Può un parlamento eletto da elezioni truccate grazie ad una
legge elettorale (porcellum) dichiarata fasulla dall’Alta Corte Costituzionale italiana approvare
una riforma costituzionale come quella che abolisce l’elezione dei Senatori
della Repubblica attraverso libere elezioni? A quanto pare, stando a quanto
deciso tra Renzi, Berlusconi e Giorgio Napolitano si.
Il Senato ha approvato, con una procedura alquanto
antidemocratica, con la imposizione di tempistiche che non hanno permesso una
seria discussione sull’argomento, la riforma del bicameralismo perfetto che
prevede un Senato non più elettivo ma nominato dai capi partito. La cosa che
più ci lascia perplessi però è il fatto che tutto ciò sia avvenuto in un
momento in cui l’Italia è governata da un Parlamento illegittimo eletto grazie
ad una legge elettorale truffa dichiarata incostituzionale dalla stessa Corte;
da un Governo il cui capo non risulta neanche essere stato eletto tra i
Deputati o i Senatori; da un Presidente della Repubblica eletto da questo
Parlamento e di conseguenza anch’esso illegittimo, il tutto grazie all’accordo
con un pregiudicato che ha perso i diritti civili sulla base di una sentenza
passata in giudicato da un tribunale dello Stato italiano.
Questa riforma che dichiara di fatto la morte della
democrazia italiana altro non è che il frutto di un attacco indiscriminato alle
nostre Istituzioni da parte del nuovo fascismo avanzante in Europa e arriva
proprio nel giorno in cui l’Istituto nazionale di statistiche annuncia che non
solo non c’è stata la ripresa economica tanto ventilata dal bamboccio di
Firenze, ma che siamo addirittura in recessione sia in materia di prodotto
interno lordo che in materia di esportazione.
Tutto questo avviene nel momento in cui un’altra drammatica statistica,
di cui stranamente non danno più notizia i telegiornali e gli organi di
informazione ufficiali, e che fissa ormai in oltre un morto al giorno il numero
di persone che si tolgono la vita per effetto della crisi economica.
Dobbiamo ancora attendere oltre?
Questo Parlamento, questo Governo e questo Presidente della
Repubblica, che stanno affamando l’Italia e che si rendono responsabili di
tanti omicidi di stato, non sono i legittimi rappresentanti dello Stato
italiano perché non eletti da una legge in sintonia con la nostra Costituzione,
pertanto non hanno alcun diritto di continuare a snaturare la nostra legge
fondamentale, mentre il popolo ha il dovere di porre fine con tutti i mezzi che
ci fornisce la nostra Costituzione a questo inesorabile cammino verso una dittatura
dove ci stanno conducendo i fascisti di oggi.
Oggi, 8 agosto 2014, grazie al voto del Senato la nostra
Democrazia è morta, a noi sinceri democratici il compito di farla rinascere
spazzando via tutti coloro che ne hanno decretato la morte.
Tonino Ditaranto
1 commento:
Coraggio, Tonino, ben 50mila capitani coraggiosi, gli scouts dell'AGESCI, tra i 16 ed i 21 anni, sono confluiti nella pineta di S. Rossore, a fondare La Città del Coraggio, sotto la guida e l'assistenza di mamma Boldrini e zia Pinotti. Sono loro le nuove leve del futuro assetto, luminoso e saldo, del nostro paese. Tant'è che Renzi si è precipitato a far loro visita, subito.
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