venerdì 26 novembre 2010

Quel ragazzo di Terlizzi che affascina i giovani del PD


Quel ragazzo di Terlizzi che affascina i giovani del PD

La sala Falcone-Borsellino gremita già un’ora prima del previsto arrivo di Niki Vendola, tanti volti di ragazzi in attesa di poter vedere da vicino ed ascoltare in diretta le parole avvolgenti di questo Ragazzo di Terlizzi che gira in lungo e in largo l’Italia e ovunque approda trova accoglienze calorose che da tempo non erano più riservate a uomini della sinistra.

Un giovane Piceno, di S. Benedetto, coordinatore di un circolo SEL aziendale di Bologna, comincia a parlare un po’ imbarazzato dalla presenza di Niki, ma poi si scioglie anche grazie ai tanti cenni di approvazione che gli arrivano proprio da Vendola,

Tocca a Gianni Rinaldini, ex segretario della FIOM tracciare la personalità di Claudio Sabbatici, a cui i compagni bolognesi hanno voluto dedicare il circolo, e infine Vendola esordisce informando tutti noi che la torre di Pisa e il Colosseo sono stati occupati dagli studenti che protestano contro la Gelmini e i tagli alla cultura.

E’ proprio sulla cultura e la scuola che Niki snoda il suo intervento, e mentre lo fa ti accorgi che le parole che usa ti prendono, ti coinvolgono e ti tengono li attento a cogliere tutte le sottigliezze espresse da quest’uomo che ti accorgi subito di quanto amore prova verso l’istruzione e le nuove generazioni. Mi sono sentito veramente in imbarazzo quando il mio telefonino proprio nel bel mezzo dell’intervento di Vendola si è messo a suonare bandiera rossa.

Finito l’intervento, tocca a Niki stappare la prima bottiglia di spumante per inaugurare il circolo, e li piacevole intermezzo nel constatare che questo grande uomo che affascina le platee si trova veramente in difficoltà nello stappare la bottiglia.

Basta questo per far capire ancora una volta a noi tutti quanto umano e vicino a noi sia questo ragazzo di Terlizzi.

Vendola deve ripartire, lo aspetta un’altra iniziativa pubblica in un cinema di Bologna,, ma ho promesso a due ragazzi venuti con me da Fidenza di fargli conoscere Niki, allora lo fermo e nel mio dialetto, che poi è anche il suo lo invito a farsi una foto con questi ragazzi del PD venuti apposta a Bologna per poterlo incontrare, Volentieri si mette in posa con loro. Poi continuo la mia chiacchierata dialettale con lui mentre lo accompagno alla macchina seguiti da alcuni giornalisti increduli nel sentirci parlare molto amichevolmente in un dialetto stretto a testimonianza del fatto che quest’uomo che affascina l’Italia, altro non è che un ragazzo cresciuto come tanti altri, dando dei calci al pallone.

Lo saluto, ci diamo appuntamento a Fidenza e Montescaglioso, Lui riparte ad incontrare altre persone, altri giovani, tanti altri sicuramente del PD, che lo ascolteranno volentieri e come quelli che erano venuti con me se ne innamoreranno, perché anche loro capiranno che Niki è uno di noi.

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