della notte scorsa, sembra chiaro che in questa occasione, siano rivolti ai futuri pensionati e all'intero mondo di coloro che lavorano e pagano regolarmente le tasse.
A tarda notte Bossi ha gettato la maschera e anche la spugna accettando di aderire alla richiesta del premier di rispondere a Bruxelles con l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni.

In tanti avevano sperato proprio nel leader del carroccio, dopo le aperture possibiliste di Bersani, Letta e l'intero arco parlamentare di centro sinistra, purtroppo le speranze si sono rivelate vane e non poteva essere altrimenti visto che ci si affidava ad un personaggio (Bossi) che ha dimostrato con i fatti di essere lui peggio di coloro che ha sempre criticato.

lunedì 24 ottobre 2011

Dentro la storia (retroscena dei rapporti con la Libia)



Era il 15 aprile del 1986, quando due missili SCUD in dotazione all’esercito libico di Gheddafi vennero lanciati per colpire la base NATO di Lampedusa creando una delle crisi più cruente nei rapporti tra Italia e Libia dopo la cacciata degli italiani dal territorio libico dei primi anni settanta, con esproprio di tutti i beni senza che mai fu riconosciuto il minimo indennizzo.
La crisi che segui l’attacco missilistico ebbe ripercussioni tali che portarono al progressivo isolamento della Libia non solo da parte dell’occidente,

sabato 22 ottobre 2011

Ciao Giovanna (omaggio a uno spirito libero)



Ciao Giovanna, ci hai fatto l’ultimo scherzo, te ne sei andata per non tornare, senza dire niente a nessuno.
Non credere però di esserti portata dietro con te tutto quello che hai fatto, quello ormai non ti appartiene più, appartiene a chi come me e come tanti altri hanno imparato dalle tue stravaganze, che la vita per quanto breve o lunga che sia, va vissuta in piena libertà anche scontrandosi ogni giorno con i pregiudizi e i luoghi comuni di un piccolo paese della nostra Lucania nel quale entrambi abbiamo vissuto.
Se oggi qualcuno mi chiedesse di dare un volto alla libertà della donna, non avrei dubbi, ci darei il tuo.
Non sei mai stata una femminista, eppure sei sempre stata in prima linea.

lunedì 17 ottobre 2011

DiPietro-Maroni= STATO DI POLIZIA

Di Pietro rivela finalmente la sua natura da poliziotto e Maroni gli fa eco riproponendo la famigerata legge Reale sul fermo di polizia.
Non servono nuove leggi o l'inasprimento delle attuali per prevenire le violenze dei blak blok, ma solo una vera volontà politica che isoli i violenti affrontando i problemi che sono alla base dell'esasperazione cui la classe dirigente attuale e un governo scellerato stanno portando l'Italia.
Ad Antonio Di Pietro vorrei ricordare gli effetti dello stato di polizia dovuto alla legge Reale:

domenica 16 ottobre 2011

Dietro i fatti di Roma il fallimento di una classe dirigente!!!




Chi pensava che tutto sarebbe filato liscio o era un illuso o semplicemente un incosciente.
Tutto alla vigilia della manifestazione romana degli indignati faceva presagire che il pericolo di infiltrazioni da parte di gruppi di blak blok era altissimo, vi era stato l’assaggio di guerriglia non più tardi di due mesi fa in val di Susa, e le stesse informazioni delle forze dell’ordine parlavano di gruppi che si stavano organizzando per questa manifestazione.
Oltretutto la crisi economica che sta attraversando l’Italia, con un altissimo tasso di precariato, di disoccupati e di famiglie che non reggono più il peso della crisi ha portato il Paese sull’orlo di un tracollo di nervi e di esasperazione tale che una polveriera non potrebbe essere più esplosiva.