martedì 30 giugno 2015

Il motosega!!!

Se qualcuno non se ne fosse accorto visivamente, di sicuro però avrà avuto modo di prestare orecchio al rumore assordante dei motosega in azione che in questi giorni stanno devastando il patrimonio arboreo fidentino. Pare che tutto sia nella regola; delibere di giunta, ordinanze sindacali e fin'anche relazioni tecniche che comprovano il precario stato di salute delle piante che vengono abbattute. Io non sono un esperto in materia, ma alcune cose di certo le conosco, come le conoscono anche i bambini delle scuole elementari.
1) da che mondo è mondo nessuna pianta può essere abbattuta o anche semplicemente potata durante il periodo della nidificazione degli uccelli;
2) a vista evidente dei tronchi delle piante abbattute, esse non presentano alcun sintomo di marciume interno;
3) nelle immediate vicinanze dei tronchi non si rilevano rigonfiamenti del terreno circostante o crepe nella sede dei marciapiedi o delle strade al punto da ipotizzare un immediato pericolo di cedimento delle piante;
4)da informazioni raccolte personalmente, pare che la stragrande maggioranza degli abitanti di via Antelami fossero completamente all'oscuro dell'imminente taglio delle piante di quella zona e che gli stessi sono stati informati esclusivamente con un divieto di sosta temporaneo per lavori in corso;
5) sempre a detta di alcuni cittadini di via Antelami, le uniche lamentele al riguardo nei confronti di quelle piante sarebbero state quelle della polvere gialla che sporcava i balconi di qualcuno;
6) in via Costa, all'altezza della biblioteca comunale, con la regolarità di una o due piante all'anno, sono state eliminate diversi alberi in fila, al punto che qualcuno ipotizzava che l'intero tratto adesso sarebbe indicato per eventuali parcheggi.
Mi fermo qui per il momento, con una riflessione che mi porta ad affermare che forse ci sarebbe meno bisogno di delibere, ordinanze sindacali, o relazioni tecniche molto discutibili, ma più attenzione alla sensibilità che noi tutti essere umani dobbiamo dimostrare verso l'ambiente che ci circonda.
Tonino Ditaranto

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