mercoledì 28 luglio 2010

caduta di stile

Non saprei veramente come definire quanto accaduto nella seduta odierna del consiglio comunale, sicuramente assistere ad una tale caduta di stile è stato veramente imbarazzante.
Si discuteva delle interpellanze, come di consueto prima di entrare nel merito dell'ordine del giorno, ma la tensione si avvertiva fin dalle prime battute, una serie infinita di piccole allusioni e battutine da entrambe le parti, a testimoniare una sorta di nervosismo che aleggiava tra i consiglieri, complice forse anche la distribuzione del volantino di SEL sulla nomina del Sig. Capece a presidente di Forma Futuro, o anche dalle notizie che fin dalle prime ore del pomeriggio giravano sulla presunta richiesta di alcuni consiglieri di maggioranza, di ritirare alcuni punti all'odg pena voto contrario.
Una serie di circostanze negative, che aggiunte al caldo estivo, con molta probabilità non hanno favorito il normale e civile rapporto che deve sempre intercorrere tra persone sia pure di fazioni opposte.
L'apice si è raggiunto quando il Sindaco Cantini, nel rispondere ad una interpellanza del capogruppo del PD Montanari, si è lasciato andare ad esternazioni inopportune, che per quanto gravi possano essere le motivazioni che possano averlo spinto, un Sindaco non dovrebbe mai lasciarsi andare ad una tale caduta di stile.
Non me ne voglia Cantini, nulla di personale, e per quanto io non possa essere d'accordo, ciò non cambia di una virgola l'opinione personale che di lui mi sono fatto, e cioè di persona di massima correttezza e piena di rispetto.
Purtroppo, come spesso accade, anche le persone più squisite, qualche volta si possono trovare in situazioni del tutto estranee alla loro natura, ma in quel caso occorre sempre avere la capacità di gestire tali situazioni.
Francamente non ho capito l'attacco personale rivolto a Montanari, ne il richiamo al fatto che lui un anno fa abbia chiesto "gentilmente" ai consiglieri di minoranza, di accomodarsi nei banchi dell'opposizione, e tantomeno capisco il riferimento a determinati blog locali, che usano nei confronti dell'amministrazione linguaggi poco ortodossi, nel rispondere a Montanari, dimenticando che più volte è stato lo stesso Montanari a condannare gli interventi inopportuni di quegli stessi blog.
Sinceramente mi dispiace tanto per ciò che è accaduto, mi dispiace per Montanari, che ha subito un attacco inopportuno, e visibilmente provato, dopo aver chiesto una momentanea sospensione della seduta ha abbandonato l'aula in segno di protesta, in compagnia del gruppo del PD, ma mi dispiace anche per Cantini, il quale credo, e ciò è un parere mio del tutto personale, stia attraversando un periodo amministrativo che lo vede quotidianamente impegnato nel dover gestire le pressanti richieste, non sempre di natura politica, ma spesso di carattere personale, come il caso di Forma Futuro, che lo porta a fare a pugni con un modo di pensare che forse non avrebbe mai immaginato di dover mettere in discussione prima di divenire Sindaco.
Diceva Manzoni riferendosi a Don Abbondio, il classico vaso di terracotta costretto a viaggiare tra cento vasi di ferro. Certo, Cantini non è paragonabile a Don Abbondio, ma certe situazioni sono identiche, e non deve essere certamente bello trovarsi a mediare certe richieste o a subire ingerenze esterne di cui si farebbe volentieri a meno.
Daltronde, questa è una caratteristica che questa giunta si porta dietro fin dal suo insediamento, non è una novità che Villani entra in tutte le scelte amministrative, come non è una novità che dal primo giorno il Sig. Capece, occupa tutte le istanze comunali senza averne titolo, come nessun titolo aveva questa sera il Sig. Marocchi di sedere al tavolo della presidenza del consiglio sin dalle prime battute anche quando si discuteva di argomenti che non riguardavano la sua pseudo agenzia, ma cosa ancora più grave, e senza alcun titolo, la mancanza di rispetto dimostrata da un signore del pubblico, che durante l'intervento di Montanari si rivolgeva ripetutamente e con molta insistenza alla Presidente Francesca Gambarini indicando l'orologio per invitarla a togliere la parola a Montanari.
Se anche il tempo fosse trascorso, non spettava certamente ne a lui ne ad altri richiamare la Gambarini, che ritengo persona perfettamente all'altezza di gestire la discussione nei tempi e modi più consoni al buon andamento dei lavori.
Il Consiglio Comunale è la massima espressione della Democrazia dei nostri comuni, entrando tra quei banchi, ognuno di noi lascia a casa le proprie abitudini, aspirazioni e comportamenti, e si cala in un ruolo istituzionale che merita il massimo rispetto, perchè è il rispetto che ognuno deve ai tanti cittadini che lo hanno indicato e scelto per rappresentarlo, ogni forzatura, ogni ingerenza, ogni tentativo esterno di determinarne i lavori sono e restano una offesa per la democrazia e l'intera collettività.
Tonino Ditaranto

giovedì 15 luglio 2010

alfabeto della legalità

ghe pensi mi- di Franco Bifani


LUI, L'UNO E TRINO.


Tento di delineare, con sommo rispetto e con la massima deferenza, l'icona inconfondibile di LUI, del Megalomane, costantemente teso a sopravvalutare se stesso e le proprie capacità, in assenza di un opportuno vaglio critico e, soprattutto, di gente, attorno a LUI, in grado di fungere da moderatori, anche solo discreti, per ridimensionarlo e ricondurlo all'ovile della ragione umana. EGLI investe la sua personalità di grandezze spovrumane e vive, perennemente desto anche nel sonno apparente, sensazioni di strapotere sulle proprie risorse e capacità. E come aveva diagnosticato il grande Freud, sposta la sua libido da ogni oggetto esterno, la sottrae al mondo oggettivo ed investe la sua persona di una forma esasperata di narcisismo, fattore, quest'ultimo, che l'accomuna ai sofferenti di demenza precoce. Come nel maniaco classico, EGLI esterna scoppiettante euforìa, disinibizione assoluta, illimitata fiducia in se stesso, intraprende fughe dispersive di iniziative e idee che prorompono da ogni contesto autobiografico, cui il soggetto si rapporta in modo assolutamente acritico. Un'immotivata e traboccante esuberanza ed una gioia di vivere sciocca e puerile stimolano tutte le sue pulsioni istintive, come, ad es., un'ipersessualità dilagante, un'iperattività irrefrenabile; una logorrea straripante da eccitamento lo illude di apparire arguto e spiritoso, anche se è solo becero e volgare. Non perde occasioni per apprezzamenti sguaiati e triviali al gentil sesso, si circonda di femmine mercenarie, a LUI prone, come le odalische degli harem delle “Mille e una notte”, anche se, forse, in questo caso specifico, sarebbe più corretto parlare di “Mille ed un Euro” a notte. Nel suo costante ottimismo, tutto e tutti appaiono nella luce più rosea ed inscritti in un alone azzurro -il colore del suo partito-, in quello che gli pare e che ci viene gabellato, da questo novello Pangloss, come il migliore dei mondi possibili. Egli vive in un assoluto presente, senza un passato né un futuro, come pare che viva, ab aeterno, Iddio Onnipotente, secondo la teologìa corrente; da qui la facilità con cui EGLI intraprende iniziative e produce idee che non porterà mai a termine. Da qui la libertà di una spensieratezza sfrenata, di un'assoluta mancanza di riguardi per gli altri; LUI percepisce il tempo più corto e lo spazio più piccolo. Di qui il suo incedere con passo franco e sicuro ed il sorriso a trentadue denti, tipici di chi non ha ritegno, perchè non conosce limiti;ed ecco il suo vociare e gesticolare irrefrenabili, ad occupare lo spazio-tempo attorno a LUI, tra telefonate risolutive di problematiche a livello globale, ritardi ingiustificabili a conferenze internazionali, richiami ai vicini di fila, cucù e bau sèttete. Prevale l'estensione sull'intensità, la dilatazione sulla profondità, non esiste differenziazione tra l'Io e l'Altro, come nei bambini, e le vicende di sé e della propria vita sono considerate le uniche ad avere un significativo valore. Egli è un egoista morale, che restringe tutto e tutti a sé ed al suo utile; logico, dato che non ritiene necessario sottoporre il proprio giudizio a quello altrui; estetico, nell'assoluto valore conferito ai proprii gusti, mai nemmeno confrontati con quelli degli altri. EGLI vive una nevrosi narcisistica cronica, del tipo definito, da J. Lacane, come “stadio dello specchio”. Quale egoista cronico pecca non tanto in azioni quanto d'incomprensione e, comunque, necessita e cagiona l'egoismo dei singoli e questo suo comportamento trasuda e traspare da ogni tessuto con cui lo si voglia coprire e celare e si tradisce ad ogni occasione. Aveva affermato giustamente Churchill che i prepotenti cavalcano tigri dalle quali poi non osano più smontare, e questi felini feroci, prima o poi, iniziano ad avere fame ed a reclamare carne umana. E chi inizia ad abituarsi all'abuso di potere, provoca altresì il pervertimento verso il quale trascina gli animi esacerbati degli offesi; purtroppo non c'è essere umano e sistema politico che non venga demolito, a lungo andare, con il disprezzo di ogni sua componente. E quanto ai cortigiani che circondano perennemente l'UNO,TRINO ed UBIQUO, si consideri che l'adulazione batte ogni tipo di intelligenza; essa appartiene ai pusillanimi, che ancor più infimi sanno diventare, per penetrare meglio nella sfera vitale delle persone alla cui corte si sfamano; e l'adulazione è il cibo preferito degli sciocchi. Il popolo italiano, avvezzo per secoli ad avere sopra di sé padroni arroganti e presuntuosi, non è più in grado di farne a meno. E tutti cercano di arrampicarsi, a quattro zampe, su per i sentieri che portano al Palazzo del Potere, come le scimmie, questi parvenus meschini della politichetta italiota; delle scimmie hanno appunto l'agilità e la destrezza, nel corso della salita. Ma, man mano che s'arrampicano, le uniche parti che si vedono con maggior dettaglio sono i loro deretani pelati. “Mèdiocre et rampant, et l'on arrive à tout”, scriveva Beaumarchais nelle sue “Nozze di Figaro”.

Franco Bifani

P.S. Last, but not least; se vuole proprio sparare battute anche in inglese, eviti perlomeno, per designare un vecchio puttaniere, di dire, al posto di “play-boy”, “play-old”, che non significa nulla; al limite, play-oldman.

mercoledì 14 luglio 2010

NO ALLA LAPIDAZIONE

Sakineh Ashtiani Mohammadi, iraniana, potrebbe essere messa a morte per lapidazione in qualsiasi momento.

FERMIAMOLI
firma la petizione

lunedì 12 luglio 2010

CHI OSPITA CHI?



Da qualche giorno presso la sede del PDL fidentino, è affissa una targhetta della regione Emilia Romagna con intestazione al consigliere regionale Luigi Giuseppe Villani, alcune domande vengono spontanee, anche alla luce degli ultimi fatti che hanno visto lo stesso Villani negare la tessera del PDL a Carduccio Parizzi.
1) allora è vero che il PDL di Fidenza e il consigliere regionale sono la stessa cosa?
2) chi sarebbe l'ospite in questo caso, il PDL o Luigi Giuseppe Villani?
3) chi paga l'affitto, gli iscritti fidentini, o sono a carico delle pur giuste provvigioni previste dalla regione Emilia Romagna per l'attività dei consiglieri regionali?
4) in quest'ultimo caso, essendo gli iscritti al PDL gli ospitati, quanto possono veramente contare nelle decisioni importanti?

Ancora una volta tutto fa pensare, come già evidenziato in precedenza, che il vero padre padrone del PDL fidentino, e di conseguenza della Giunta comunale, è il sig. Villani.

domenica 11 luglio 2010

TRASPORTO BESTIAME (cronaca di un viaggio di andata e ritorno)

Un sabato pomeriggio afoso in pianura padana, e tu che devi partire, destinazione una città abbastanza vicina, meno male, almeno il viaggio non è lungo, si può sopportare.
Decido di prendere un intercity, anche se il costo è leggermente superiore, almeno fa meno fermate e arriva prima.
Il mio biglietto recita vagone n. 4, posto 83, entro nel vagone alla ricerca del posto, e già mi sento mancare, c'è un'aria irrespirabile, e comincio a grondare sudore, del mio posto neanche a parlarne, il corridoio strazeppo, eppure per gli intercity c'è la prenotazione obbligatoria, ma non il posto assicurato.
Alcune donne inviperite gridano come delle forsennate, un'altra distesa in uno scompartimento, ha avuto un mancamento, si cerca di rianimarla con dell'acqua, naturalmente calda e con un ventaglio, l'aria condizionata non ha mai funzionato per tutta la durata del viaggio, e il capotreno allertato, pare avrebbe risposto che lui era responsabile fino a due vagoni prima di quello da noi occupato.
Il viaggio prosegue in una calura disumana, in meno di mezz'ora ho esaurito la mia scorta di fazzolettini per asciugarmi, e i minuti che passano sembrano interminabili ore.
Il treno si ferma in una stazione, volo giù dal treno per prendere aria, un omino con un carretto della protezione civile pieno di cassette di acqua minerale, mi offre una bottiglietta, la prendo e ringrazio, poi chiedo se quelle cassette fossero destinate ai passeggeri dentro ai vagoni, e l'omino mi risponde che hanno disposizioni di dare le bottigliette solo a coloro che scendono o che salgono, e non ai passeggeri che già si trovano nel treno.
Esito un attimo, e mi chiedo come mai l'acqua venga distribuita a coloro che scendono, e non a coloro che devono proseguire un viaggio in quelle condizioni disastrose, un attimo dopo sono preso dalla rabbia, penso ai miei compagni di viaggio, e d'istinto comincio ad afferrare cassette d'acqua e a scaraventarle all'interno del vagone, tra le imprecazioni dell'omino, al quale gli grido di prendermi il numero di targa, o di chiamare la polizia ferroviaria.
Il treno riparte, e aiutato da due altri ragazzi cominciamo a distribuire bottigliette a persone che accettano con molta gratitudine.
Finalmente a destinazione, scendo in una stazione arroventata dal sole cocente, ma mi senbra comunque la fine di un incubo.
Viaggio di ritorno, decido di prendere un regionale, meno gente, si prevede un viaggio più comodo e confortevole.
Infatti appena entrato ho la sensazione che l'aria condizionata questa volta funzioni.
Mi addormento, ma mi risveglio subito dopo sorpreso da una forte ventata di calura, e una improvvisa puzza di bruciato.
Il treno si ferma in una stazioncina, e dal pavimento del vagone si sprigiona un nuvolone di fumo acre nero, corriamo tutti fuori, sotto ad un sole che farebbe scappare persino le lucertole, per quaranta minuti, ad attendere che si riesca a far ripartire quel treno che per trenta chilometri ha viaggiato con i freni attaccati.
Finalmente a casa, fine di un confortevolissimo viaggio

giovedì 8 luglio 2010

QUELLE MULTE SONO ILLEGITTIME

Lettera dei partiti di centro sinistra al Sindaco.


Egr. Sig. Sindaco del comune di Fidenza




oggetto: Annullamento sanzioni comminate presso i giardini di S. Michele.



Preso atto della disponibilità annunciata da codesta Spett/le Amministrazione, a discutere a partire dai primi di settembre, nelle opportune sedi istituzionali, della situazione creatasi in seguito alla ordinanza restrittiva emessa sui giardini del quartiere S.Michele, negli altri parchi cittadini, e sulla sicurezza in generale, constatato anche il riconoscimento da parte della stessa Amministrazione, della mancanza dei cartelli informativi, nell'area soggetta a restrizione, che avvisassero i cittadini, sia fidentini, che forestieri delle restrizioni stesse, e delle eventuali sanzioni, considerato che alla data odierna, risultano state emesse 21 sanzioni amministrative, chiaramente illegittime, perchè non supportate da adeguata informazione, come per legge, i partiti della coalizione di centro sinistra, PD, SEL, PRC, IDV, e il movimento di Città Aperta, ritengono doveroso che si proceda da parte dell'Amministrazione Comunale, all'annullamento delle suddette contravvenzioni, e ritengono opportuno che sino al momento della discussione prevista per i primi di settembre, ci si debba astenere dal comminare altre multe, e limitarsi ad azioni informative e di controllo non solo dei giardini S. Michele, ma anche delle altre zone della città.

Distinti saluti
Per
PD - Davide Malvisi
SEL- Tonino Ditaranto
PRC- Adolfo Catelli
IDV- Maurizio Mondelli
Città Aperta- Nicola Perazzo

Fidenza li, 08 luglio 2010

mercoledì 7 luglio 2010

comunicato

a seguito della disponibilità ricevuta dall'Amministrazione Conunale a discutere nelle sedi opportune subito dopo l'estate, dei problemi relativi ai giardini S.Michele, e in generale quelli riguardanti gli altri parchi cittadini e quelli della sicurezza in generale, il previsto incontro di questa sera ai giardini di S. Michele è ANNULLATO.

Si riporta di seguito la mail di risposta del Vicesindaco Stefano Tanzi alla richiesta di incontro da parte di PD, SEL, PRC, e IDV.
un grazie a tutti Tonino Ditaranto

Egregio Sig. Ditaranto

in risposta alla mail del 07 Luglio 2010 da Lei trasmessa alla mia attenzione in nome e per conto dei partiti di centrosinistra PD, SEL, PRC e IDV, l'Amministrazione comunale preso atto della richiesta in oggetto e dei temi riferiti - che certamente sono di grande importanza e molto sentiti da tutti i cittadini di Fidenza - conferma la propria disponibilità ad avviare nel mese di Settembre p.v., nelle opportune sedi istituzionali, una valutazione dei temi sollevati nonchè una più ampia valutazione generale dei vari temi legati alla sicurezza di tutta la nostra città.

Con l'occasione l' Amministrazione conferma che nei prossimi giorni saranno posizionati nell'area dei giardini di S.Michele i cartelli informativi circa l' ordinanza sindacale attualmente in vigore.

Cordiali saluti

Il vicesindaco

Stefano Tanzi

martedì 6 luglio 2010

COMMENTIAMO I MONDIALI BEVENDO UNA BIRRA IN COMPAGNIA


CHIUNQUE FOSSE INTERESSATO DOMANI SERA,
7 LUGLIO, AL TERMINE DELLA PARTITA GERMANIA SPAGNA, CI RITROVIAMO UN GRUPPO DI AMICI AI GIARDINETTI DI S. MICHELE, PER COMMENTARE LE PARTITE DI SEMIFINALE E BERE UNA BIRRA IN COMPAGNIA

domenica 4 luglio 2010

L' arroganza di una Amministrazione

Quando si pretende il rispetto delle regole da parte dei cittadini, bisogna innanzitutto dare il buon esempio, e rispettarle in prima persona, se poi il non rispetto investe una Amministrazione comunale, questo assume carattere di arroganza, nonchè abuso di potere.
Sulla gazzetta di ieri, era riportata la notizia, che altri tre cittadini, sono incappati nella tagliola dell'ordinanza sindacale che vieta il consumo di bevande nei giardini S. Michele, facendo salire a 21 il numero di coloro che da novembre scorso si sono visti contestare una contravvenzione da 400 euro.
Ora visto che da quei giardini ci passo tutti i giorni, e non avendo notato cartelli che richiamassero la suddetta ordinanza, ieri, volendomi togliere un dubbio, ho girato intorno e all'interno dei giardini, alla ricerca di una pur minima indicazione che richiamasse i divieti per i quali i nostri solerti vigili continuano ad elevare multe, cosi che, alla fine non avendo trovato nessun cartello di divieto, riferito a quelle contravvenzioni, mi sono chiesto, come mai sia possibile che in una zona sottoposta a restrizioni, di tali restrizioni non vi sia nessun richiamo?
Senza entrare nel merito della regolarità dell'ordinanza sindacale, sulla cui legittimità nutro non pochi dubbi, non crede il Sig. Cantini, che sia un diritto di eventuali avventori, magari anche gente non fidentina che si ferma per un necessario ristoro, essere informati sul fatto che consumare un panino in quella zona può comportare onerose conseguenze?
Se una amministrazione si giudica dalla sua vicinanza alla gente, e dal rispetto di esse, allora si può affermare in tutta onestà, che questa Amministrazione dei problemi della gente se ne infischia altamente.
tonino ditaranto