giovedì 18 dicembre 2014

Trivellazioni a Fidenza: La scelta sciagurata del PD.

Trivellazioni a Fidenza: La scelta sciagurata del PD.
Il Consiglio Comunale di Fidenza ha bocciato la proposta di impugnazione degli art 35 e 38 della legge sblocca Italia che prevede la trivellazione per ricerche di idrocarburi nel territorio fidentino anche in aree private e senza possibilità di appello. Quella del PD è una scelta sciagurata che non tiene in alcuna considerazione i rischi di natura ambientale che eventuali estrazioni di idrocarburi comporterebbero in un territorio ad altissima densità di popolazione come il nostro. La cosa che però fa più rabbia, è che la decisione di votare contro l’impugnazione dell’art. 38 in particolare, che toglie di fatto i poteri alle Regioni, uniche titolari secondo la Costituzione italiana, in materia di ambiente, è maturata non a seguito di un reale percorso politico, ma esclusivamente perché la mozione era stata presentata in Consiglio comunale dal Movimento 5 stelle. Senza tener conto altresì che altre Regioni a guida PD e centinaia di amministrazioni sempre a guida PD hanno da tempo approvato la stessa delibera che è stata cosi scioccamente bocciata ieri sera. Cosi non funziona; una amministrazione si deve distinguere per la capacità di affrontare le varie problematiche in quanto tali, e non perché vengono proposte da questa o quella parte politica. Amministratori che si comportano nel modo come ha fatto quella fidentina, o segretari politici che pure dichiarano apertamente di essere contro le trivellazioni, e poi alla fine annaspano sull’argomento proprio perché non riescono a giustificare loro stessi un tale idiota comportamento, dimostrano la loro pochezza politica e l’incapacità oggettiva di saper amministrare la cosa pubblica. Il PD di Fidenza non ha capito che quello delle trivellazioni non è un problema di una sola parte della popolazione, ma interessa tutta la nostra comunità, indipendentemente dalle ideologie politiche cui si pensa di appartenere. I danni ambientali provocati dalle estrazioni petrolifere sono un dato di fatto dimostrato scientificamente, cosi come il notevole incremento di malattie tumorali che si registra nelle aree interessate. Già in occasione dei problemi riscontrati in occasione dei risultati alterati delle analisi delle emissioni della Solveko, l’attuale Amministrazione aveva manifestato una colpevole leggerezza nel trattare il problema, ma quella odierna supera ogni limite di tolleranza in quanto per meri calcoli di bottega o per dichiarata stupidità politica si accetta di mettere a rischio la salute dell’intera comunità pur di non riconoscere che chi sta all’opposizione ha avuto più fiuto politico. Di fronte ad una si tale scellerataggine si resta veramente con l’amaro in bocca, l’unica consolazione sta nel fatto che per lo meno altre Amministrazioni e altre Regioni anche del PD in Italia sono stati più lungimiranti e hanno provveduto ad impugnare gli art. 35 e 38 dello sblocca Italia davanti alla Corte Costituzionale e quindi in caso di dichiarata incostituzionalità, cosi come si prevede dovrà essere, a beneficiarne saranno anche la Regione Emilia Romagna e i nostri poco avveduti consiglieri comunali del PD.

Tonino Ditaranto 

3 commenti:

marcaval ha detto...

Benissimo! :-) ... ci divertiremo ad organizzare signore manifestazioni di protesta !!! :-)

Gabriele Rigoni ha detto...

Sottoscrivo Tonino...ricorda solo per completezza che anche noi eravamo d accordo ed abbiamo evidenziato l incoerenza e il no a prescindere espresso dalla maggioranza....

tm ha detto...

Effettivamente Gabriele ho emesso di dire che la mozione presentata dai 5 stelle è stata appoggiata anche da voi, forse mi è sembrato sottinteso, dal momento che i voti contrari sono stati solo quelli del PD, mentre Forza Italia non era presente in aula.