Alla fine hanno vinto loro, ancora una volta le coop che da anni la fanno da padroni nel mercato del lavoro nei servizi sociali. Per il comunicato di "Carta Canta" vi rimandiamo al blog di Ambrogio Ponzi, noi ci limiteremo a delle considerazioni di natura politica su questa vicenda che è simile alle decine di altre che ormai sono il quotidiano in molti enti pubblici italiani. Il tutto va ricondotto al periodo in cui Massimo D'Alema nel 2000 sostituì Prodi alla Presidenza del Consiglio; fu allora che grazie alla complicità del PDCI, staccatosi da Rifondazione comunista e degli altri partiti satelliti che componevano il governo, fu possibile emanare le famose leggi sul precariato che tanto danno hanno arrecato a migliaia di famiglie e all'economia italiana. La giustificazione di rendere più flessibile il mercato del lavoro, altro non era che la maschera che nascondeva il vero obbiettivo di alcuni gruppi economici, trà i quali il mondo delle cooperative, di acquisire un maggiore potere ricattatorio nei confronti dei propri dipendenti ed operare indisturbati e senza colpo ferire l'arrembaggio al mondo del lavoro nei servizi pubblici riguardanti il sociale. Ambrogio si meraviglia che a distanza di solo due settimane dalla sua elezione il sindaco Massari si sia rimangiato le promesse elettorali ed abbia ratificato la decisione del comitato di distretto di Fidenza di passare l'ASP tutto nelle mani dei privati e quindi delle cooperative. Mi dispiace Ambrogio di questo tuo meravigliarti, se mai ci saremmo dovuti meravigliare del contrario dal momento che è ormai risaputo che l'interesse del PD in materia di posti di lavoro nei servizi, è tutto rivolto verso il mondo cooperativo, dal momento che le leggi che regolano i concorsi nel pubblico, non consentono più o quasi di poter effettuare assunzioni di tipo clientelare. Il PD in Emilia Romagna, l'unico modo che ancora mantiene per procacciare posti di lavoro ai propri asserviti e continuare a mantenere su di loro un potere ricattatorio è solo quello di favorire le cooperative e Fidenza non è da meno.
Tonino Ditaranto
domenica 29 giugno 2014
Italiani "coglioni" parola di Renzi
Uniti anche nel linguaggio.
Dopo Berlusconi che definì "COGLIONI" gli italiani che votavano a sinistra ecco che un altro Presidente del Consiglio usa lo stesso linguaggio per definire gli italiani.
Stando ad alcune intercettazioni rese note questa mattina il Presidente Renzi, durante un colloquio telefonico con un non meglio precisato Mario, avrebbe testualmente detto: "...tranquillo, tanto gli italiani sono coglioni, con la promessa degli ottanta euro abbiamo già la vittoria in tasca", e poi prosegue "...lo sai anche tu che qui siamo un misto tra DC e vecchi comunistacci, lasciamo ancora un po che questi africani, facciamo un figurone e abbiamo anche i vaticanisti dalla nostra, arriviamo alle elezioni e poi troveremo una soluzione...".
Bravo Renzi, sei davvero sulla buona strada.... si vede che Silvio è stato un buon maestro.
Dopo Berlusconi che definì "COGLIONI" gli italiani che votavano a sinistra ecco che un altro Presidente del Consiglio usa lo stesso linguaggio per definire gli italiani.
Stando ad alcune intercettazioni rese note questa mattina il Presidente Renzi, durante un colloquio telefonico con un non meglio precisato Mario, avrebbe testualmente detto: "...tranquillo, tanto gli italiani sono coglioni, con la promessa degli ottanta euro abbiamo già la vittoria in tasca", e poi prosegue "...lo sai anche tu che qui siamo un misto tra DC e vecchi comunistacci, lasciamo ancora un po che questi africani, facciamo un figurone e abbiamo anche i vaticanisti dalla nostra, arriviamo alle elezioni e poi troveremo una soluzione...".
Bravo Renzi, sei davvero sulla buona strada.... si vede che Silvio è stato un buon maestro.
La Resistenza continua
Apprendiamo con vero disgusto dalle pagine della Gazzetta di Parma che il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Comerci, propone di intitolare una via cittadina a Giorgio Almirante. Si tratta di una oltraggiosa vergogna indirizzata alla memoria dei giovani partigiani fidentini, fucilati durante la Resistenza per ordine del boia assassino cui oggi si vorrebbe omaggiare con l'intitolazione di una strada. Siamo convinti che mai il Consiglio Comunale di Fidenza darà il via libera ad una carognata del genere, ma ad ogni buon conto, si tenga ben presente che mai e poi mai permetteremo che a Fidenza, medaglia d'argento per la lotta di liberazione, la resistenza venga infangata con l'omaggio ad un assassino.
sabato 28 giugno 2014
A Pugno Chiuso- Chiude la sede di Rifondazione
Ha chiuso ufficialmente i battenti ieri sera la sede di Rifondazione Comunista in vicolo delTeatro; La dirigenza ha voluto salutare i compagni con un aperitivo a base di ottimo vino e salame contadino. Non si tratta però di un addio, ma una necessità dettata dalla macanza di fondi necessari per poter continuare a mantenere aperta una sede. La politica purtroppo fa un'altra vittima; mentre da un lato assistiamo sempre con più frequenza allo sperpero di denaro pubblico, oltre che al cattivo utilizzo per scopi personali dei fondi destinati alla politica, dall'altra, le coscienze critiche devono fare i conti con il venir meno delle possibilità finanziarie, basate solo su contributi volontari di coloro che credono in progetti alternativi ad un sistema sempre più marcio.
Per diversi anni ho frequentato la sede di Rifondazione, prima come iscritto, poi perchè, pur non condividendo più strategie e linee politiche nazionali di Rifondazione, non ho mai smesso di nutrire la mia più grande stima in persone che hanno dato alla politica fidentina un contributo genuino e leale senza mai eccedere in personalismi o in ambizioni di occupare posizioni di potere.
Le ultime vicende legate alla esclusione della lista di Rifondazione Comunista dalle ultime amministrative, ad opera di un clamoroso errore nella presentazione dei documenti da parte del candidato sindaco Nardella, sembrano essere il preludio per ciò che si è consumato ieri sera con la chiusura della sede di vicolo del Teatro.
A rimetterci non è solo Rifondazione, ma tutta la città di Fidenza; Ricordo perfettamente le tantissime iniziative svolte in quella sede, non solo di carattere politico ma anche sociale e culturale, e non ultima la presenza costante di un gruppo di acquisto solidale "GAP" che era diventato il punto di riferimento per tanti consumatori, ma anche per molti produttori agricoli che hanno potuto offrire prodotti di qualità a chilometri zero, a prezzi molto contenuti.
Ai compagni di Rifondazione il mio personale saluto "A PUGNI CHIUSI" con la promessa e la speranza che anche senza sede potremo condurre avanti ancora tante battaglie per una società più giusta.
Tonino Ditaranto
martedì 24 giugno 2014
Si parte!!! Prima seduta del Consiglio Comunale di Fidenza
Si parte!!! Primo consiglio comunale dell’era Massari
Si celebra stasera alle 21 la seduta del primo consiglio
comunale dell’era Massari; un consiglio di routine, con punti all’ordine del
giorno di normale amministrazione essendo il consiglio di insediamento, ma non
per questo meno importante rispetto a tutta l’attività consiliare e
amministrativa che coinvolgerà nei prossimi cinque anni gli eletti consiglieri
e i nominati assessori. Volti già noti alla politica, a partire dal Sindaco,
già assessore durante l’amministrazione Cerri, Malvisi, già consigliere durante
lo scorso quinquennio e la Gambarini, presidente del consiglio uscente; ma
anche molti nomi nuovi, di giovani ragazzi e ragazze che si avvicinano per la
prima volta al pianeta politica, e con esso devono imparare a misurare e ad
operare delle scelte. Inutile ribadire quanto già detto in passati interventi
sul chi ha condotto le redini della politica locale negli ultimi decenni; i
risultati sono sotto gli occhi di tutti. A nessuno sfuggono le mega strutture
realizzate nel nostro territorio, a partire dalle torri della stazione, per
continuare con l’outlet e il centro commerciale di San Michele Campagna, il
pinguino a San Faustino, e perché no la fabbrica del freddo, rifiutata da Parma
e stranamente accettata a Fidenza e il raddoppio della lavorazione di oli di
rifiuti da parte della Solveko. Ora senza
entrare nel merito della giustezza o meno di tali opere, va ricordato che esse
sono il frutto di scelte politiche di consigli comunali che hanno preceduto
quello attuale. Ecco quindi quale è il compito del Consiglio comunale: operare
delle scelte. Nei prossimi mesi sui banchi del consiglio approderanno
provvedimenti che porranno i consiglieri di fronte a delle scelte, sta ad essi
cercare di capire se tali scelte portano nella direzione per cui ci si è
candidati ad amministrare il comune o magari portano nella direzione opposta.
Già si vocifera di un nuovo albergo al di la della ferrovia, una mega struttura
che prevede centinaia di camere da realizzarsi ad opera di investitori che
verrebbero da fuori Fidenza, il tutto con una variante in deroga agli strumenti
urbanistici vigenti e giustificati da una non si sa quale relazione che
sosterrebbe che a Fidenza mancano strutture ricettive. A parte il fatto che ciò
è tutto da verificare, ma se anche fosse vero perché non prevedere allora di
far fronte a tale mancanza con la promozione di un albergo diffuso in centro
storico, realizzato direttamente dai residenti, che consenta ad eventuali
avventori di pernottare direttamente in centro, con notevoli vantaggia di una
intera comunità piuttosto che affidarsi a speculatori il cui unico interesse
sarebbe quello di rimpinguare il loro già gonfio portafogli? Questo vuol dire
operare delle scelte. Possiamo decidere di operare scelte che vanno in una
certa direzione e scelte che vanno nella direzione opposta; questo è l’arduo
compito che aspetta al nuovo Consiglio comunale e in particolare ai giovani
consiglieri che per la prima volta si apprestano a prendere decisioni che
riguardano il futuro della nostra cittadina. A tutti loro un sincero augurio di buon lavoro.
Tonino Ditaranto
lunedì 23 giugno 2014
Il voltafaccia del Sindaco di Salsomaggiore Terme sulla "Mariola"
Che fine farà la scuola elementare di Contignaco?
Aspettiamo una risposta chiara dall'Amministrazione di Salsomaggiore Terme, ed in particolare dal Sindaco Filippo Fritelli, che all'epoca dell'Amministrazione Carancini presentò in Consiglio comunale una mozione contro l'alienazione della scula della "Mariola", e dall'Assessore Elena Francani che proprio sulla destinazione della scuola di Contignaco aveva speso non una ma due campagne elettorali.
Certo, anche Salsomagiore ha notevoli problemi di bilancio, aggravati dalla drammatica situazione delle terme, ciò però non giustifica l'alienazione di un pezzo di storia della cittadina termale. Purtroppo apprendiamo che con inspiegabile voltafaccia, rispetto a tre anni addietro, l'amministrazione di Salso ha posto in approvazione con il bilancio 2014 anche l'alienazione della scuola di Contignaco,
Aspettiamo una risposta chiara dall'Amministrazione di Salsomaggiore Terme, ed in particolare dal Sindaco Filippo Fritelli, che all'epoca dell'Amministrazione Carancini presentò in Consiglio comunale una mozione contro l'alienazione della scula della "Mariola", e dall'Assessore Elena Francani che proprio sulla destinazione della scuola di Contignaco aveva speso non una ma due campagne elettorali.
Certo, anche Salsomagiore ha notevoli problemi di bilancio, aggravati dalla drammatica situazione delle terme, ciò però non giustifica l'alienazione di un pezzo di storia della cittadina termale. Purtroppo apprendiamo che con inspiegabile voltafaccia, rispetto a tre anni addietro, l'amministrazione di Salso ha posto in approvazione con il bilancio 2014 anche l'alienazione della scuola di Contignaco,
alla giunta di Salsomaggiore Terme, ed in particolar modo all'Assessore Francani, chiediamo oggi di adoperarsi affinchè tale vendita venga scongiurata, mentre già informiamo che in caso di persistenza di tale sciagurato progetto, non resterà altro da fare che chiamare i cittadini ad alzare una barriera di protesta, anche legale per far si che la scuola della Maestra Mariola resti un bene della città di Salsomaggiore Terme.
mercoledì 18 giugno 2014
Il cattivo esempio del Sindaco che pensa di dare il buon esempio
Bravo Sindaco, splendido esempio quello di aver pagato la multa presa per non aver cambiato il disco orario. Speriamo solo che le tue affermazioni non siano di esempio ai cittadini fidentini, in quanto "cambiare il disco orario" è ugualmente vietato dal codice della strada ed è una pratica messa in atto solamente dai furbetti.Quindi Sindaco, visto che prima di fare il Sindaco, ha fatto anche l'assessore alla viabilità, la prossima volta, se non vuole incorrere nuovamente in una sanzione, si ricordi di spostare la macchina, e non di andare a cambiare il disco orario.
giovedì 12 giugno 2014
Ebbene si, ha vinto il PD.
Ebbene si, ha vinto il PD
Certi bocconi amari sono veramente duri da mandare giù
quando sono conditi da sonore sconfitte che si fatica ad accettare, eppure
dovremmo essere ormai consapevoli che la politica è fatta di vittorie ma anche
di sconfitte e che esse vengono determinate in ogni caso sempre e comunque dall’espressione
di un voto popolare. E il voto popolare, non c’è alcun dubbio su questo, ha
sancito la vittoria del PD di Fidenza e la conseguente elezione di Massari alla
carica di sindaco, al quale vanno i miei personali auguri di buon lavoro.
Quello che però non riesco a capire è l’arrampicamento sugli
specchi di questi ultimi giorni, nel voler trovare ad ogni costo scusanti che
giustificano il risultato elettorale; qualcuno sostiene che in fondo Massari è
stato eletto da non più del 35% dei fidentini, altri che la vittoria di Massari
sia il frutto di promesse elettorali pro o contro qualcuno o qualcosa: la
Gambarini si spinge oltre e ipotizza di sentirsi la rappresentante del
rimanente 65% che non ha votato Massari. Ma siamo seri, io non ho votato
Massari, ma mai in alcun caso mi sentirei rappresentato da un gruppo consiliare
che fa riferimento a Forza Italia, partito che non va mai dimenticato è il
primo responsabile del disastro economico in cui versa l’Italia.
Il boccone sarà anche amaro, ma va accettato e rispettato,
come rispettato va la volontà della metà dei fidentini che al primo turno
elettorale ha dato fiducia al PD. Quello che dovremmo imparare a capire è che
la gente nel momento in cui si reca alle urne vota con la propria testa e
difficilmente si lascia influenzare da promessucce varie, piuttosto mette a
confronto il grado di affidabilità che i singoli candidati, con le loro squadre
e i gruppi o partiti che li sostengono riescono a trasmettere durante la campagna
elettorale. Io al primo turno ho dato il mio voto ad una lista civica se pure
non mi sentissi rappresentato da essa, per le ragioni che già più volte ho
evidenziato, mentre al secondo turno ho espresso il mio voto con il non voto perché
il mio pensiero sul PD di Fidenza rimane quello della vigilia delle elezioni;
la ragione è molto semplice, ritengo che ad un ballottaggio si debba andare a
votare quando ci si sente rappresentati dalla parte politica in cui ci si
riconosce ideologicamente o quando comunque vi siano altre formazioni che
possono ispirarti fiducia che abbiano programmi e storie che non contrastano
con le idee in cui ti riconosci, e mai perché si debba fare un dispetto a
qualcuno. Ora mi risulta che diverse persone di sicura provenienza ideologica
di sinistra, al ballottaggio si sono recati alle urne per votare la candidata
di Forza Italia con la sola ragione di contrastare una vittoria ancora più
schiacciante di Massari; ora, fermo restando il fatto che era un loro rispettoso
diritto un si tale comportamento, una domanda spontanea però me la devono
consentire; ma il loro essere di sinistra era un vero e profondo convincimento delle
idee che la sinistra rappresenta o un seguire una moda? Se pure loro partano
dal presupposto che il PD non abbia più nulla di sinistra, cosa che penso anche
io, ciò però non giustifica il fatto di andare a votare per una coalizione che
vedeva insieme il partito di Berlusconi, insieme alla Lega Nord, fomentatrice
di odi razziali e i fascisti di Fratelli d’Italia, solo perché Massari ci può
stare più o meno antipatico.
Coerenza vuol dire soprattutto questo, non perdere mai l’orientamento
della parte con cui stare, e quando la nostra parte non è rappresentata non
andare comunque mai a votare per i nemici storici dei lavoratori.
Un’ultima considerazione alla nuova giunta che si sta per
formare. Pare, da quello che si riesce a percepire, e comunque con beneficio di
inventario, che uno dei prossimi assessori sarà l’ex assessore all’ambiente
della provincia di Parma, Castellani; nulla di personale nei confronti di
Castellani, ma non va mai dimenticato che sotto il suo assessorato è stato
realizzato l’inceneritore di Parma e il raddoppio della lavorazione di oli di
rifiuto da parte della Solveko di Fidenza; sei il buon giorno si vede dal
mattino allora ci aspetta “DAVVERO” una splendida giornata.
Tonino Ditaranto
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