venerdì 7 dicembre 2012

Inceneritore: Pizzarotti resta a guardare


Il Tribunale del riesame ha rigettato la richiesta della Procura di Parma di sequestro del cantiere dell’inceneritore di Ugozzolo;  a questo punto tutto sembra pronto per l’accensione del forno.
Tralasciando gli aspetti legali della vicenda e volendo prendere per buono il fatto che non vi siano abusi commessi da parte di IREN nelle procedure per la realizzazione dell’impianto, cosi come sancito dal Tribunale del riesame, vi è un aspetto politico che a conti fatti ci lascia con l’amaro in bocca.
E’ un dato di fatto che la battaglia condotta dal G.C.R.  negli anni scorsi contro la realizzazione dell’inceneritore, battaglia fatta propria dal Movimento 5 Stelle, partiva dalla convinzione che l’impianto cosi come previsto, oltre alla inutilità delle dimensioni, sovradimensionato per le reali esigenze di Parma, non dava garanzie sufficienti; al contrario dai dati forniti e fatti propri dal Sindaco Pizzarotti durante la campagna elettorale, emergeva chiaramente che l’emissione di polveri sottili e di diossine avrebbero sicuramente portato ad un inquinamento atmosferico tale da mettere a serio rischio la salute dei cittadini ed in particolare delle fasce più deboli fatte dai bambini e dagli anziani.
Su questo tema si è spesa una campagna elettorale che ha portato ai risultati che tutti sappiamo: l’elezione di un sindaco dei 5 Stelle con una maggioranza assoluta in consiglio comunale.
Senza entrare ora nel merito della bontà o meno delle ricerche e quindi delle convinzioni circa la dannosità dell’inceneritore (personalmente ne sono pienamente convinto), c’è da porsi una domanda: ma Pizzarotti, il Movimento 5 Stelle e il G.C.R. di Parma, di cui un loro rappresentane è presente in giunta con la delega all’ambiente, erano pienamente convinti di quello che affermavano prima, durante e dopo la campagna elettorale?
A rivedere le loro azioni da Giugno ad oggi, a me, in tutta onestà, questo non appare. Al di la delle pubbliche dichiarazioni a mezzo stampa, fino ad oggi nessun atto concreto è stato preso ne dalla Giunta, ne dal Consiglio Comunale; le manifestazioni contro l’inceneritore che prima della campagna elettorale avevano una frequenza quasi mensile si sono stranamente interrotte; mentre da parte del Sindaco si è cominciato a parlare di procedure e di eventuali penali da pagare, come se la salute dei cittadini non fosse invece una priorità inalienabile che viene al di sopra sia delle procedure che delle eventuali penali.
Il Consiglio Comunale va ricordato è sovrano ed è anche l’unico organo istituzionale preposto a deliberare sul proprio territorio; ora Pizzarotti e il M.5.S, che tanto si sono prodigati, riuscendo ad avere su questo la fiducia dei cittadini, nell’eleggersi difensori della salute pubblica, come mai ad oggi non hanno ancora approvato un ordine del giorno che impegni la Giunta in tal senso? Perché ad oggi nessuna delibera di Consiglio Comunale è stata presa che vieti l’emissione di polveri sottili e diossine nei cieli di Parma? Eppure hanno una maggioranza assoluta che li consente di poter decidere nel merito senza pericoli da parte della minoranza.
Esiste oggi un’unica strada che possa impedire ad IREN di accendere il forno di Ugozzolo: quella politica;gli unici ad avere oggi in mano la possibilità di perseguire quella strada sono Pizzarotti e i consiglieri dei 5 Stelle; spetta solo a loro dimostrare oggi se credono realmente in ciò che hanno sostenuto durante la campagna elettorale, in tal caso si comportassero di conseguenza, altrimenti riconoscessero pubblicamente che le loro altro non erano che strumentali campagne utili solo per portare acqua al proprio mulino.
Tonino Ditaranto

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