giovedì 22 maggio 2014

AMMINISTRATIVE DI FIDENZA-UNA SCELTA DI SINISTRA

Appello agli elettori di sinistra- di Tonino Ditaranto
Carissimi amici, e per chi me lo consente carissimi Compagni,
mancano poco più di 48 ore all’apertura dei seggi per il rinnovo del Consiglio Comunale e per la scelta del nuovo Sindaco della nostra cittadina; non ho partecipato direttamente a questa competizione, ne tantomeno ho espresso fino a questo momento una mia indicazione verso nessuna delle liste presenti a queste elezioni, pur tuttavia sento il dovere di esprimere un mio disinteressato e onesto giudizio sul futuro che si prospetterebbe per Fidenza all’indomani dell’esito elettorale.
Come uomo di sinistra e come Comunista non ho mai avuto dubbi sul come comportarmi nelle passate elezioni, turandomi spesso il naso ma indirizzando il mio voto verso le coalizioni che si richiamavano ai valori della sinistra. L’ho fatto un po’ per partigianeria, o anche per ingenuità, con la speranza che le ragioni per le quali la sinistra italiana si è sempre battuta, prevalessero su quelle dei comitati d’affari che a poco a poco si sono infiltrati tra le fila dei nostri partiti, al punto da impadronirsene completamente.
Continuare a turarsi il naso servirebbe a poco, potrebbero servire se ancora vi fossero nei partiti fidentini che si richiamano ai valori della sinistra dei piccoli spiragli di speranza che uomini e donne che ancora ci credono riuscissero ad alzare una barriera contro le infiltrazioni affaristiche al fine di far ripartire il bene comune. Purtroppo al momento una tale speranza non solo è molto lontana, ma è divenuta quasi impossibile dopo le ultime vicende che hanno visto Rifondazione Comunista esclusa dalla competizione elettorale. Sulla linea politica di Rifondazione potremmo eccepire in tanti modi, ma nessuno di noi potrebbe mai mettere in dubbio la genuinità che ancora caratterizza il PRC di Fidenza.
Enrico Berlinguer, segretario del PCI pose con forza la questione morale, puntando il dito sulla corruzione che imperava all’interno dei partiti, eravamo agli inizi degli anni 80; 10 anni dopo l’Italia politica venne travolta da tangentopoli e sembrava che la nascita della seconda repubblica potesse significare l’inizio di una nuova era per l’Italia. Di fatti una nuova era c’è stata, ma è stata caratterizzata da un aggravamento rispetto al passato al punto che se prima bisognava pagare le tangenti ai partiti, dagli anni novanta in poi i corruttori di sempre si sono appropriati degli stessi partiti mettendo propri uomini nei posti più alti delle decisioni politiche. Fidenza non è stata da meno; lo scempio delle amministrazioni Tedeschi-Cerri, sono sotto gli occhi di tutti; per parare il culo ad una delle imprese che più di ogni altra ha determinato il mercato dell’edilizia fidentina, il comune ha dovuto comprare un intero piano, indebitandosi per oltre dieci milioni di euro, di uno di quei palazzi mastodontici e orrendi che con ombra sinistra pare vogliano azzannare la stazione. Non basta dichiararsi di sinistra per poterlo essere. Si è di sinistra se si fanno scelte che vanno in tale direzione. Le torri, i quartieri dormitori, il raddoppio di produzione della Solveko, fatta da Cantini, ma partorita dal PD, con la complicità della giunta regionale e di Bernazzoli, i grossi insediamenti commerciali a favore della grossa catena di distribuzione e a scapito del piccolo commercio, non hanno nulla di sinistra ma sono le stesse scelte che fanno in altri posti amministrazioni di destra. Votare per il PD è la stessa cosa che votare per Forza Italia, sono entrambi le due facce della stessa medaglia; sono i burattini nelle mani dello stesso puparo: LA GRANDE FINANZA.
Fino ad oggi ero davvero molto indeciso sul da farsi; spesso mi sono detto che non serviva a nulla andare a votare questa volta; poi riflettendo e guardando meglio le liste mi sono accorto che nelle diverse liste civiche, sia pure con contenuti diversi, ci sono tanti uomini e donne che una volta erano uomini e donne di sinistra; persone che come me si erano turato il naso tante volte ma che ora non vogliono più farlo e per questo hanno deciso di metterci la faccia. Sia pure in modo diverso anche io ho deciso di metterci la faccia e pur non parteggiando per nessuno di loro rivolgo un appello a tutte le donne e a tutti gli uomini che ancora credono nei valori della sinistra affinchè una volta per tutte ci togliamo le dita dal naso e facendo l’unica scelta veramente di sinistra che ci resta da fare, decidiamo di mandare definitivamente in soffitta questo PD assieme ai loro degni compari di Forza Italia.

Tonino Ditaranto

2 commenti:

Ambrogio ha detto...

Bene Antonio mi hai convinto

Franco Bifani ha detto...

Tonino, non mi hai convinto. Se per te la sinistra verace rimane quella di PRC, preferisco i CARC o PMLI. Rifondare un partito di sinistra, in cui compaia ancora il desiderio di continuazione di un'ideologia, che ha compiuto stragi, genocidi, che ha assassinato i migliori comunisti, nell'URSS, che ha imprigionato, fucilato, impiccato, torturato i dissidenti, e gli oppositori politici, mi pare assurdo, ucronico e utopico. I comunisti più onesti e puri hanno trovato la morte per mano dei loro compagni, servi di Stalin e Mao, i tempi del comunismo sono finiti, per fortuna, perché, ovunque sia andato al potere, non ha instaurato che infami dittature. E tu vorresti il ritorno e la rifondazione di tutto ciò? Tonino, dimmi piuttosto che desideri, come tanti, in Italia e nel mondo, pace, giustizia, libertà, uguaglianza, fratellanza. Tutte cose che il comunismo non solo non ha mai raggiunto, ma che ha negato e distrutto.