venerdì 16 marzo 2012

Storie di cavalier serventi – Don Chisciotte della “MANCIA”

Storie di cavalier serventi – Don Chisciotte della “MANCIA”

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.
Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
Chissà se Guccini alla luce delle imprese del Don Chisciotte del Ducato canterebbe ancora storie di Cavalieri Erranti?
La storia ebbe inizio in quel di Ugozzolo, dove un grosso mostro dalle fauci di lupo era pronto ad inghiottire bimbi buoni e bimbi cattivi e tutti i cortigiani del Ducato della bella Maria Luigia.
Dalle narici del mostro sbuffi di veleno sugli inermi ed impotenti cortigiani, rassegnati ormai alla loro orrenda fine.
Ma ecco sul dorso del destriero apparire il nostro eroe, lancia in pugno e scudo al braccio abbattersi, sprezzante del pericolo, sul mostro.
Tal Rossi Don Chisciotte gridava ai quattro venti, e ai cortigiani urlava “ vi salverò dal mostro miei prodi cortigiani, il mostro abbatterò,bambini e adolescenti vi giuro salverò”.
Peccato che la corsa del nostre eroe ebbe fine quando il suo destriero lanciato a folle corsa inciampò in “primarie” margheritine che stavano sbocciando, cosi fu che il nostro prode, finito a terra cadde ai piedi del gigante, tal Vincenzo  da Bernazzo, che la spada sulla testa al nostro eroe pose per farsene suo schiavo.
Fu cosi che fini prima ancora di essere cominciata la storia del Cavaliere Errante che divenne Cavalier Servente.
Del Rossi Don Chisciotte  non s’ebbe più notizie se non che da Cavaliere divenne uno scudiero, ma da tutti ricordato nei secoli a venire come il prode cavaliere della “mancia”.

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Noi, in Italia, da secoli, siamo strapieni di cavalieri erranti, nel senso di personaggi che sbagliano, di continuo, scientemente. Sono, di solito, seguiti da cavalieri serventi, ed anche della mancia, che allungano le manacce, notte e giorno, per avere favori e prebende. Meno male che ancora esistono e resistono dei veri Don Chisciotte, che si sacrificano in nome della libertà e della democrazia -non quella cristiana- pur sapendo, in anticipo, che la loro fine sarà grama; sì, ma non inutile. Scriveva infatti Tertulliano: Semen est sanguis martyrum.