lunedì 10 maggio 2010

SEGNALI INQUIETANTI !!!


Spesso parliamo di sicurezza usando slogan, cercando di arrivare nell'intimo delle persone, per attirarne l'attenzione, non tanto sul fenomeno reale e le sue molteplici sfaccettature, ma quanto per poterci porre ai loro occhi come difensori della loro sicurezza.
In realtà alzare la voce senza cercare di porvi rimedio e senza cercare di capire la natura dei fenomeni è quanto di più sbagliato e pericoloso che possiamo fare, perchè si rischia di alzare degli autentici polveroni demagogici, non solo inutili ma anche fuorvianti, come successo per i giardini di S. Michele.
Episodi di cui invece abbiamo notizie quotidiane, dovrebbero farci riflettere. Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da una serie infinita di fatti accaduti ai quali andrebbe data una giusta collocazione e cercare di porvi rimedio.
Vi è una serie di episodi che vanno dai furti nelle ville e nelle campagne che sicuramente andrebbero addebitate ad un tipo di criminalità semi organizzata, proveniente per lo più da provincie limitrofe e dalla vicina Lombardia, che coinvolge nella stragrande maggioranza dei casi, soggetti provenienti dall'est Europa, non necessariamente extracomunitari, che andrebbero combattuti con un maggior controllo del territorio, sia in ore diurne che in quelle notturne da parte delle forze di polizia istituzianali, controllo che di sicuro resterà carente e non potrà essere intensificato fino a quando il Governo nazionale, di cui la Lega Nord è una protagonista importante, continuerà con la politica dei tagli, che tiene ferme centinaia di pattuglie per mancanza di benzina per gli autoveicoli.
Una seconda fascia di reati, quelli a catene distributrici e attività produttive, andrebbero addebitate ad una criminalità più organizzata, dove spesso i furti avvengono su commissione, con coinvolgimento in alcuni casi di basisti molto vicini, e che molte volte sono pensati per effettuare delle vere e proprie truffe alle assicurazioni.
Una terza fascia è quella che potremmo chiamare della "microcriminalità". In questo caso i soggetti sono per lo più persone del posto, sia di etnia extracomunitaria che italiana.
Questo tipo di criminalità che va dallo spaccio agli scippi, ai piccoli furti in negozi, trova oggi a Fidenza un terreno molto fertile, dovuto ad un innalzamento del disagio sociale e giovanile, per la mancanza di prospettive occupazionali, per la mancanza di una vera e propria attività socioculturale e di recupero di ragazzi spesso sempre più abbandonati a se stessi.
In questo caso, non è tanto l'intervento repressivo che può arginare il fenomeno, quanto una maggiore presenza delle istituzioni nell'individuare l'origine del disagio e porre in atto iniziative di vera integrazione. Ora ritorniamo a S. Michele, per dire che la tanto discussa ordinanza altro non ha fatto che spostare le persone che vi si fermavano di sera in altri posti, senza risolvere il problema.Non sarebbe stato meglio, invece, cercare di portare in S.Michele, organizzando magari manifestazioni, coinvolgendo anche gli extracomunitari, per attuare una vera politica di integrazione, cosi come previsto nel progetto iniziale di tutta l'area che prevedeva la realizzazione di un polo culturale?
Un ultima fascia, quella che oggi ci lascia più perplessi e ci fa pensare a segnali inquietanti, è quella alla quale ancora nessuno sta rivolgendo attenzione, ma che invece dovrebbe farci alzare la guardia perchè forse è la più pericolosa.
Da un po di tempo episodi che prima erano limitati alla vicina Salsomaggiore, avvengono con maggiore frequenza anche in comuni diversi, Fidenza compresa. Camion di artigiani che vengono dati alle fiamme, distributori che prendono fuoco, non una ma due volte nel giro di pochi mesi, cantieri presi di mira da atti vandalici, e via dicendo.
Potrebbero trattarsi di episodi casuali e per nulla legati tra loro, ma il loro proliferare dovrebbero metterci in allarme. Non vogliamo fare dell'allarmismo, ma solo lanciare un segnale che ci faccia alzare la guardia. La vera e propria criminalità organizzata comincia ad appropriarsi di un territorio in questo modo, con atti intimidatori, con la richiesta di piccole tangenti, per poi alzare il tiro e pretendere un vero e proprio controllo su tutte le attività commerciali. Questo è un fenomeno già da tempo molto diffuso in diverse provincie a noi vicine. Qui non basta il lavoro delle forze dell'ordine, occorre una ferma volontà di ognuno di noi di non cedere, ma occorre anche il sostegno reale delle forze sociali, partiti e organizzazioni sindacali di categoria in testa.
Il commerciante o l'artigiano preso di mira cede se viene lasciato solo, ma con il sostegno di tutti è molto difficile che questo tipo di criminalità riesca a passare.
Sinistra Ecologia e Libertà
Fidenza

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