domenica 5 luglio 2015

Lettera aperta di un albero secco al Sindaco di Fidenza

Lettera aperta di un albero secco al Sindaco di Fidenza.
Caro Sindaco, sono anni che aspetto in queste condizioni che arrivi il mio turno di essere tagliato per poter finalmente ultimare il percorso per il quale sono stato piantato, cioè finire in un accogliente caminetto e dare cosi un caloroso tepore a qualche gentile famiglia. Purtroppo come può notare dalla foto che allego, nonostante le mia ormai esaurita salute, mi tocca rimanere li dritto in piedi, perdendo qualche ramo durante gli inverni a causa del vento, e questo solo perché, come si suol dire, non ho santi in paradiso che raccolgono firme e fanno petizioni perché ormai io non sporco più i tetti di nessuno, ne tra i mie rami nidificano uccelli che poi sporcherebbero di escrementi le macchine parcheggiate.
Alcuni mesi fa mi siete passati di fianco, avete tagliato e potato rami delle piante a me vicine, eppure per me nessuna attenzione. Oggi mi dicono che state tagliando altri alberi più giovani e robusti di me che potrebbero attendere  ancora per anni il loro turno e invece io rimango qui in attesa di un nuovo inverno a patire il freddo e la neve. E che diamine, finiamola una buona volta con le raccomandazioni, credo che io abbia più diritto di altri, dato le mie condizioni, di poter aspirare di finire in un caminetto.

Egregio Sindaco, confido nella sua bontà e grande magnanimità affinche quanto prima Lei metta fine alle mie sofferenze e mi dia il mio giusto meritato riposo.

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