Fidenza oggi x domani non ci sarà;
il carro dell’orsa maggiore, quello con le sette stelle,
quello che nel proprio simbolo riportava semplicemente la scritta Fidenza oggi
x domani, senza alcun riferimento a nomi di persone, alla fine resterà fuori
dalla competizione elettorale, mentre tanti di coloro che avevano dato vita al
gruppo saranno invece presenti nelle tante liste civiche spuntate come i
funghi. Due candidati sindaci e oltre una decina di candidati consiglieri per
le prossime elezioni amministrative provengono dal gruppo Fidenza oggi x
domani; quindi cos’è che non ha funzionato?
Eppure i propositi di costruire un qualcosa di veramente
diverso rispetto al passato all’inizio c’erano tutti, neanche l’entusiasmo
mancava, eppure un gruppo di diverse decine di persone, nessuna delle quali
compromessa con la vecchia politica, tutte persone per bene, non sono riusciti
a dare vita a quello che poteva risultare un evento veramente storico per la
nostra cittadina: strappare Fidenza all’oppressione dei poteri forti.
Ogni rivoluzione richiede sacrifici, abnegazione e
disponibilità a rimetterci qualcosa di proprio: in due parole accettare di
correre qualche rischio. La nostra non sarebbe stata una vera rivoluzione;
chiamiamola rivoluzioncina, cosi come i sacrifici e quant’altro del resto
sarebbero stati ridotti in eguale misura, eppure non abbiamo avuto fino in
fondo il coraggio di osare.
Fa rabbia veramente vedere tante persone piene di contenuti
che hanno avuto tra le mani la reale possibilità di costruire un futuro diverso
per la nostra cittadina sparsi qua e la in contenitori vuoti e che rispondono
in tutto e per tutto a quelle logiche della vecchia politica che invece avremmo
voluto e che avevamo il dovere di combattere.
Forse sbaglio, può darsi che sia io fuori dal mondo e dovrei
rassegnarmi all’idea che il mondo adesso gira in questo senso; io purtroppo non
ce la faccio. Ho sempre ritenuto la politica l’arte più bella e sublime della
vita di un uomo e tale voglio continuare a ritenerla per quello che mi
riguarda, perciò ai tanti amici che si sono tirati indietro per confluire in
altri progetti faccio di cuore i miei migliori auguri, e pur confermando ad
ognuno di loro la mia più grande stima, con altrettanta onestà dico loro di non aspettarsi
il mio voto. Non voglio fare torto a nessuno di loro ma soprattutto non voglio
fare torto alla mia coscienza che ancora una volta mi chiede di non chinare la
testa.
Tonino Ditaranto