il dovere di esserci
Ho partecipato a decine se non centinaia di manifestazioni a Roma, manifestazioni a favore e manifestazioni contro, per la difesa dei salari o per i contratti, per i diritti, per la scuola, contro il fascismo e per tantissimi altri motivi indubbiamente importanti e meritevoli della nostra partecipazione e del nostro interesse, questa volta però è diverso, non vado a Roma per difendere 10 euro del mio stipendio o il mio diritto alla salute o alla casa, questa volta purtroppo è in gioco qualcosa di molto più grande, è in gioco il nostro stesso futuro di uomini liberi e pensanti, è in gioco la nostra repubblica, il diritto dei nostri figli di crescere da uomini liberi sotto una democrazia o divenire sempre più ogni giorno che passa schiavi di una dittatura tra le più pericolose che oltre alla libertà di movimento ed azione ci vuole togliere la libertà di pensare.
Siamo difronte al colpo di stato, imbavagliando la stampa e la libera informazione si vuole creare una nazione di 60 milioni di burattini i cui fili verrebbero tirati da un unico puparo, in questo caso il nostro premier Silvio Berlusconi che già condiziona il novanta per cento dell'informazione compreso le tv di stato ma che vorrebbe condizionarne la totalità mettendo la CENSURA a quei pochi giornali liberi compreso quelli cattolici che ancora si rifiutano di sottostare alle sue regole.
Io ci sarò a Roma e cosi dovrebbe fare ogni uomo che si ribella a queste regole, ogni libero pensatore, ognuno di noi che questa repubblica ha contribuito a costruire e a far crescere per ribadire a Berlusconi e a chiunque altro un domani possa avere altrettanti propositi velleitari chel'Italia è e deve restare una nazione LIBERA
tonino ditaranto
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