lunedì 14 luglio 2014

Renzi, giù le mani dalla Lucania.

Matteo Renzi, Presidente del Consiglio, in una intervista al Corriere della sera, dichiara espressamente di vergognarsi di dover andare a discutere di piani energetici con Francia e Germania, quando potrebbe tranquillamente raddoppiare le estrazioni di petrolio in Basilicata. Evidentemente il "bamboccione" di Firenze pensa di poter fare i conti senza l'oste. Attento Renzi, che già una volta il presidente Berlusconi ha tentato di prevaricare il popolo lucano sulla questione scorie nucleari a Scanzano Ionico, e tutti sappiamo come è andata a finire. La Lucania è stanca di essere sfruttata e sottomessa da gentaglia arricchita come te, quindi cerca di non vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato. I tre o quattro comitatini cui fai riferimento, ricorda che nel 2003 portarono a bloccare l'intero sud Italia per oltre un mese, quindi prima di riempirti la bocca con affermazioni gratuite e irrispettose su di un popolo che non ha nulla da imparare da quelli come te, ricorda che noi lucani, già da oltre trent'anni forniamo all'Italia, petrolio per il 15% del suo fabbisogno energetico, senza avere in cambio la giusta e sacrosanta remunerazione. La Basilicata, nonostante le sue grandi ricchezze, risulta essere oggi tra le regioni più povere d'Italia, e questo perchè viene letteralmente turlupinata da quella classe politica di cui tu sei il degno rappresentante. Caro Renzi, abbiamo già ampiamente dimostrato di quale determinazione è capace il popolo lucano, quindi se proprio devi fare riferimento oggi alla Basilicata, fallo per dirci quando intendete restituirci il maltolto, e non per fregarci ancora ulteriormente.

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Ben detto, Tonino!