lunedì 23 giugno 2014

Il voltafaccia del Sindaco di Salsomaggiore Terme sulla "Mariola"

Che fine farà la scuola elementare di Contignaco?
Aspettiamo una risposta chiara dall'Amministrazione di Salsomaggiore Terme, ed in particolare dal Sindaco Filippo Fritelli, che all'epoca dell'Amministrazione Carancini presentò in Consiglio comunale una mozione contro l'alienazione della scula della "Mariola", e dall'Assessore Elena Francani che proprio sulla destinazione della scuola di Contignaco aveva speso non una ma due campagne elettorali.
Certo, anche Salsomagiore ha notevoli problemi di bilancio, aggravati dalla drammatica situazione delle terme, ciò però non giustifica l'alienazione di un pezzo di storia della cittadina termale. Purtroppo apprendiamo che con inspiegabile voltafaccia, rispetto a tre anni addietro, l'amministrazione di Salso ha posto in approvazione con il bilancio 2014 anche l'alienazione della scuola di Contignaco,

alla giunta di Salsomaggiore Terme, ed in particolar modo all'Assessore Francani, chiediamo oggi di adoperarsi affinchè tale vendita venga scongiurata, mentre già informiamo che in caso di persistenza di tale sciagurato progetto, non resterà altro da fare che chiamare i cittadini ad alzare una barriera di protesta, anche legale per far si che la scuola della Maestra Mariola resti un bene della città di Salsomaggiore Terme.

7 commenti:

Franco Bifani ha detto...

A Salso servono amche un ufficio postale, una stazione FS, un riordino del Parco Mazzini; invece ci sono due alberghi, in centro, che ospitami i soliti cosiddetti "rifugiati politici". Quest'ultima è una manovra impeccabile per ridare decoro alla cittadina termale e per incrementare il turismo, termale e non. Salso deve decidere, tramite sindaco ed assessori, se diventare un campo-profughi ed una favela o ritornare ai fasti di Ville d'Eaux. Comunque, anche nel Parco Mazzini, stazionano caravan di zingari.

Ambrogio ha detto...

Giusto mettere in rilievo questa notizia. Purtroppo anche in questo caso troppi si accontentano di esternare opinioni emotive per poi pensare che altri provveda.

Anonimo ha detto...

Il PD si straccerà le vesti per la vendita di due ex scuole a Salsomaggiore così come ha fatto per la scuola di Santa Margherita?
Ne parleranno anche in questo caso a Bruxelles con Paolo de Castro??
Chi vivrà, vedrà!

Franco Bifani ha detto...

Tonino, intanto potrebbero sistemarci quei 25 africani, ora dislocati tra Salso e Tabiano. Sicuramente si comporterebbero molto meglio di tanti nostri compaesani e rispetterebbero quel luogo e quegli affreschi.

Unknown ha detto...

Può un'Amministrazione che sta affrontando le enormi problematiche di Terme (tutela dei posti di lavoro in primis) e di un bilancio sempre più caratterizzato dall'impossibilità di disporre di risorse a causa dei vincoli del patto di stabilità ma che riesce a mantenere gli stessi livelli di servizi alla persona essere tanto irresponsabile da spaccarsi solo per l'inserimento della scuola tra i beni alienabili? Vi rispondo che personalmente credo che la tematica di uno spazio dedicato alla memoria locale non possa che guardare ad un territorio più ampio per potersi sostenere sia in fase di avvio che in fase gestionale. Se la Scuola-Museo del Maestro Gainotti a santa Margherita viene alienata e Salsomaggiore ha la stessa problematica con la Scuola di Contignaco significa che dobbiamo uscire dallo schema mentale dell'orticello locale per entrare in quello della progettazione territoriale partecipata condividendo tali obiettivi con progetti mirati a livello di Unione ( a mio avviso). Cosa che , grazie alla collaborazione con Busseto, Appennino Parma Est e Parma Ovest e a Fondazione Borri abbiamo iniziato a fare già da un anno mettendoci in condizione di produrre progettualità condivisa che possa attingere a finanziamenti specifici dal livello regionale a quello europeo. Il continuo monitoraggio dei Bandi ci consentirà di produrre un progetto specifico ma questo significa anche non avere certezze, non si può inserire una progettualità a bilancio!!!!! E' anche vero che per una vendita effettiva serve attivare un bando e non basta aver inserito l'immobile nell'elenco dei beni alienabili. Per i dettagli riguardanti l'aspetto tecnico delle alienazioni però ritengo necessario ricorrere alla maggiore competenza dell'Assessore Canepari . Posso solo garantire l'impegno di sempre a lavorare perchè si possa arrivare ad affrontare la programmazione in modo partecpato e condiviso a partire dalle Commissioni preposte insieme ai Comitati ed alle Associazioni locali che hanno sempre avuto a cuore il problema. lavoro costante ed appassionato in sinergia con gli altri Enti e con tutti i soggetti pubblici e privati del territorio. Il mio è un impegno costruttivo, mai distruttivo.
Un caro saluto.

Franco Bifani ha detto...

Troppo politiche e di sinistra, Elena; ti preferisco quando usi un linguaggio più semplice e diretto. E comunque, la situazione disastrosa di Salso, la si conosceva anche prima dei tempi di Fritelli sindaco; e quindi era perfettamente inutile andare a sciorinare promesse che non potevano poi essere mantenute. Ripeto, mettiamo i 25 africani in quella scuola, vedrai che sapranno mantenerla più pulita e dignitosa di quanto abbiano fatti finora i salsesi, politici e non.

Anonimo ha detto...

Sì, Elena, intanto togli la scuola dai beni comunali in vendita e poi progetta tutto quello che vuoi. Una cosa alla volta.
Villiam Vernazza