Sembra che la nuova filosofia ambientalista della giunta Massari sia quella di buttare via il bambino insieme all'acqua sporca. Si, perchè non si spiegherebbe altrimenti la decisione odierna di tagliare completamente alle radici un albero di tiglio in via Costa, sia pure malato in uno dei rami. Come si può vedere dalle foto, il tronco dell'albero in questione, compreso la maggior parte dei rami superiori, era completamente sano, allora, quale necessità c'era per rimuovere l'intera pianta? era forse nei piedi di qualcuno?
Non più tardi di un mese fa stessa sorte era toccata agli alberi dell'ospedale di Vaio, piante che come ricordiamo costituivano un polmone di verde in una ziona ormai completamente spoglia, mentre d'altra parte ci sono dei condomini che aspettano l'autorizzazione al taglio di alcune piante pericolose che il comune stenta ad autorizzare. Il solito giochino, fai quello che dico io ma non fare ciò che faccio io. In altre parole i privati cittadini devono sottostare giustamente alle regole del comune, mentre il comune può fare quel cavolo che gli pare.
1 commento:
Io ho notato che la mentalità tipica dei contadini inurbati, detti anche vilanòtti di città, consiste nel cercare di negare, nello spazio e nel tempo di Borgo, tutto quanto possa richiamare loro l'ambiente di origine, quindi anche alberi, fiori, piante, che abbondano nei campi di provenienza, collinari o di pianura. La stessa, medesima cosa accade nei riguardi degli animali; costoro non tengono in casa cani e gatti, perché gli animali, per loro, devono stare nell'aia, nella stalla e nella porcilaia. Se tengono con loro dei cani, è solo per ostentare uno status symbol, con animali dal pedigree aristocratico. All'inizio di Via Gobetti, sono stati tagliati otto alberi, lungo un rio, solo per il fatto che davano fastidio, per una breve stagione, ai nobili residenti in zona, in quanto rilasciavano dei pilucchi lanosi, in abbondanza.
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