domenica 29 maggio 2011

Le ragioni di una scelta


Le ragioni di una scelta !!!

Sono passati sette mesi da quando al teatro tenda di Firenze Niki Vendola, chiudendo il primo congresso nazionale di Sinistra Ecologia Libertà commuoveva l’intera platea con la lode alla bellezza in un abbraccio generale tra  compagni delegati a quella straordinaria assise che per tre giorni aveva visto avvicendarsi sul palco decine di persone cariche di entusiasmo e passione, fiduciosi che un percorso nuovo stava nascendo.
Un intervento quello di Niki indimenticabile, come lui solo sa fare di questi tempi, un misto trà poesia, sogno e progettualità da far sperare e credere per davvero che una sinistra nuova stesse nascendo.
Due cose mi avevano colpito di quell’intervento, la prima l’avvertimento che dava a noi tutti del grande pericolo che dentro le nostre fila arrivassero i soliti avvoltoi, bramosi di una qualunque collocazione non avendola trovata in altri partiti, la seconda che per noi fosse finita la politica dei “palazzi” e che cominciava quella dei territori, della gente comune, delle persone che fino ad ora non avevano più contato.
I mesi sono trascorsi e siamo arrivati al primo vero appuntamento: le elezioni amministrative di due settimane fa.
Non voglio ricordare il percorso fatto per arrivare alle elezioni di Salsomaggiore, ho già avuto modo di scrivere di questo, e delle notevoli difficoltà incontrate, non tanto con gli altri partiti della sinistra, quanto con coloro che avrebbero dovuto sostenere il circolo nel suo percorso, e che invece hanno tentato in tutti i modi di ostacolarlo, facendogli mancare alla fine qualunque contributo alla campagna elettorale. Vorrei però soffermarmi su alcune altre considerazioni di carattere più generale.
Percorso simile a quello di Salso si è verificato a Rimini, a Napoli SEL ha deciso di appoggiare il candidato discusso del PD e non De Magistris, nel mio paese natale hanno appoggiato un candidato sindaco ex DC sostenuto da ex fascisti, e tante altre realtà locali, dove le situazioni, se pur diverse hanno avuto un’unica comune indicazione: sostenere con tutte le forze quelle realtà dove SEL correva insieme al PD, disinteressarsi invece dei posti dove si era scelto di correre da soli. Oltretutto lo stesso Paolo Cento, in un incontro avuto a Rimini con i compagni romagnoli aveva dichiarato che vi erano indicazioni ben precise di fare accordi a tutti i costi con il PD.
Alcuni giorni fa i compagni di Rimini hanno diffuso un comunicato di protesta nei confronti dello stesso Vendola, rinfacciandogli il fatto che mentre non era venuto durante la campagna elettorale a sostenere il candidato di SEL, si è precipitato invece a sostenere il candidato del PD al ballottaggio. Un po come successo a Salso, dove per tutta la campagna elettorale la nostra coordinatrice provinciale si è resa latitante, si è preoccupata invece di diffondere diversi comunicati a sostegno della candidata del PD partecipando attivamente anche ad alcuni incontri nell’ultima settimana.
Mi viene da chiedermi: ma siamo SEL o una costola del PD?
Come può un partito che dichiara di voler creare una alternativa vera alla politica degli accordi sottobanco, di voler uscire dai palazzi, comportarsi allo stesso modo di coloro cui contestiamo certi comportamenti?
Come può un partito il cui congresso provinciale approva un documento contro l’inceneritore di Parma, rifiutarsi di dare il dovuto sostegno al comitato contro l’inceneritore, e impedire che se ne parli durante la campagna elettorale, come successo a Salsomaggiore?
Di cosa si tratta tutto questo se non di ipocrisia, di falsità e di cattiva fede?
Ho avuto modo di discutere nei mesi scorsi di questi problemi con alcuni compagni della direzione nazionale, e guarda caso anche loro si ponevano i miei stessi dubbi, alcuni a dire il vero sostenevano che lo stesso Vendola fosse ormai prigioniero di una cupola creata intorno a lui, che gli impedisce di avere rapporti con le realtà locali.
Noi ne abbiamo avuto la riprova quando insistentemente abbiamo cercato di contattarlo, senza riuscirci, per portarlo a Salsomaggiore.
Sembra quasi che anche la gestione dei suoi interventi sia ormai saldamente nelle mani di alcuni “colonnelli” che decidono a loro piacimento come meglio utilizzarlo, e non rispondono neanche più sia al tel che alle mail di componenti la direzione nazionale o peggio ancora la presidenza nazionale.
Questo però non ce lo avevamo detto al congresso. Avevamo detto tutt’altro, e ogi a distanza di sette mesi non mi resta che constatare che il rischio di cui ci aveva avvertiti Vendola è diventato una realtà e che la politica ancora una volta continua a farsi ne palazzi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo ci sono rischi di cadere nei luoghi comuni della politica, di essere una ruota di scorta del PD ( anche piccola se non ci si rende visibilmente diversi ) ma resto della mia idea Tonino: le battaglie si combattono dal di dentro.Tutto quello che è successo, visto dal di fuori, continua a non piacermi. E poi sono sicuro che ci ritroveremo, presto, su tante battaglie comuni.
Andrea R.

Anonimo ha detto...

1) Ti ricordo che la decisione di andare da soli con Rifondazione è una decisione del circolo di Fidenza MAI votata dall'assemblea federale.
2)All' assemblea federale tu hai sostenuto di avere una lista e una candidata fortissima e che puntavi almeno al 10%
3)Che hai rivendicato l'autonomia e l'autosufficienza assoluta del territorio,non ostante questo qualcuno dell'assemblea federale è sempre stato presente e la coordinatrice in tutti i momenti più importanti.
4) Forse se Vendola è andato a Rimini a sostenere il candidato del PD e non quello di SEL è stato per dare un segnale ben preciso, e non perchè è un burattino nelle mani di non si sa chi.
5) Del meraviglioso discorso di Firenze ometti volutamente il passaggio suul'estetica della sconfitta
6) Penso che tu abbia fatto bene ad uscire dal partito, dal momento che non hai compreso il progetto politico di Vendola per il Paese e quali sono i passaggi che delinea.
7)Credo che tu invece di infamare SeL Parma e la sua coordinatrice faresti bene ad assumerti la totale responsabilità della disfatta di cui ci hai reso protagonisti.
Elisa Lavagetto

Anonimo ha detto...

chi ha dato il simbolo ha di fatto condiviso ed approvato il percorso ... un pò di autocritica farebbe bene a tutti, a Fidenza come a Parma.

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare alla sig.ra Elisa Lavaggetto che mentre noi facevamo campagna elettorale con poche forze, senza mezzi, senza visibilità e senza alcun aiuto da Parma, lei sedeva sulla riva del fiume ad aspettare che passasse il cadavere di un compagno!!
Franco

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare al sig. Franco che a me e agli altri compagni del assemblea federale era stato detto che a Salso c'era un grande interesse di associazioni circoli e non so chi altro intorno alla Francani e a SeL,e che quindi il circolo era autonomo, che si puntava almeno ad un 10%. Non ho partecipato alla campagna elettorale perchè non conosco il territorio e nessuno che ci abiti.In compenso una serie di altri compagni sono stati presenti eccome.
Vorrei sapere come il sig. Franco che non mi conosce abbia potuto immaginare che io aspettassi di vedere passare il cadavere di chicchesia.
Non ho mai condiviso e mai votato la linea politica scelta dal circolo di Fidenza che sospettavo perdente, tutto qui.
Mi chiedo quanta è la gente del circolo di Fidenza che abbia capito cosa significa aderire ad un partito o che abbia letto le linee guida del nazionale.
Trovo sempre poco elegante firmare in modo incompleto.
Mi chiamo Elisa Lavagetto con una sola g.

Anonimo ha detto...

A Salso e Fidenza siamo contenti che almeno una persona in SEL Parma "abbia capito cosa significa aderire ad un partito" e "abbia letto le linee guida del nazionale".
Tralasciando l'adesione, ci permettiamo di sottolineare che se è importante leggere, indispensabile è capire ciò che si legge!
Qui, esimia sig.ra Lavagetto (con una "elle"), la conosciamo in molti, eccome se la conosciamo! Anonimi ma non troppo

Franco Bifani ha detto...

Dolcissima Elisa, tanto dolce che nel leggerti mi è aumentata la glicemia, ma se non conoscevi il territorio fidentino e salsese, come mai, per un altro post, hai scritto che a Fidenza c'è gente male informata, parziale e quindi non in grado di emettere giudizii, in genere, e che non ascolta le varie campane? O conosci Fidenza solo nelle sue cose e persone peggiori? Specifico che non sono colui che si firma Franco soltanto, è un caso di omonimia parziale.