Dopo essere passato oggi in macchina sotto al tunnel di via Mazzini finalmente mi sono dato quelle spiegazioni che non riuscivo a darmi in questi anni da quando furono dati inizi ai lavori del sottopasso.
Non riuscivo a spiegarmi la necessità di un tunnel che sarebbe costato diversi milioni di euro e anni di disagi alla collettività e di cui francamente non ne vedevo allora la sua utilità, fino a quando oggi passandoci sotto ho notato che proprio all'ingresso provenendo da via Mazzini nel bel mezzo di una curva è in bella vista l'apertura dell'ingresso ai garage dei terragli per buona pace di tutte le regole di sicurezza stradale.
Ancora una volta hanno avuto conferma le mie idee circa il fatto che gli interessi generali vengono sempre messi in disparte rispetto a quelli di palazzinari senza scrupoli, specie se questi godono anche delle simpatie di politici accondiscendenti.
Già di per se l'intera vicenda dei terragli aveva lasciato la stragrande maggioranza dei fidentini sbigottiti di fronte ad una scellerata scelta che ha stravolto l'intera area della stazione, svendendo un patrimonio pubblico urbano a discapito degli interessi generali, con la scusa che per il comune l'unico modo per realizzare delle opere è quello di affidarsi ai piani integrati, ora nel vedere che all'interno del tunnel vi è l'ingresso ai garage, mi convinco ancora di più che quando determinate scelte, che dovrebbero essere politiche, le si lasciano alla decisione di tecnici, non potranno mai essere in alcun modo negli interessi collettivi.
Questa vicenda mi porta a pensare ad una analoga che sta per consumarsi a pochi chilometri da noi: Salsomaggiore. Stessi protagonisti, stessi obbiettivi: la svendita del campo da golf e il suo cambio di destinazione urbanistica in zona edificabile.
Vedremo come andrà a finire, ma su di una cosa possiamo già essere certi: anche a Salso gli interessi generali vengono sempre dopo di quelli di pochi.
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