lunedì 22 settembre 2014

Polizia Terre Verdiane: si può lasciare un'auto in panne nel bel mezzo di una rotatoria?

Buona sera Fidenza, rieccomi dopo alcuni mesi di pausa e per il mio ritorno ala scrittura sul blog mi vedo costretto a scegliere un argomento che riguarda il nostro corpo di polizia delle Terre Verdiane, che già in passato mi sono ritrovato a difendere su queste pagine da attacchi ingiustificati, mentre questa volta aimè, mio malgrado, mi trovo costretto a segnalare un increscioso inconveniente che in tutta onestà mi auguro trattasi di semplice ingenuità o distrazione. Questa mattina intorno alle 11, sono stato fermato da due vigilesse del nostro corpo di polizia urbana proprio nel bel mezzo della rotatoria di Coduro, quella che si immette in via Martiri della libertà; mi è sembrato un tantino strano che mi abbiano fermato in una rotatoria, ma poi tra me e me ho pensato che se lo hanno fatto vorrà dire che lo possono fare, Pazienza. Dopo aver dato loro i documenti della macchina e la patente di guida, naturalmente in regola, cosi come pure l’assicurazione, mi hanno contestato il fatto che non indossavo la cintura di sicurezza; anche qui pazienza, riconosco subito con estrema gentilezza il mio torto e anche il fatto che debbano fare il proprio dovere facendomi un verbale. Alla loro richiesta se ho qualcosa da dichiarare, dichiaro nulla e firmo il verbale, salutando ancor più gentilmente di quando ero stato fermato. Mi rimetto in macchina e ironia della sorte la macchina non parte: batteria scarica. Ancora un volta gentilmente mi rivolgo alle altrettanto gentili vigilesse e chiedo loro di potermi aiutare a mettere in moto l’auto con l’ausilio dei cavi in mio possesso. Per tutta risposta mi sento dire che li vicino c’è una officina, al che io preferisco chiamare mio figlio per farmi soccorrere. Assicuratesi che mio figlio mi avesse risposto al telefono, salutano sempre gentilmente e tolgono il disturbo lasciandomi con la macchina in panne nel bel mezzo della rotatoria. Mio figlio è arrivato nel giro di dieci minuti, quindi cosi ho potuto rimettere in moto la macchina e sgomberare la rotatoria. Fa veramente piacere vedere con quanto zelo le nostre due vigilesse abbiano fatto il loro dovere nell’elevarmi la contravvenzione con relativa sottrazione dei punti sulla patente, avevo sbagliato io e ci sta tutta; ma poi riflettendoci bene ho pensato: ma tra i doveri del corpo di polizia urbana, non c’è anche quello di prestare assistenza e quindi soccorso agli automobilisti rimasti in panne per di più in un tratto di strada estremamente rischioso? Nulla di personale nei confronti delle due vigilesse che a mio avviso possono essere colpevoli solo di superficialità ed ingenuità, ne verso il corpo della polizia delle Terre Verdiane che continuano ad avere tutta la mia stima; diciamo solo che ho voluto segnalare questo inconveniente con l’unica speranza che possa essere da esempio affinchè in futuro nessun altro utente della strada venga lasciato con l’auto in panne nel bel mezzo di una rotatoria.

Tonino Ditaranto

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Tonino, non scrivo quanto ho sulla punta delle dita, per non incorrere in denunce, che arriverebbero, sicuramente, con solerzia e zelo, da parte delle carissime vigilesse, sempre pronte ad aiutare il prossimo in difficoltà ed a rivolgersi ai sudditi, pardòn, cittadini, loro pari, con la massima cortesia ed urbanità, da veri vigili URBANI. Quando le intravedo, da lungi, sulla starda, con la paletta in mano, in tenuta giallo-nera, mi raccomando a tutti i santi del calendario, nel caso che mi fermino, e recito alcune giaculatorie, che mi insegnarono i miei, da piccino. Una volta, avevo appena rinnovato la patente; mi fermarono, una era una compagna di scuola di Marta, la mia figliola minore. Io non ricordavo più dove avevo ficcato la patente, se nel portadocumenti o nel portafoglio. Dopo 30" di impazienza, una aveva già estratto il libretto delle multe; per fortuna, finalmente, rinvenni la patente. Dio benedica la PM delle Terre Verdiane e protegga, con mano lieve, le care vigilesse, amorevoli e premurose, come madri, sorelle e figlie dei loro concittadini di Borgo; amen!