giovedì 23 aprile 2015

25 Aprile! Resistenza è:


25 Aprile, resistenza è:
Difendere la Democrazia e la Costituzione;
Combattere La corruzione;
Combattere la mafia;
Combattere le logiche spartitorie e il pagamento di cambiali elettorali;
Accogliere le persone che fuggono dalla fame e dalle guerre;
Impedire il massacro di gente inerme da parte della grande finanza assetata di denaro;
Combattere i terroristi e chi li finanzia;
Assicurare a tutti il diritto allo studio, alla sanità, ad una vecchiaia tranquilla attraverso strutture pubbliche ripudiando le logiche che vogliono oggi una scuola, una sanità e case protette affidate a privati che al primo posto mettono il loro guadagno;
Garantire la dignità di tutti gli esseri umani attraverso il lavoro, il diritto a vivere la propria vita alienato da qualunque forma di razzismo che di fatti ne limitano la libertà individuale.


Fino a quando avremo un Governo che calpesta sistematicamente Democrazia e Costituzione;
Fino a quando avremo un sistema che favorisce mafia e corruzione;
fino a quando avremo Amministrazioni pubbliche gestite da politici che favoriranno la privatizzazione della scuola, della sanità, affideranno i nostri anziani alla mercè di ditte private attente solo ai loro interessi;
Fino a quando assisteremo inermi alla morte di migliaia di disperati nei nostri mari o sterminati dai mercanti di morte nei loro luoghi di origine;
Fino a quando non impareremo a rispettare i nostri simili, ad accoglierli ed aiutarli come altri hanno fatto con noi in passato;
Fino a quando il lavoro sarà oggetto di ricatto e l’uomo sarà schiavo dei pregiudizi e dei luoghi comuni che ci fatti annientano la sua dignità;
Fino a quando non avremo ripudiato e messo al bando con i fatti concreti tutto questo, allora non ci potrà essere 25 Aprile, e i nostri Partigiani saranno morti invano.


Tonino Ditaranto

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Praticamente, una volta letto ed assolutamente approvato,in tutti i suoi punti, quanto in elenco, vtci dovremmo rassegnare a trasmigrare non tanto in un altro paese che non l'Italia, ma su un altro pianeta. Salvo poi comportarci come l'illuso e deluso della canzone di Finardi, "Extraterrestre", che, dopo un breve periodo di permanenza su un pianeta lontano, chiedeva di ritornare qui, sulla Terra.