sabato 5 novembre 2011

CASA DEL DISABILE- la solidarietà che arriva senza volto ne etichette

Ho ricevuto nei giorni scorsi una mail da Fra Antonio Trigiante da Quelimane in Mozambico che mi annuncia che finalmente sono in dirittura d'arrivo i lavori per la "CASA DEL DISABILE" e il "SALONE DELLA MUSICA"  che si aggiungono alla "SCUOLA DI ARTE E MESTIERI" già in funzione e che ospita centinaia di studenti.
Come certamente ricorderete Fra Antonio fu ospite a Fidenza nell'autunno di tre anni fa, (la notizia fu riportata da diversi organi di stampa) per presentare all'allora giunta Cerri il progetto per la costruzione della Casa del Disabile.
Purtroppo i mesi seguenti portarono alle vicissitudini che tutti conosciamo con le dimissioni di Cerri e lo scioglimento del consiglio comunale, prima che potesse essere dato seguito agli impegni presi in quella occasione di dare un aiuto sostanziale per la realizzazione del progetto della missione di Fra Antonio. Anche la Giunta Cantini, informata dirattamente dal sottoscritto degli impegni presi dalla giunta precedente, diede una disponibilità di massima a prendere in considerazione il problema, fatto sta che quella disponibilità è rimasta per sempre chiusa nelle quattro mura della stanza del Sindaco dove ne avevamo parlato, senza che mai fosse varcata la soglia della porta.
Oggi Fra Antonio mi informa che i lavori sono quasi terminati e che il prossimo 4 aprile, in occasione della Santa Pasqua saranno inaugurati sia la Casa del Disabile che il Salone della Musica, e la notizia mi riempie d'orgoglio, perchè anche senza l'aiuto di nessuna istituzione, senza l'aiuto di alcuna associazione onlus, senza alcun sms pubblicizzato in tv come avviene per altre associazioni, ma GRAZIE soltanto al contributo dei ragazzi di Montescaglioso.net che con l'organizzazione di feste e vendite di benificenza, GRAZIE al contributo personale di tantissime persone, e GRAZIE soprattutto ai tanti volontari (anche parmigiani) che in questi anni, rinunciando alle loro ferie, si sono recati a Quelimane per erigere muri, assistere malati, insegnare un mestiere ai ragazzi del posto, rimanendo nel completo anonimato mediatico e GRAZIE alla testardagine di Fra Antonio, tutti loro hanno permesso la realizzazione di questo piccolo miracolo.
Angeli? No, solamente uomini e donne che tendono una mano ai loro simili.

Tonino Ditaranto



4 commenti:

Elena ha detto...

Ci impegniamo, noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto, né che sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo:
senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perché non si impegna.
Se qualche cosa sentiamo di "potere"
e lo vogliamo fermamente
è su di noi, soltanto su di noi.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
Ci impegniamo:
per trovare un senso alla vita,
a questa vita
una ragione
che non sia una delle tante ragioni
che bene conosciamo
e che non ci prendono il cuore.
Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
non per rifarlo, ma per amarlo.

-- Bertolt Brecht

Franco Bifani ha detto...

Tonino, io però sono sicuro che tutto si sarebbe velocizzato al massimo se, insieme ai ragazzi di Montescaglioso, fossero stati interpellati anche i membri della Brigata di solidarietà attiva di Parma. Altro che lucani e frate Antonio, ecchediàmine!

tm ha detto...

Franco, hanno fatto tutti la loro parte, non solo i ragazzi di Montescaglioso.net, ma anche tanti fidentini e parmigiani. A tal proposito voglio ringraziare anche i fedeli della parrocchia di S.Giuseppe di Fidenza

FB ha detto...

Ma il mio era un commento schifosamente maligno sulle Brigate di solidarietà attiva e passiva; sono contento che i fedeli di S. Giuseppe si siano mobilitati, insieme ad altri, anche di Parma, invece di limitarsi a Messe, litanie, giaculatorie, tridui, novene e simili. Quella è comunque una parrocchia da cui mi tengo ben lontano, per i motivi che ti ho raccontato, un giorno, e che è preferibile non trascrivere qui sopra.