venerdì 3 maggio 2013

Filippo Bubbico Vice Ministro all'Interno


Caro Filippo alla fine sei riuscito nuovamente a stupirmi; ci eravamo sentiti appena ieri mattina e mi era parso che all’orizonte avessi altri progetti, mentre apro il giornale questa mattina e scopro della tua nomina a Vice Ministro all’Interno.
Auguri sinceri anche questa volta, come tutte le volte che hai ricoperto un ruolo importante per le nostre Istituzioni, nonostante i nostri innumerevoli contrasti politici che ci hanno visto qualche volta discutere anche aspramente e con toni elevati. Discussioni le nostre che pur dure non hanno mai messo in dubbio la reciproca stima e il rispetto reciproco che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti si da quando tornato da Roma, dove ti eri laureato, ti vedemmo varcare per la prima volta la sezione del PCI.
All’ingresso della sezione un grosso tabellone di quattro metri con l’effige di Ernesto Che Guevara indicava tutta la nostra volontà e la nostra determinazione di giovani Comunisti, allora, nella ricerca di un mondo nuovo dove gli ideali di giustizia, fratellanza e solidarietà sociale potessero essere le fondamenta sulle quali costruire la società del futuro.
Nell’85, alle elezioni regionali,  se ben ricordi, spinti proprio da quell’entusiasmo, insieme provammo e ci riuscimmo, a scompaginare i programmi e le aspettative della Federazione provinciale del PCI che avrebbero voluto eleggere l’allora sindaco di Irsina Consigliere Regionale invece che te, ma la nostra determinazione e quella dei giovani comunisti dei comuni del materano fecero si che invece per la prima volta venisse eletto uno che non provenisse dall’apparato ma che fosse l’espressione di una spinta rinnovatrice in quella Basilicata comandata da sempre da Emilio Colombo e dove la Democrazia Cristiana raccoglieva oltre il 60% dei voti.
Due anni dopo eri segretario provinciale del PCI e insieme ci inventammo la festa nazionale dell’unità sui centri storici nei Sassi di Matera, ridotti dall’incuria e dall’abbandono ad un cumulo di immondizia e di detriti, covo di serpenti, ratti e malattie di ogni genere.
Due mesi interi a spalare e raccogliere letame con le cariole per fare una straordinaria festa che riportò alla ribalta nazionale il problema dei Sassi e del suo recupero funzionale.
E’ giusto che lo si sappia, se oggi i Sassi di Matera sono quel gioiello, patrimonio mondiale dell’UNESCO che tutti ci invidiano, è grazie alla determinazione dei giovani comunisti e di Filippo Bubbico che in prima persona spinse e lavorò per l’adozione di una legge speciale sui Sassi e per il suo finanziamento. (magari sarebbe auspicabile che Travaglio durante la sua elencazione delle tante cavolate, qualche volta raccontasse anche questi episodi).
Il rilancio della Sanità in Basilicata, la battaglia contro le scorie nucleari di Scanzano Ionico, l’acqua pubblica, sono storia recente.
Oggi assumi un ruolo molto più importante di tutti i precedenti: Vice Ministro all’Interno. Un ministero chiave per la nostra Repubblica; in esso è racchiusa la lotta alla Mafia, la sicurezza del nostro territorio, la lotta alla criminalità, e anche se il Governo di cui fai parte, credo tu lo immagini, non sarà mai un mio Governo, sono contento che per quel ruolo sia stato scelto tu. Vero è che questo è un Governo che vede insieme PD e PDL; vero anche il fatto che il PD ormai non si possa più definire un partito di sinistra ma che somiglia sempre più alla vecchia Democrazia Cristiana; vero è anche il fatto che almeno per quel che riguarda il tuo lavoro sono molto fiducioso. Fiducia che mi viene dal fatto che conoscendoti bene posso essere certo che il Che Guevara che campeggiava davanti alla nostra sezione con tutti gli ideali e i valori che esso rappresentava, non hanno mai abbandonato i tuoi ricordi e se anche è passato tantissimo tempo i valori di giustizia, fratellanza e solidarietà non possono essere svaniti.
Auguri e in bocca al lupo, con una raccomandazione particolare: Ricorda che la sicurezza dell’Italia è affidata ad uomini che ogni giorno rischiano la vita sulle strade con poche centinaia di euro di stipendio spesso senza strumenti e senza benzina per le macchine per poter fare al meglio il proprio dovere.

Tonino Ditaranto
Filippo Bubbico al ridotto del Teatro Magnani a Fidenza durante la presentazione del libro "ROSSA TERRA MIA"

2 commenti:

Franco Bifani ha detto...

Tonino, devi deciderti ad impegnarti anche qui a Fidenza; sei sprecato, altrimenti! Io ti garantisco il mio sostegno, da accanito grafomane e logorroico inguaribile, ma tu devi entrare in politica, ci vuole e ci manca una persona come te, duro, puro, rivoluzionario e ribelle all'ipocrisia ed alle menzogna della politichetta di paese quotidiana.

tm ha detto...

Franco, veramente io in politica ci sono sempre stato, ci sono e continuerò ad esserci, solo che voglio esserci a modo mio, non essere ne schiavo ne padrone, ma solamente libero di potermi esprimere senza sentirmi in qualche modo condizionato da una carica o da un ruolo che si ricopre.