Cosa succede se una persona dopo aver pagato il tiket per una prestazione sanitaria presso una apposita macchinetta posta nell’atrio di un ospedale, non riceve ne ricevuta di pagamento ne restituzione del denaro?
Risposta: la società che gestisce le macchinette mangia soldi invitano i cittadini a ripagare il tiket dietro la promessa di un rimborso che avverrà nel tempo previsto di non meno di una settimana.
Questo è quanto successo ad un cittadino di Fidenza oggi che recatosi all’ospedale di Vaio per pagare il Tiket per una prestazione specialistica programmata per la giornata, dopo aver digitato l’importo e inserito il relativo importo in contanti (una bella sommetta) si è ritrovato a dover leggere sullo schermo della macchinetta la scritta errore senza che essa abbia rilasciata ricevuta o restituito il denaro.
Contattata la ditta che gestisce le macchinette, e dopo avvenuta verifica che effettivamente vi era stato l’errore della macchina, la ditta stessa ha invitato il cittadino a fornire i propri dati per il rimborso che non poteva avvenire prima di una settimana e ad anticipare nuovamente il pagamento del tiket.
Situazione davvero paradossale, trattandosi di una cifra davvero considerevole che ha suscitato la veemente protesta del cittadino che solo grazie all’intervento di alcuni funzionari degli uffici amministrativi e dell’ufficio cassa che preso a cuore il problema, dopo una trattativa telefonica con la ditta stessa, dopo oltre un’ora abbondante sono riusciti a farsi inviare via fax un documento che attestava l’errore e con il quale il cittadino ha potuto effettuare la visita con la promessa di pagare il tiket nel momento in cui riceverà il rimborso.
Morale: alla gentilezza e alla disponibilità del personale ospedaliero spesso si oppongono procedure e regolamenti che vanificano i loro sforzi di ottimizzazione del servizio e mettono i cittadini nelle condizioni di subire un disservizio.
Non resta che fare i ringraziamenti al personale da parte nostra e da parte del cittadino interessato, con l’auspicio che l’episodio odierno possa servire per evitare che in futuro una macchinetta mangia soldi possa ancora creare disservizi e mettere in cattiva luce il funzionamento di un ospedale tra i primi in Emilia Romagna.
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