giovedì 28 marzo 2013

L’eurodeputato –nientepopodimeno!- Potito Salatto, ha ricordato, con calmo, sereno e soave atteggiamento, accompagnato da una fisicità prorompente, ad un omino coraggioso e, fisicamente, la sua metà, che lui rappresentava tutta l'Europa(!), a fronte di quell'omarino, che lo aveva informato di essere il portavoce di tutti i cittadini di Ferrara. Ciò accadeva sotto le finestre del Comune della città romagnola, dove lavora la madre di Aldrovandi, mentre un gruppo di poliziotti del sindacato COSIP, malignamente, si erano recati a protestare, proprio lì sotto, perché quattro loro poveri colleghi, avendo massacrato a morte, di botte, quel ragazzo di diciott'anni, cosa inaudita e vergognosa, erano pure stati condannati. Lui, il Sindaco, li ha invitati molteplici volte, perché si spostassero da un'altra parte, perlomeno; era un maleducato, gli ha urlato, in viso, l'eurodeputato Salatto. Aveva concesso che si tenesse la dimostrazione, e loro, i poliziotti, avevano scelto, ma proprio casualmente, di andare ad insultare la madre di Federico, che, sempre casualmente, lavora in Comune. Ma, loro, assolutamente, lo ignoravano, cadevano dalle nubi, lo ha ribadito anche e sempre Potito. Mi inchino di fronte a questo rappresentante dell'Italia all'estero, pagato con i soldi di tutti gli italiani, che si prende la briga di mettersi a capo di una manica di protestatari in favore di colleghi che si sono macchiati di un omicidio; anzi, mi prostro ai loro piedi e mi batto il petto, fino a sfondarmelo. Anche perché, pure quella volta, con Aldrovandi, si era trattato di un fatale e fortuito caso, così come per le vicende similari che hanno provocato la morte, assolutamente preterintenzionale, di Uva, Cucchi, Ferulli, Mastrogiovanni. Anche in questi casi, i signori succitati si erano dimostrati troppo agitati e scalmanati, se l’erano proprio voluta una buona dose di camomilla concentrata, per darsi una calmata. Ecchediàmine, quanno ce vo', ce vo'! Rimango in attesa di una prossima ventura dimostrazione di spacciatori, in favore dei colleghi pusher in galera, e di qualche magnaccia, che vuole che tornino in libertà i compagni di merende. Franco Bifani

lunedì 25 marzo 2013

La carica dei Ventuno, imputati deputati. Quando, con sguardo fermo e tagliente, indignatissimo,la voce alterata per l'ira funesta, il viso tremante per la collera, “con sembiante offeso”, avrebbe scritto il Padre Dante, Angiolino Alfano si è inalberato alla bruciante definizione del PdL, da parte di Lucia Annunziata -“Siete impresentabili”-, e non la lasciava poi continuare, villanamente, parlandole sulla voce, con accento marcatamente siculo, Egli, il Puro, l'Adamantino, il Cristallino, l'Incorrotto, l'Advocatus diaboli -Silvius Arcorensis-, deve avere avuto una botta di memoria, un attimo di perdita della lucidità mnemonica, qualitativa e quantitativa. Non si ricordava più di quanti parlamentari, soprattutto del suo partito, stavano ancora con il loro vasto retrobottega, come cozze allo scoglio, di verghiana memoria, saldati al loro scranno, in ambedue le Camere,quali deputati imputati ed indagati, davvero impresentabili, per pregresse vicende di truffe,bustarelle, collusioni con le mafie, intrallazzi ambigui, ma ben remunerati, e dintorni. Quelli che a me vengono alla mente, dal gran lago del cuore, sono perlomeno ventuno: la Carica dei Venti ed uno. Sono quasi tutti proprio del PdL, uno della Lega, un paio anche dell'UDC. Sono essi Verdini, Fitto, Polverini, Razzi, Cesaro, Scilipoti, Angelucci, Formigoni, Di Stefano, Galati, D'Alì, Fazzone, Barani, Minardo, Tancredi, Santelli, due belle bimbe come la Savino e la Giammanco, tutti pidiellini. E poi Cesa e Francesco Saverio Romano, dell'UDC, ed infine Crosio, Lega Nord. Di riffa o di raffa, tutti costoro sono riusciti a rimanere a galla ed a rioccupare i loro scranni in Parlamento. Non sono impresentabili? No? Ed io, invece, che pensavo... Franco Bifani

sabato 23 marzo 2013

Gentile Direttore- Lettera denuncia del Parroco del Duomo di Fidenza


Egregio
Dr. Giuliano Molossi
Direttore
Gazzetta di Parma

Fidenza, lì 16 marzo 2013

Gentile Direttore,
Ci è facile metterci nei sentimenti di chi proverà a leggere le prime righe questa nostra lettera, che ha la cortesia di ospitare. “I soliti cattolici bacchettoni e perbenisti che ci fanno la morale”. Ci spiace deludere alcuni dei suoi lettori anche autorevoli ma non è proprio così. Siamo uomini di mondo e sappiamo bene che, soprattutto in periodo di crisi come questa, il profitto viene prima di tutto e che un locale pubblico come qualsiasi azienda per sopravvivere se le deve inventare proprio tutte, in molti casi è questione di sopravvivenza. Così come sappiamo che una “bevuta” nel week end viene addirittura considerata come un dovere civico per sfogare una pesante settimana. Come ci sentiamo vicini ai tanti che considerano fuori dal mondo, chi ritiene l’alcool l’ultima delle droghe legali nel nostro paese.

Non bisogna a nostro parere scomodare l’apostolo Giovanni per sentirsi nel mondo ma non del mondo. Basta mantenere alto oltre ai sopracitati sentimenti patrimonio comune della nostra società anche un altro sentimento, che preso in dosi moderate riesce a non mandare il cervello al definitivo ammasso, la sana indignazione. Allora chiediamo a lei e ai suoi lettori se non ci si debba indignare di fronte a locali del territorio fidentino, che somministrano liberamente alcoolici a tredicenni contravvenendo non solo a norme di legge in vigore ma anche a comuni regole di buon senso. Non ci si deve indignare di fronte a tecniche di marketing antiche ma passate come nuove come free bar o free drink. Si paga una quota e poi si beve finché si vuole e quindi vince chi beve di più poco importa se è sotto i 18 anni. Non era molto simile a chi tempo fa offriva lo spinello gratis fuori dalla scuola per avviare ad un percorso che spesso sfociava nell'eroina.
Se permette noi ci indigniamo a vedere ogni venerdì e sabato sera ragazzi uscire da questi locali distrutti, se va bene dopo aver abbondantemente vomitato. Non crediamo che il volto pulito dei nostri giovani si possa sporcare in questo modo rubandogli dignità e futuro. Certo c’è chi non si indigna e ritiene tutto questo normale, salvo poi piangere lacrime di coccodrillo al primo incidente mortale frutto ovviamente del caso o della crudele fatalità. Siamo bacchettoni se riusciamo ad indignarci prima che questo accada? Se è così, lo ammettiamo vogliamo annegare nel nostro essere retrogradi e antiquati, perché il bene della vita per noi rimane ancora oggi nel 2013 il più importante.

Perché siamo noi i soliti cattolici ben pensanti ad alzare il polverone, perché non si indignano le istituzioni, le forze di polizia, la scuola e le famiglie. Onestamente è una domanda che ci facciamo anche noi. Crediamo che ci siano persone capaci e consapevoli in tutte le categorie elencate, con molte di esse abbiamo collaborato in diversi progetti ma su questo tema sembra che tutti alzino bandiera bianca. Certo non per cattiva volontà solamente forse per mancanza di risorse o più semplicemente perché ritengono il problema più grande di loro. Noi ci siamo e siamo pronti a collaborare con tutti. Conosciamo i locali e i ragazzi che li frequentano. Sappiamo come finiscono spesso i week end e pensiamo che qualcosa si possa fare.

Le crociate sono un errore come cattolici ne sappiamo qualcosa, per questo non riteniamo i gestori dei locali degli “orchi” ma degli imprenditori che cercano, con più o meno etica, di portare avanti la loro impresa a cui spesso sono legati posti di lavoro e quindi futuro delle famiglie. Per questo vorremmo iniziare con loro un dialogo e vedere insieme se questo è l’unico modo di fare impresa sulla pelle dei giovani. Per questo invitiamo loro, le istituzioni, le forze di polizia, la scuola e le famiglie ad iniziare un dialogo senza chiudere gli occhi su quanto accade nella nostra città o nella prima periferia. Tutti gli strumenti sono validi e noi siamo a disposizione magari già a partire dalle colonne del suo giornale che ha usato la cortesia di ospitarci.

Cordiali Saluti
Don Stefano Bianchi
Presidente di Progetto Link A.p.S.

Con questa lettera denuncia inviata da Don Stefano Bianchi, Parroco del Duomo di Fidenza e responsabile del progetto link del centro giovani e ripresa dal blog "Fidenza-luoghi-blogspot.it", torna alla ribalta con decisione l'annoso problema dell'uso (abuso) di alcolici tra i minorenni.
Su una cosa non siamo d'accordo con Don Stefano, cioè quando, riferito ai gestori dei locali che somministrano alcolici ai minorenni li definisce non "orchi" ma imprenditori che cercano con più o meno etica di portare avanti la loro azienda. No caro Don Stefano, quelli non solo sono "orchi" ma anche squallidi individui procuratori di morte e verso i quali la società non deve mostrare alcuna remora nel colpirli con fermezza e decisione. Non conosco personalmente i cosiddetti locali che somministrano bevande alcoliche ai ragazzini, ma ritengo che chiunque abbia informazioni al riguardo non si debba tirare indietro nel denunciare alle autorità competenti chiunque non rispetta le leggi in materia. Troppe volte abbiamo ascoltato l'angoscioso ululato delle ambulanze che al venerdì e sabato sera percorrono in lungo e in largo le strade della nostra cittadina; credo sia giunto il momento che ognuno di noi e le autorità prima di ogni altro, si faccia un esame di coscienza e comprenda che non è più ora di chiudere gli occhi di fronte ad una cosi tragica emergenza.
Stessa cosa vale per ognuno di noi genitori che spesso e volentieri ci disinteressiamo delle compagnie e dei locali frequentati dai nostri figli; non un controllo, ma anche qualche semplice attenzione in più forse può servire per evitare quello che spesso diventa inevitabile.
Tonino Ditaranto

venerdì 22 marzo 2013

Rimozione forzata: per cosa?

Rimozione forzata per potatura alberi nei giorni 22-23-25 marzo dalle ore 8 alle ore 17,30. Cosi recitano i cartelli mobili posti su tutta via Andrea Costa, lato destro e lato sinistro. Prima che venisse apposta la striscetta delle date un'altra striscia riportava le date che andavano dal 18 al 20 marzo.
Praticamente una settimana intera senza possibilità di parcheggiare nella via, senza che fino a questo momento nessun albero sia stato potato ne si siano visti addetti alla potatura.

via costa priva di auto alle ore 12 di oggi 22 marzo.

Se è normale che durante il periodo primaverile si debba procedere alla potatura degli alberi, la cosa che invece mi sembra inverosimile è il fatto che si debba programmare delle date e poi le stesse vengano disattese. Come è possibile che si limita il parcheggio in una via ad alta intensità abitativa come via Costa, con la presenza nelle immediate vicinanze di scuole e uffici per una intera settimana senza che si dia poi corso ai lavori? E' vero che i primi giorni della settimana abbiamo avuto cattivo tempo, ma non sarebbe stato più opportuno verificare il programma dei lavori con la ditta esecutrice prima di limitare il parcheggio delle macchine.
Si chiede sempre ai cittadini il rispetto delle regole; qualche volta però sarebbe il caso che anche gli addetti agli uffici preposti imparassero ad avere più rispetto dei cittadini.

Tonino Ditaranto

giovedì 21 marzo 2013

I BENPENSANTI: “ robb da mett l’ mutand a l’ ciocc’r “















I BENPENSANTI:  robb da mett l’ mutand a l’ ciocc’r “

Robb da mett l’ mutand a l’ ciocc’r “ (roba da mettere le mutande agli asini).
Mi perdonerà la nostra vernacolista borghigiana Claretta Ferrarini se comincio il mio intervento che riguarda fatti e misfatti fidentini con un detto lucano, ma io come si sa, da buon terrone, mi trovo meglio ad esprimere un concetto con il mio dialetto piuttosto che avventurarmi in qualche frase fidentina con la quale non riuscirei ad esprimere quello che realmente vorrei dire.
robb da mett l’ mutand a l’ ciocc’r “, ossia qualcosa di veramente incredibile di cui non si finisce mai di stupirsi. E come potrei non stupirmi io, che vengo da una realtà dove il parcheggio selvaggio, il non rispetto della segnaletica, la cultura del non rispetto delle regole, ecc. ecc. sono cose all’ordine del giorno, senza che i vigili si degnino di fare una multa (le sole multe che si fanno sono ai malcapitati turisti forestieri), nel vedere invece che nella nostra ridente e rispettosa cittadina si inveisce contro i vigili che fanno le multe? Si proprio cosi, qui a Fidenza, a differenza di ogni altro posto d’Italia, dove le lamentele dei cittadini sono per vigili che non fanno il proprio dovere, qui a Fidenza invece si riempiono pagine di blog per lamentarsi del fatto che i vigili sono troppo zelanti e quando, dopo qualche commento non proprio consono al civile linguaggio di normale dialogo, ci scappa la querela, ci si accanisce contro un comandante altrettanto zelante che invece di rispondere e chiedere conto sulle pagine dello stesso blog preferisce  far valere le proprie ragioni e quelle dei propri sottoposti affidandosi ad azioni legali.
Naturalmente sono sempre stato contro la cultura delle querele e mi auguro che anche questa vicenda alla fine si risolvi in una bolla di sapone, in tutta onestà però e dopo aver letto i cosiddetti commenti incriminati, tanto torto allo "zelante" comandante non mi sento di dargli.
Stiamo parlando di un fatto accaduto qualche tempo addietro, quando, durante una iniziativa politica all’ex macello, diversi partecipanti decisero di occupare abusivamente un parcheggio riservato ai residenti provocando le ire e le conseguenti segnalazioni ai vigili da parte degli stessi.
Da premettere che quanto accaduto è un rituale abbastanza consueto durante le serate con iniziative all’ex macello, capitato a quasi tutti i partiti e associazioni fidentine; solo che questa volta a farne le spese sono stati  i frequentatori di un nuovo movimento affacciatosi da poco nel nostro panorama politico, che, oimè, hanno pensato subito al complotto ordito da chissà quale mente contorta per colpire deliberatamente il nuovo movimento, dando cosi il via al putiferio scatenatosi per additare i nostri vigili urbani di chissà quali grandi malefatte.
Ma veramente crediamo che i nostri vigili stiano li in attesa di poter infierire contro qualcuno per il solo gusto di fare qualche dispetto? Ma siamo seri.
Forse non ci rendiamo conto, ma sono proprio i nostri comportamenti spesso a creare situazioni che portano i nostri vigili ad essere visti dall’opinione pubblica come dei mostri senza cuore che stanno col blocchetto delle multe sempre a portata di mano.
Quello che mai facciamo però è il metterci nei panni di giovani con una divisa, spesso ausiliari del traffico che guadagnano uno stipendio di fame di 800 euro al mese, che da una parte devono fare in modo di garantire il nostro sacrosanto diritto di vivere in una cittadina ordinata senza traffico selvaggio e con la garanzia per gli aventi diritto di trovare il proprio parcheggio, dall’altra devono subire ogni giorno gli insulti e le bestemmie di tantissimi incivili automobilisti pronti solo a puntare il dito verso gli altri ma mai a fare ammenda del proprio incivile comportamento.
Quante volte ci siamo indignati di fronte alla notizia di un vigile o un tutore dell’ordine percosso da qualche automobilista che perde le staffe? Non è forse la nostra indignazione solo della gran ipocrisia se poi invece di  difendere i nostri vigili che fanno il loro dovere li apostrofiamo con i peggiori insulti e insinuiamo il sospetto che le loro azioni siano il frutto di complotti?
Certo che è proprio facile fare i benpensanti seduti dietro una tastiera, postare i commenti più assurdi protetti dall’anonimato di un nikname, dire cose che mai ci sogneremmo di dire mostrando il nostro volto e poi pretendere da chi invece sta su una strada a proteggere la nostra tranquillità di non fare a noi quello che vogliamo facciano agli altri.
Una cosa soltanto mi sento di dire invece al comandante che ha pensato di salvaguardare il buon nome dei vigili avviando una azione legale: per me ha sbagliato, perché certi commenti e i loro autori non meritano tanta attenzione ne il tempo che perderà nelle aule di un tribunale, ma solo compatimento per la loro puerile pochezza.
Ora si sbizzarrisse pure qualcuno con le manine all’ingiù o nell’affibbiarmi i peggiori appellativi, tanto ci sono cosi abituato che nulla potrà cambiare mai il mio modo di pensare.
Tonino Ditaranto  


martedì 12 marzo 2013

Parma: trivellazioni a cinque stelle



Quanti cittadini di Parma sono informati che il territorio del loro comune, insieme a quello di Sorbolo, Torrile, Mezzani e Colorno, saranno presto interessati da trivellazioni per la ricerca di idrocarburi? Noi crediamo pochissimi visto la scarsa informazione sia dei media sia delle pubbliche Amministrazioni al riguardo. La cosa più sconcertante comunque resta il fatto che nonostante  Parma sia un comune a cinque stelle, amministrata da una Giunta e da un Sindaco del Movimento 5 stelle che hanno conquistato il palazzo municipale grazie ad una campagna elettorale impostata principalmente su temi ambientali, ad oggi non risulta una sola presa di posizione o un qualunque ordine del giorno per evitare che il territorio di Parma si trasformi in una gruviera.
Dovremo aspettarci una ulteriore figuraccia da parte dei cinque stelle parmigiani dopo quella fatta con l'inceneritore di Ugozzolo.
Qualcosa sembra comunque muoversi grazie ad una interpellanza del Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni rivolta al Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che noi giriamo al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

L'ambiente non è un argomento da usare solo per le campagne elettorali, ma una parte consistente della nostra vita che va salvaguardato e protetto con i fatti e non con le parole.

Interpellanza del Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni.

Concordato preventivo ditta UNIECO: lettera aperta al Sindaco di Fidenza


Al Sig Sindaco Fidenza
E p.c.
Ai capi gruppo consiliari
Fidenza

In riferimento all’articolo apparso sulla gazzetta di Parma on line relativo alla richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Reggio Emilia, da parte della ditta UNIECO, chiediamo alla Sig. Vs ill.ma se tale situazione possa pregiudicare i rapporti ancora in essere tra il Comune di Fidenza e la Ditta stessa relativi a lavori non ancora ultimati.
Se si, chiediamo al Sig. Sindaco quali provvedimenti si intendono adottare per salvaguardare la pubblica Amministrazione e la cittadina di Fidenza.
Si coglie l’occasione per inviare i più distinti saluti.

P. Voceliberafidenzta
Tonino Ditaranto

Fidenza 12/3/2013

lunedì 11 marzo 2013

Nessun appello, ma imperativo categorico: SIETE STATE ELETTI, ALLORA GOVERNATE.


Mentre la gente comune continua a soffrire la fame, imprenditori stritolati dalla crisi si suicidano, operai perdono il posto di lavoro e coloro che non possono più far fronte ai mutui da pagare perdono la casa, assistiamo al vergognoso teatrino di parlamentari eletti che giocano a fare i guerriglieri nelle trincee di partito o di movimento come se quello che sta vivendo il Paese  fosse una commedia all’italiana.
Nessuna commedia signori, qui o si ricostruisce o va tutto in malora.
Qualcuno ancora forse non si è reso conto che l’Italia non solo vuole cambiare, ma deve cambiare se non vuole rimanere travolta dalle sue stesse macerie, lo deve fare al più presto e senza ulteriore perdita di tempo. Non se ne sono resi conto i vecchi partiti che ancora sperano di poter mantenere uno status quò fatto di privilegi e mangerie generali, ma non se ne sono accorti neanche coloro che risultano essere stati eletti proprio per contrastare la vecchia partitocrazia.
I giochi gli slogan e i proclami andavano bene prima delle elezioni, ora è il momento di dimostrare quanto realmente si tiene a questo nostro Paese.
Esiste per la prima volta in Parlamento il numero reale per sperare in quel cambiamento auspicato da tutti gli italiani, che spazzi via una volta per tutte vent’anni di gozzoviglie alle spalle dei lavoratori; che ridia speranza ad un popolo di giovani precari mortificati da contratti di lavoro capestro; che dia alle imprese e ai fornitori dello stato e della pubblica amministrazione la certezza di essere pagati in tempi molto brevi; che ponga le basi per una economia più giusta e riequilibri il potere d’acquisto delle famiglie e la loro capacità di progettare il proprio futuro.
Non ci sono scusanti per nessuno, ne per il PD che fin’ora ha ventilato la scusa di non aver avuto mai i numeri per poterlo fare, ne per i neo eletti del Movimento 5 stelle che devono dimostrare ora nei fatti che il cambiamento tanto proclamato non era soltanto uno slogan per incantare gli allocchi ma una reale intenzione cosi come a gran voce richiesto dagli elettori alle elezioni del 24 e 25 febbraio scorso.
Coloro che aspettano di essere pagati da anni non sono più in condizione di aspettare ancora lunghissimi mesi, cosi come non sono più in condizione di aspettare oltre coloro che hanno perso il lavoro e hanno una famiglia da mantenere.
Due suicidi al giorno per gli effetti della crisi credo siano un motivo più che sufficiente per dire in modo categorico oggi,  a voi che ancora state giocando, finitela e fate le persone serie; le beghe di partito non ci interessano; non ci interessano i vostri supponenti comportamenti arroganti di chi deve dimostrare di averlo più duro, cosi come non ci interessano le regole scritte o non scritte di statuti e non-statuti; non ci interessa se durante la campagna elettorale avete o meno fatto promesse che ora non potete mantenere; l’unica cosa di cui però possiamo essere certi e che vi riterremo tutti colpevoli, di quello che ancora dovranno patire i cittadini italiani.
Tonino Ditaranto

venerdì 8 marzo 2013

Odio, violenza, disprezzo e speculazione dietro le azioni di Grillo.


.Non so di quanto dovremmo andare indietro nel tempo per trovare un personaggio nella storia italiana paragonabile all’odierno Beppe Grillo; una cosa è certa che un mix di cosi tanti pensieri negativi tutti insieme nei messaggi di una persona si fa davvero fatica a trovare.
Odio, violenza e disprezzo verso gli altri sono i più comuni sentimenti che ti arrivano immediatamente nel leggere le sue parole, alle quali si aggiungono terrorismo, negazione delle libertà individuali e di stampa accentramento dell’ego su un’unica e sola persona autoproclamatasi l’eletto. Il “verbo” in una sola parola.
Un “verbo”che a differenza di quelli conosciuti sin’ora che predicavano amore, tolleranza e rispetto per il prossimo, il nostro Grillo non sa tirare fuori dal suo sacco altro che parole che incitano all’odio.
“Se falliamo violenza e rabbia nelle strade” e poi “vogliamo il 100%”, “la stampa è pagata dai partiti” “ l’accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai raggiunti nella storia” e via dicendo:
Tutto questo solo per dire che i soli buoni della situazione sono coloro che seguono lui e il discepolo comunicatore mass-mediale Casaleggio, mentre gli altri, coloro che militano in altre formazioni politiche, i giornali che ogni giorno cercano di darci notizie anche in maniera molto obbiettiva, le reti televisive che cercano di resistere nella conduzione di una linea editoriale autonoma fanno tutti parte della categoria del male e come tale devono essere eliminati ad ogni costo.
Eppure mi viene da chiedermi, non sono stati forse quei giornali e quelle televisioni diventate improvvisamente servi dei partiti che hanno tirato la volta al movimento di Grillo negli ultimi tempi? O forse a qualcuno sono sfuggite per caso le tante trasmissioni televisive e articoli di giornali che giustamente, ma anche in maniera spesso faziosa, negli ultimi anni hanno fatto di tutto per demolire il sistema partitico e insieme ad esso le Istituzioni a solo vantaggio ed appannaggio del nuovo movimento antitutto creato dalla coppia Grillo-Casaleggio?
La nuova trovata Grillina oggi è il mettere in guardia dalla violenza nelle strade che si avrebbe nel caso di un fallimento del movimento 5 stelle con veri messaggi terroristici; sembra di essere tornati ai tempi in cui la chiesa metteva in guardia i cittadini dai comunisti che mangiavano i bambini. Ma crede veramente Grillo che il popolo italiano sia tanto irresponsabile? L’Italia caro Grillo è l’unico Paese dell’area del mediterraneo che nel corso della storia dal dopo guerra ad oggi ha saputo reagire con decisione e fermezza a tutti i tentativi di ribaltamento delle Istituzioni da qualunque parte esse venivano. Ha mantenuto la calma e la responsabilità quando attentarono a Togliatti nel ’48, quando ancora le case degli italiani erano un vero e proprio arsenale; ha reagito ai tentativi di colpi di stato di Tambroni e di Borghese; ha sconfitto il terrorismo delle BR ed ha saputo uscire a testa alta e con un straordinaria prova di responsabilità dagli anni di piombo della strategia della tensione. Ha combattuto e combatte la mafia ogni giorno, quella stessa mafia cui Grillo fa spesso riferimento senza che mai abbia usato parole di condanna e per quanto difficoltosa sia la strada, tenta con ogni mezzo di combattere l’evasione fiscale, quella stessa evasione che consente a loschi personaggi della finanza di esportare capitali italiani e aprire imprese nei cosiddetti paradisi fiscali come la Costarica, dove, da quanto si apprende, la cognata e l’autista di Beppe Grillo avrebbero messo in piedi 13 società di comodo, una delle quali si appresterebbe a fare delle grosse speculazioni edilizie.
L’Italia attraversa una crisi economica forse senza precedenti nella sua storia; le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e il grado di povertà ha raggiunto livelli da vero disastro; i disoccupati ufficiali sono oltre i tre milioni e il prodotto interno lordo oltre che i consumi sono in notevole calo. Le colpe di questo disastro vanno addebitate sicuramente ad una classe dirigente che non solo si è rivelata incapace, ma che ha raggiunto livelli di corruzione davvero impressionanti; alle malefatte della classe politica si aggiungono poi le speculazioni finanziarie; Grillo ha capito che si poteva cavalcare l’onda della disperazione di quanti risultano essere stritolati dal morso della crisi e lo ha fatto in maniera davvero intelligente: ha messo in piedi un sistema che sfruttando le paure e la rabbia delle persone gli consentisse di trarre vantaggi economici di grande portata. 14 milioni di euro di introiti annuali tramite il suo blog, come certificato da diversi istituti di analisi e statistiche americani credo siano un motivo più che sufficiente per giustificare l’accanimento della premiata ditta Grillo-Casaleggio.
Chi specula, corrompe, usa il proprio potere per affamare un popolo può benissimo essere definito “vampiro” ma anche chi si approfitta delle disgrazie della gente per carpirne la buona fede come fa Grillo di certo non è meno “vampiro” delle categorie precedenti.

lunedì 4 marzo 2013

A proposito dei cinque stelle nostrani

Ci è sembrato molto interessante al punto di volerlo riproporre questo commento di Marco Cavallini apparso nei giorni scorsi su "Nave Corsara" senza ulteriore aggiunta di alcun commento da parte nostra.

"Marco scrive:
Bella questa striscia di Stefano Disegni … io stesso fino a qualche mese fa ci avrei riso sopra. Adesso no!
Ho frequentato per due anni il gruppo di Fidenza che fino alle elezioni parmigiane era un buon gruppo di persone indignate per la situazione italiana e purtroppo un pò (molto!) sprovvedute circa il grosso gioco di potere in cui si stavano infilando. Poi è arrivata la vittoria di Parma e i poteri forti si sono fortemente infiltrati. E’ cominciata una vera e propria epurazione di massa. Prima di tutto andava allontanato chi era esperto di urbanistica (uno è ancora dentro che combatte ma è ormai segnato come l’ultimo da cacciare!) , poi con nonchalance andavano eliminate le persone che erano all’interno di associazioni come Gestione Corretta Rifiuti o Libera. Fatte fuori queste è apparso a sorpresa un personaggio esperto in fiscalità : eliminato in poche settimane con addirittura accuse di complotto!!!
E via così per mesi … alla fine è toccata a me l’espulsione ma non trovando niente di compromettente durante un’accurata opera di dossieraggio ecco arrivare a sorpresa la telecom-andata operazione di diffamazione della mia famiglia architetta-ta dalla Camerata Copia-Incolla. E anch’io ho ceduto le armi! Sì tanti fidentini, che si stanno rendendo conto di questa vergogna, per giorni mi hanno telefonato e invitato a restare dentro ma mi spiace: io mi sono già sacrificato abbastanza e vi garantisco gli ultimi otto mesi mi hanno veramente creato problemi morali, mi sono più volte chiesto: “Ma ti rendi conto di cosa stai creando proprio nella città che ami?”.
La camerata Fausta Allegri per mesi ha insistito per organizzare la serata sulla Carbochimica, cui io pur con sospetto ho collaborato pubblicizzandola a più non posso per poi scoprire che la Camerata voleva soltanto dimostrare che i fidentini a causa dell’inquinamento sono affetti da malattie mentali!!!
Questo è diventato il Gruppo 5 Stelle di Fidenza ma se i fidentini non si scantano a partecipare in massa e a fare pulizia di questa vergogna assisteremo alla cutrizzazione della città che amiamo, altro che populismo!!!"

Complimenti Pizzarotti, 110 e lode!!!


Complimenti Pizzarotti, 110 e lode
Egregio Sindaco Federico Pizzarotti, sono passati solo pochi mesi da quando dalle pagine del mio blog, voceliberafidenza, invitavo i cittadini di Parma a votare per Lei alle amministrative dello scorso anno.
Lo feci con estrema convinzione pur essendo io uno di sinistra; in Lei e nel movimento che rappresentava vedevo allora quella ventata di nuovo che poteva portare Parma verso un reale cambiamento.
Non esitai un solo istante nell’andare controcorrente rispetto alle posizioni del partito in cui militavo, SEL, in quanto ritenevo e ritengo tutt’ora che la scelta fatta dal Centro Sinistra di candidare alla carica di Sindaco il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli altro non fosse che il naturale prosieguo di un modo di fare politica che ancora una volta andava verso gli interessi delle solite lobbies che da anni gestiscono la vita economica di Parma.
Le sue posizioni chiare sull’inceneritore di Ugozzolo, contribuirono in maniera determinante nella mia scelta visto anche la posizione molto equivoca assunta da SEL sulla questione.
Ieri ho visto la sua intervista su rai 3 in mezz’ora di Lucia Annunziata; non Le nascondo il forte senso di disagio provato nell’assistere al suo incomprensibile e patetico tentativo di trovare delle giustificazioni al suo inoperato.  Non sto qui a ricordarLe le tante dichiarazioni fatte durante la campagna elettorale sul come avrebbe ad ogni costo bloccato l’apertura dell’inceneritore; le abbiamo ascoltate tutti e se oggi affermi ilcontrario lo fai sapendo di mentire. Non sto neanche a ricordarLe il modo pittoresco e imbarazzante con il quale Grillo affrontò la questione nel suo comizio affermando che si sarebbe dovuti passare sul suo cadavere, appoggiando la mano sulla Sua spalla, prima che qualcuno potesse accendere il forno; voglio però ricordarLe e chiederLe anche le ragioni, che Lei non ha mai fatto approvare in Consiglio Comunale, dove per’altro godete di una maggioranza assoluta, un ordine del giorno che andasse nel senso dell’impedimento dell’accensione dell’inceneritore.
Mi spiega Si. Sindaco come mai non ha ritenuto di dover dichiarare il territorio di Parma zona ad emissione zero di diossine? Qualcuno poteva per caso impedirglielo?
Sarebbe bastato questo per mettere in seria difficoltà IREN dal momento che non esistono ad oggi impianti in grado di funzionare senza emissione di diossine.
Credevi forse che per amministrare una città bastasse recarsi a lavoro in bicicletta o stare attenti all’orario di timbratura dei cartellini da parte dei dipendenti?
No Egregio Sindaco, amministrare vuol dire innanzitutto sapersi assumere delle responsabilità e se il caso saper anche osare pur di dare alla propria città gli indirizzi di crescita in cui si crede.
Se come ipotizzabile l’impianto potrà arrecare gravi danni alla salute dei cittadini di Parma, cosa farà, andrà Lei dai familiari di coloro che si saranno ammalati di cancro a spiegare che devono prendersela con gli amministratori precedenti e che Lei nulla ha potuto altrimenti si sarebbero dovuti pagare delle forti penali?
Bravo Pizzarotti, Lei è riuscito anche dove nessuno fin’ora era mai riuscito: calcolare quanto vale la vita di un essere umano.
Mi consenta Sindaco ma questo devo proprio dirglielo: Lei ha imparato troppo in fretta.
Molti politici, anche quelli che solitamente Lei e il suo movimento amate tanto criticare hanno impiegato anni prima di imparare l’arte del prendere in giro la gente; a Lei invece sono bastati pochi mesi e già lo vediamo in televisione ad arrampicarsi sugli specchi come neanche un ragno con le ventose saprebbe fare.
Complimenti è stato davvero bravo, ha conseguito una laurea in politicologia avanzata con un bel 110 e lode.
Tonino Ditaranto

domenica 3 marzo 2013

A qualcuno manca la "R" a qualcuno manca la "P"

CHE A MOLTI FIDENTINI MANCASSE LA "R"
LO SAPEVAMO DA TEMPO,
MA CHE A QUALCUNO MANCASSE LA "P" LO ABBIAMO APPRESO DI RECENTE.

Cantini, vedi di far cambiare subito la targa perchè Fidenza non è cittadina da fare cosi brutte figure.
Grazie