domenica 29 giugno 2014

i lunghi artigli sull'ASP

Alla fine hanno vinto loro, ancora una volta le coop che da anni la fanno da padroni nel mercato del lavoro nei servizi sociali. Per il comunicato di "Carta Canta" vi rimandiamo al blog di Ambrogio Ponzi, noi ci limiteremo a delle considerazioni di natura politica su questa vicenda che è simile alle decine di altre che ormai sono il quotidiano in molti enti pubblici italiani. Il tutto va ricondotto al periodo in cui Massimo D'Alema nel 2000 sostituì Prodi alla Presidenza del Consiglio; fu allora che grazie alla complicità del PDCI, staccatosi da Rifondazione comunista e degli altri partiti satelliti che componevano il governo, fu possibile emanare le famose leggi sul precariato che tanto danno hanno arrecato a migliaia di famiglie e all'economia italiana. La giustificazione di rendere più flessibile il mercato del lavoro, altro non era che la maschera che nascondeva il vero obbiettivo di alcuni gruppi economici, trà i quali il mondo delle cooperative, di acquisire un maggiore potere ricattatorio nei confronti dei propri dipendenti ed operare indisturbati e senza colpo ferire l'arrembaggio al mondo del lavoro nei servizi pubblici riguardanti il sociale. Ambrogio si meraviglia che a distanza di solo due settimane dalla sua elezione il sindaco Massari si sia rimangiato le promesse elettorali ed abbia ratificato la decisione del comitato di distretto di Fidenza di passare l'ASP tutto nelle mani dei privati e quindi delle cooperative. Mi dispiace Ambrogio di questo tuo meravigliarti, se mai ci saremmo dovuti meravigliare del contrario dal momento che è ormai risaputo che l'interesse del PD in materia di posti di lavoro nei servizi, è tutto rivolto verso il mondo cooperativo, dal momento che le leggi che regolano i concorsi nel pubblico, non consentono più o quasi di poter effettuare assunzioni di tipo clientelare. Il PD in Emilia Romagna, l'unico modo che ancora mantiene per procacciare posti di lavoro ai propri asserviti e continuare a mantenere su di loro un potere ricattatorio è solo quello di favorire le cooperative e Fidenza non è da meno.
Tonino Ditaranto

Italiani "coglioni" parola di Renzi

Uniti anche nel linguaggio.
Dopo Berlusconi che definì "COGLIONI" gli italiani che votavano a sinistra ecco che un altro Presidente del Consiglio usa lo stesso linguaggio per definire gli italiani.
Stando ad alcune intercettazioni rese note questa mattina il Presidente Renzi, durante un colloquio telefonico con un non meglio precisato Mario, avrebbe testualmente detto: "...tranquillo, tanto gli italiani sono coglioni, con la promessa degli ottanta euro abbiamo già la vittoria in tasca", e poi prosegue  "...lo sai anche tu che qui siamo un misto tra DC e vecchi comunistacci, lasciamo ancora un po che questi africani, facciamo un figurone e abbiamo anche i vaticanisti dalla nostra, arriviamo alle elezioni e poi troveremo una soluzione...".

Bravo Renzi, sei davvero sulla buona strada.... si vede che Silvio è stato un buon maestro.

La Resistenza continua

Apprendiamo con vero disgusto dalle pagine della Gazzetta di Parma che il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Comerci, propone di intitolare una via cittadina a Giorgio Almirante. Si tratta di una oltraggiosa vergogna indirizzata alla memoria dei giovani partigiani fidentini, fucilati durante la Resistenza per ordine del boia assassino cui oggi si vorrebbe omaggiare con l'intitolazione di una strada. Siamo convinti che mai il Consiglio Comunale di Fidenza darà il via libera ad una carognata del genere, ma ad ogni buon conto, si tenga ben presente che mai e poi mai permetteremo che a Fidenza, medaglia d'argento per la lotta di liberazione, la resistenza venga infangata con l'omaggio ad un assassino. 





sabato 28 giugno 2014

A Pugno Chiuso- Chiude la sede di Rifondazione

Ha chiuso ufficialmente i battenti ieri sera la sede di Rifondazione Comunista in vicolo delTeatro; La dirigenza ha voluto salutare i compagni con un aperitivo a base di ottimo vino e salame contadino. Non si tratta però di un addio, ma una necessità dettata dalla macanza di fondi necessari per poter continuare a mantenere aperta una sede. La politica purtroppo fa un'altra vittima; mentre da un lato assistiamo sempre con più frequenza allo sperpero di denaro pubblico, oltre che al cattivo utilizzo per scopi personali dei fondi destinati alla politica, dall'altra, le coscienze critiche devono fare i conti con il venir meno delle possibilità finanziarie, basate solo su contributi volontari di coloro che credono in progetti alternativi ad un sistema sempre più marcio. 
Per diversi anni ho frequentato la sede di Rifondazione, prima come iscritto, poi perchè, pur non condividendo più strategie e linee politiche nazionali di Rifondazione, non ho mai smesso di nutrire la mia più grande stima in persone che hanno dato alla politica fidentina un contributo genuino e leale senza mai eccedere in personalismi o in ambizioni di occupare posizioni di potere.
Le ultime vicende legate alla esclusione della lista di Rifondazione Comunista dalle ultime amministrative, ad opera di un clamoroso errore nella presentazione dei documenti da parte del candidato sindaco Nardella, sembrano essere il preludio per ciò che si è consumato ieri sera con la chiusura della sede di vicolo del Teatro. 
A rimetterci non è solo Rifondazione, ma tutta la città di Fidenza; Ricordo perfettamente le tantissime iniziative svolte in quella sede, non solo di carattere politico ma anche sociale e culturale, e non ultima la presenza costante di un gruppo di acquisto solidale "GAP" che era diventato il punto di riferimento per tanti consumatori, ma anche per molti produttori agricoli che hanno potuto offrire prodotti di qualità a chilometri zero, a prezzi molto contenuti.
Ai compagni di Rifondazione il mio personale saluto "A PUGNI CHIUSI" con la promessa e la speranza che anche senza sede potremo condurre avanti ancora tante battaglie per una società più giusta.
Tonino Ditaranto








martedì 24 giugno 2014

Si parte!!! Prima seduta del Consiglio Comunale di Fidenza

Si parte!!! Primo consiglio comunale dell’era Massari
Si celebra stasera alle 21 la seduta del primo consiglio comunale dell’era Massari; un consiglio di routine, con punti all’ordine del giorno di normale amministrazione essendo il consiglio di insediamento, ma non per questo meno importante rispetto a tutta l’attività consiliare e amministrativa che coinvolgerà nei prossimi cinque anni gli eletti consiglieri e i nominati assessori. Volti già noti alla politica, a partire dal Sindaco, già assessore durante l’amministrazione Cerri, Malvisi, già consigliere durante lo scorso quinquennio e la Gambarini, presidente del consiglio uscente; ma anche molti nomi nuovi, di giovani ragazzi e ragazze che si avvicinano per la prima volta al pianeta politica, e con esso devono imparare a misurare e ad operare delle scelte. Inutile ribadire quanto già detto in passati interventi sul chi ha condotto le redini della politica locale negli ultimi decenni; i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A nessuno sfuggono le mega strutture realizzate nel nostro territorio, a partire dalle torri della stazione, per continuare con l’outlet e il centro commerciale di San Michele Campagna, il pinguino a San Faustino, e perché no la fabbrica del freddo, rifiutata da Parma e stranamente accettata a Fidenza e il raddoppio della lavorazione di oli di rifiuti da parte della Solveko. Ora senza entrare nel merito della giustezza o meno di tali opere, va ricordato che esse sono il frutto di scelte politiche di consigli comunali che hanno preceduto quello attuale. Ecco quindi quale è il compito del Consiglio comunale: operare delle scelte. Nei prossimi mesi sui banchi del consiglio approderanno provvedimenti che porranno i consiglieri di fronte a delle scelte, sta ad essi cercare di capire se tali scelte portano nella direzione per cui ci si è candidati ad amministrare il comune o magari portano nella direzione opposta. Già si vocifera di un nuovo albergo al di la della ferrovia, una mega struttura che prevede centinaia di camere da realizzarsi ad opera di investitori che verrebbero da fuori Fidenza, il tutto con una variante in deroga agli strumenti urbanistici vigenti e giustificati da una non si sa quale relazione che sosterrebbe che a Fidenza mancano strutture ricettive. A parte il fatto che ciò è tutto da verificare, ma se anche fosse vero perché non prevedere allora di far fronte a tale mancanza con la promozione di un albergo diffuso in centro storico, realizzato direttamente dai residenti, che consenta ad eventuali avventori di pernottare direttamente in centro, con notevoli vantaggia di una intera comunità piuttosto che affidarsi a speculatori il cui unico interesse sarebbe quello di rimpinguare il loro già gonfio portafogli? Questo vuol dire operare delle scelte. Possiamo decidere di operare scelte che vanno in una certa direzione e scelte che vanno nella direzione opposta; questo è l’arduo compito che aspetta al nuovo Consiglio comunale e in particolare ai giovani consiglieri che per la prima volta si apprestano a prendere decisioni che riguardano il futuro della nostra cittadina. A tutti loro un sincero  augurio di buon lavoro.

Tonino Ditaranto

lunedì 23 giugno 2014

Il voltafaccia del Sindaco di Salsomaggiore Terme sulla "Mariola"

Che fine farà la scuola elementare di Contignaco?
Aspettiamo una risposta chiara dall'Amministrazione di Salsomaggiore Terme, ed in particolare dal Sindaco Filippo Fritelli, che all'epoca dell'Amministrazione Carancini presentò in Consiglio comunale una mozione contro l'alienazione della scula della "Mariola", e dall'Assessore Elena Francani che proprio sulla destinazione della scuola di Contignaco aveva speso non una ma due campagne elettorali.
Certo, anche Salsomagiore ha notevoli problemi di bilancio, aggravati dalla drammatica situazione delle terme, ciò però non giustifica l'alienazione di un pezzo di storia della cittadina termale. Purtroppo apprendiamo che con inspiegabile voltafaccia, rispetto a tre anni addietro, l'amministrazione di Salso ha posto in approvazione con il bilancio 2014 anche l'alienazione della scuola di Contignaco,

alla giunta di Salsomaggiore Terme, ed in particolar modo all'Assessore Francani, chiediamo oggi di adoperarsi affinchè tale vendita venga scongiurata, mentre già informiamo che in caso di persistenza di tale sciagurato progetto, non resterà altro da fare che chiamare i cittadini ad alzare una barriera di protesta, anche legale per far si che la scuola della Maestra Mariola resti un bene della città di Salsomaggiore Terme.

mercoledì 18 giugno 2014

Il cattivo esempio del Sindaco che pensa di dare il buon esempio

Bravo Sindaco, splendido esempio quello di aver pagato la multa presa per non aver cambiato il disco orario. Speriamo solo che le tue affermazioni non siano di esempio ai cittadini fidentini, in quanto "cambiare il disco orario" è ugualmente vietato dal codice della strada ed è una pratica messa in atto solamente dai furbetti.Quindi Sindaco, visto che prima di fare il Sindaco, ha fatto anche l'assessore alla viabilità, la prossima volta, se non vuole incorrere nuovamente in una sanzione, si ricordi di spostare la macchina, e non di andare a cambiare il disco orario.

giovedì 12 giugno 2014

Ebbene si, ha vinto il PD.

Ebbene si, ha vinto il PD
Certi bocconi amari sono veramente duri da mandare giù quando sono conditi da sonore sconfitte che si fatica ad accettare, eppure dovremmo essere ormai consapevoli che la politica è fatta di vittorie ma anche di sconfitte e che esse vengono determinate in ogni caso sempre e comunque dall’espressione di un voto popolare. E il voto popolare, non c’è alcun dubbio su questo, ha sancito la vittoria del PD di Fidenza e la conseguente elezione di Massari alla carica di sindaco, al quale vanno i miei personali auguri di buon lavoro.
Quello che però non riesco a capire è l’arrampicamento sugli specchi di questi ultimi giorni, nel voler trovare ad ogni costo scusanti che giustificano il risultato elettorale; qualcuno sostiene che in fondo Massari è stato eletto da non più del 35% dei fidentini, altri che la vittoria di Massari sia il frutto di promesse elettorali pro o contro qualcuno o qualcosa: la Gambarini si spinge oltre e ipotizza di sentirsi la rappresentante del rimanente 65% che non ha votato Massari. Ma siamo seri, io non ho votato Massari, ma mai in alcun caso mi sentirei rappresentato da un gruppo consiliare che fa riferimento a Forza Italia, partito che non va mai dimenticato è il primo responsabile del disastro economico in cui versa l’Italia.
Il boccone sarà anche amaro, ma va accettato e rispettato, come rispettato va la volontà della metà dei fidentini che al primo turno elettorale ha dato fiducia al PD. Quello che dovremmo imparare a capire è che la gente nel momento in cui si reca alle urne vota con la propria testa e difficilmente si lascia influenzare da promessucce varie, piuttosto mette a confronto il grado di affidabilità che i singoli candidati, con le loro squadre e i gruppi o partiti che li sostengono riescono a trasmettere durante la campagna elettorale. Io al primo turno ho dato il mio voto ad una lista civica se pure non mi sentissi rappresentato da essa, per le ragioni che già più volte ho evidenziato, mentre al secondo turno ho espresso il mio voto con il non voto perché il mio pensiero sul PD di Fidenza rimane quello della vigilia delle elezioni; la ragione è molto semplice, ritengo che ad un ballottaggio si debba andare a votare quando ci si sente rappresentati dalla parte politica in cui ci si riconosce ideologicamente o quando comunque vi siano altre formazioni che possono ispirarti fiducia che abbiano programmi e storie che non contrastano con le idee in cui ti riconosci, e mai perché si debba fare un dispetto a qualcuno. Ora mi risulta che diverse persone di sicura provenienza ideologica di sinistra, al ballottaggio si sono recati alle urne per votare la candidata di Forza Italia con la sola ragione di contrastare una vittoria ancora più schiacciante di Massari; ora, fermo restando il fatto che era un loro rispettoso diritto un si tale comportamento, una domanda spontanea però me la devono consentire; ma il loro essere di sinistra era un vero e profondo convincimento delle idee che la sinistra rappresenta o un seguire una moda? Se pure loro partano dal presupposto che il PD non abbia più nulla di sinistra, cosa che penso anche io, ciò però non giustifica il fatto di andare a votare per una coalizione che vedeva insieme il partito di Berlusconi, insieme alla Lega Nord, fomentatrice di odi razziali e i fascisti di Fratelli d’Italia, solo perché Massari ci può stare più o meno antipatico.
Coerenza vuol dire soprattutto questo, non perdere mai l’orientamento della parte con cui stare, e quando la nostra parte non è rappresentata non andare comunque mai a votare per i nemici storici dei lavoratori.
Un’ultima considerazione alla nuova giunta che si sta per formare. Pare, da quello che si riesce a percepire, e comunque con beneficio di inventario, che uno dei prossimi assessori sarà l’ex assessore all’ambiente della provincia di Parma, Castellani; nulla di personale nei confronti di Castellani, ma non va mai dimenticato che sotto il suo assessorato è stato realizzato l’inceneritore di Parma e il raddoppio della lavorazione di oli di rifiuto da parte della Solveko di Fidenza; sei il buon giorno si vede dal mattino allora ci aspetta “DAVVERO” una splendida giornata.

Tonino Ditaranto