martedì 12 gennaio 2010
ROSARNO E' POI COSI LONTANA?
Siamo sicuri che Rosarno sia poi cosi lontana?
Più volte ho lanciato l'allarme del pericolo caporalato e infiltrazioni di carattere mafioso anche nella nostra ricca emilia, ma a quanto pare sembra sia un problema che ci lascia indifferenti.
I fatti di Rosarno, e se ho deciso solo oggi di dire la mia è solo perchè si rimane senza parole davanti a tanto odio, sono solo una goccia nel mare di problematiche che la nostra nazione sta vivendo in materia di emigrazione e inserimento dei nuovi arrivati nella nostra società
La politica italiana ha fallito, e le parole del Presidente Fini che non ha esitato a dichiarare che le istituzioni non hanno fatto il proprio dovere ci danno il senso di uno stato che non solo è assente ma che spesso è anche colluso, perchè se è vero che tutti sapevano allora la situazione è di una gravità senza precedenti.
L'italia è una polveriera, situazioni come quella di Rosarno sono sparse su tutto il territorio, i clandestini raccoglitori di pomodoro sono presenti a Rosarno come a Foggia, come sono presenti i manovali clandestini a Parma e in tutte le provincie del nord.
Cambiano solo i settori dove vengono utilizzati, ma non cambia la sostanza.
Il manovale clandestino parmigiano viene trattato allo stesso modo dei raccoglitori calabresi.
Salario da fame, documenti falsi, strutture abitative fatiscenti, nonchè pizzo da lasciare ai caporali che quotidianamente accompagnano i lavoratori sui posti di lavoro.
La cosa peggiore è che anche qui nella ricca emilia tutto è risaputo ma tutto viene coperto da una vergognosa omertà che spesso riguarda anche chi per il compito a cui è preposto dovrebbe far si che queste cose venissero denunciate.
Un po di tempo fa un ragazzo egiziano che si amputò quattro dita in un cantiere di Fidenza fu rispedito direttamente in egitto senza passare dal pronto soccorso.
A chi fa comodo tutto questo?
Certamente non ai cittadini, ne ai lavoratori, ma a coloro che da tutto ciò traggono enormi vantaggi, quindi a coloro che sfruttano la manod'opera clandestina per abbassare i prezzi di mercato e concorrenza, a coloro che subappaltano lavori a ditte di comodo che poi utilizzano determinata manod'opera assumendo si e no dieci persone ma occupandone decine tutti con gli stessi documenti che dividono nei vari cantieri.
Fa comodo a quelli che hanno interesse a fomentare odio e razzismo con le loro campagne xenofobe per creare un clima di esasperazione ed evitare una vera integrazione tra cittadini italiani e gente che proviene da altre terre.
L'italia non è un paese razzista, bensi un paese dove mafia, camorra, ndrangheta, e soprattutto potere economico politico collusi trà loro usano la povertà e la miseria per tenere divise le persone e poter far meglio i loro porci interessi.
Mafioso non è solo colui che gira con la pistola in mano, ma è anche colui che vede e chiude gli occhi, chi fa leggi che impediscono la regolarizzazione dei clandestini e anche tutti coloro che traggono vantaggi dalla povertà della gente.
tonino ditaranto
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