martedì 8 aprile 2014

Fidenza oggi x domani? Vabbè, facciamo domani l'altro

Fidenza oggi x domani? Vabbè, facciamo domani l’altro.
Si, facciamo domani l’altro, o l’altro ancora,  forse è meglio, almeno fino a quando, dopo che la schiena ce l’avremo cosi piegata, allora, sotto il peso delle sferzate ricevute, finalmente capiremo che forse è meglio cominciare a mettere da parte i nostri orticelli, i nostri stupidi rancori o antipatie personali, i nostri pregiudizi, i nostri egoismi e le nostre ambizioni personali per cominciare a dialogare con i nostri simili, con molta umiltà e guardandoli negli occhi, consapevoli che i veri obbiettivi non possono non essere quelli del bene collettivo.
Un  candidato sindaco, quello del PD, a rappresentare gli interessi di quella casta, edilizia in particolare, e quei poteri economici trasversali, che l’hanno fatta da padrone per decenni portando Fidenza ad un degrado senza precedenti, il cui emblema per eccellenza sono le due torri che hanno devastato il piazzale della stazione; Una candidata sindaco, quella di Forza Italia della quale il ricordo più ricorrente è quello di aver fatto parte di una amministrazione che ha segnato cinque anni di buio assoluto, per tre anni sotto il continuo ricatto e le imposizioni di quel Giuseppe Villani di cui tutti conosciamo le attività preferite e rea di aver infangato l’onorabilità di una cittadina medaglia d’argento per la lotta di liberazione, portando a Fidenza una persona squallida come Salimbeni, neonazista e negazionista della Shoah; una lista di riferimento all’attuale amministrazione nella quale gli stessi protagonisti principali si defilano (Cantini, Tanzi, Pinazzini) e poi una infinita schiera di persone che invece dovrebbero rappresentare l’alternativa e che invece rischiano di fare tutti un buco nell’acqua proprio perché nessuno vuole rinunciare alle proprie ambizioni personali e mettere invece i propri contenuti al servizio del bene comune.
Andrà quindi a finire che avremo il candidato che parla come un grillino e dopo aver tenuto per due mesi il piede in due scarpe decide che forse è più conveniente optare per l’usato garantito e quindi si affida agli amministratori uscenti; l’altro che ha fatto le indagini personali affidandosi ad una schiera di avvocati e si è convinto che il suo sia l’unico progetto vincente; l’altro ancora che calcolatrice alla mano fa i conti di quanti voti può portare ogni singola persona o gruppo senza rendersi conto che in politica due più due non fa mai quattro, l’altra che ritiene di essere stata unta dallo spirito santo al punto di permettersi di dire non voglio Tizio Caio o Sempronio solo per antipatie personali e senza ragioni oggettive; l’altro invece che già si sente sindaco e come tale già si sente in diritto di dare ordini a destra e sinistra.
Ragazzi attenti, che di sindaci se ne elegge uno solo e se le cosiddette persone perbene non capiscono che è ora di smetterla con le seghe mentali o con le discussioni sul sesso degli Angeli il nuovo sindaco lo sceglieranno come al solito i poteri forti.

Umiltà, disponibilità a fare un passo indietro e consapevolezza che altri possono essere più in grado di noi sono prerogative essenziali per costruire l’alternativa che porta al bene comune, ogni strada dettata da personalismi o ambizioni personali non può che condurre ad una sicura disfatta.

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Tonino, le tue sono nobili pAROLE, DETTATE DA PENSIERI POLITICI ANCORA Più SUBLIMI; MA, PURTROPPO, TONINO, CON IL MIO Più GRANDE DISPIACERE, PERCHé TI VEDO SEMPRE TANTO IMPEGNATO E SEMPRE CALPESTATO DAI SOLITI NOTI, ANDRà A FINIRE TUTTO A TARALLUCCI E VINO, TRA I CONSUETI COMMENSALI, FEUDATARI DI BORGO DA UN'ETERNITà. GLI ALTRI, A LORO DIFFERENZA, E SEMPRE SECONDO LORO, SONO TUTTI FASSISTI, SENOFOBI, NON RISPETTANO LA COSTITUSSIONE E NON VEDONO DI BUON OCCHIO LA RESISTENSA.