I grillini occupano il Parlamento e leggono la Costituzione,
quale posto migliore per declamare la legge delle leggi di questa nostra
Repubblica. Sarei però curioso di capire se si è trattato di una semplice declamazione
degli articoli, letti solo per interrompere il silenzio dell’aula o una vera e
propria lezione sui principi della nostra Carta Costituzionale. Se la lettura
era dedicata ai muri della Camera e del Senato allora i neo Parlamentari delle
cinque stelle potevano anche risparmiarsi il lavoro dal momento che quelle aule
conoscono la nostra Costituzione a memoria, se invece ha voluto essere una
lezione ai nostri inesperti Parlamentari allora tanto di cappello. Possiamo
dedurre a questo punto che da oggi anche i grillini avranno capito che il primo
articolo della Costituzione protegge il lavoro, e che il terzo articolo dice
che siamo tutti uguali di fronte allo stato senza distinzione di sesso, razza o
religione. Per essere un tantino più ottimista mi spingerei anche a pensare che
abbiano capito che lo Stato italiano è uno Stato che posa le sua fondamenta
sulla democrazia e quindi sul rispetto delle regole, del dialogo e soprattutto
del diritto di ognuno di noi ad associarsi in partiti, associazioni e sindacati
dai quali farsi rappresentare in un conviviale e civile rapporto.
Avrò preteso troppo? Non lo so, avremo modo di scoprirlo
nelle prossime settimane se i Parlamentari del Movimento cinque stelle avranno
più rispetto delle Istituzioni nelle quali sono stati chiamati a rappresentare
gli elettori che li hanno votato, caso contrario mi verrebbe da consigliare ai
nostri poco diligenti studenti che nel frattempo che occupano le aule del Parlamento
almeno non sprecassero tempo ed energia e chiamassero magari Benigni per farsi
spiegare la Costituzione. Sarà pure un comico, ma ha dimostrato che la
Costituzione la conosce meglio dell’altro comico.
Tonino Ditaranto
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