Abbiamo perso, Sinistra Ecologia Libertà non è andata oltre l’1,60%, molto al di sotto delle nostre aspettative. Non si possono accampare giustificazioni, la sconfitta è davvero pesante ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, io per primo che avevo creduto fermamente nel progetto per il quale ho speso tutte le mie energie per convincere il circolo a seguirmi.
Come è giusto che sia questa sera, con molta responsabilità e altrettanta serenità chiederò di essere sostituito nella conduzione del circolo Terre Verdiane e stessa cosa farò per le altre istanze provinciali e regionali del partito, pur restando fermamente convinto della genuinità del pensiero di Vendola e della prospettiva che una nuova sinistra è possibile in Italia.
Proprio partendo dal pensiero vendoliano ritengo oggi che con molta onestà, partendo dall’inizio del percorso che ci ha portato a correre da soli alle amministrative di Salsomaggiore non possiamo più tacere, io per lo meno, le notevoli difficoltà incontrate durante tutto il cammino.
Un cammino impervio, subdolo e tortuoso, che ci ha visti di fronte partner il cui unico obbiettivo era quello di preparare la sinistra per essere servita, cotta, su un piatto d’argento alla tavola del PD. Un cammino che ha visto dapprima il circolo SEL Terre Verdiane chiedere con insistenza che fossero i punti programmatici e i contenuti la base del confronto, cosa che per altro non è mai avvenuto in quattro mesi di trattative; un cammino che a metà percorso ha visto l’esclusione del circolo dalle trattative su precisa richiesta, documentata,
dei comunisti italiani, i quali evidentemente ci ritenevano poco accondiscendenti e meno propensi ad accettare a scatola chiusa le proposte del PD; un cammino che ha visto Elena Francani, alla quale va tutto il mio ringraziamento personale e la mia infinita stima, essere la candidata dell’intera sinistra, come ribadito in un documento sottoscritto dai segretari provinciali PDCI e IDV compresi, datato 22 marzo e che stranamente si è ritrovata non più candidata unitaria all’indomani della rottura con il PD, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di informarla; un cammino che alla fine ha visto la sinistra dividersi intorno ad un tavolo a cui erano presenti i referenti salsesi di PDCI e IDV oltre alla nostra coordinatrice provinciale, esclusi ormai da tempo i rappresentanti del circolo Terre Verdiane.
Un cammino che ha visto mettersi in moto la macchina del fango nei confronti della nostra candidata e del circolo SEl, tacciandoci come i fautori della rottura, quando invece gli ordini erano venuti con molta probabilità dalle stanze alte del palazzo della provincia, come dimostrato anche dal notevole numero di voti disgiunti del PD a favore del candidato di PDCI e IDV e dall’evidente appoggio ricevuto dagli stessi da ex assessori della passata giunta, fatti uscire per convenienza dalla porta principale ma pronti a rientrare nei giochi da quella secondaria.
Un cammino che infine ha visto la latitanza e il disinteressamento di molti di SEL che con molta probabilità hanno fatto come in quel vecchio proverbio indiano che ci vuole seduti sulle rive del fiume ad aspettare che passi il cadavere del nemico.
Ecco, questo è stato il nostro cammino, nonostante tutto ci siamo spesi sui contenuti, abbiamo fatto una campagna elettorale con poche energie, centellinando le spese, senza sprechi, senza cene ed aperitivi offerti pur di carpire qualche voto. La poca visibilità dataci dalla stampa credo sia sotto gli occhi di tutti, altri erano sul giornale praticamente tutti i giorni. Questo però non ci ha impedito di proporre alla città i nostri progetti, apprezzati dai pochi cui la nostra voce è arrivata, progetti veri, che mettono al centro il territorio e la sua salvaguardia, la cultura, la rivalutazione dei posti stupendi che offrono le nostre colline, la nostra arte culinaria e i nostri stupendi castelli, la riscoperta di un luogo fantastico come la scuola della “Mariola” dove l’arte contadina e semplice si intreccia su splendidi dipinti che illuminano le pareti dell’edificio, tutti ingredienti indispensabili per imbandire la tavola del rilancio del turismo salsese.
Questa è stata la nostra campagna elettorale e pur avendo perso mi sento comunque di aver vinto, perché i pochi voti che ci sono arrivati hanno un intenso profumo di bucato.
Tra meno di due settimane ci sarà il ballottaggio, cominceranno nuovamente con frenesia gli incontri, si cercherà di assicurarsi gli appoggi di questo o quell’altro gruppo, il circolo farà le sue valutazioni e deciderà in piena autonomia, per quanto mi riguarda sono convinto che i nostri elettori non hanno bisogno di alcuna indicazione, hanno dimostrato già con il voto di domenica scorsa di essere persone in grado di decidere con la propria testa e con altrettanta ragionevolezza decideranno per il ballottaggio. Forse qualcuno non apprezzerà queste mie valutazioni, forse saranno il pretesto per mettermi fuori da SEL, ma in ogni caso amo troppo la politica per farne a meno proprio adesso, continuerò le mie battaglie anche in solitudine se necessario tenendo ben a mente che “chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”, ma quando si perde l’importante è farlo con dignità.
Tonino Ditaranto
5 commenti:
Tonino, sottoscrivo con entusiasmo sincero tutto quanto hai scritto; se veramente verrai sostituito da qualcuno, nella tua posizione politica, me ne dispiacerà immensamente. Non voglio nemmeno sapere chi potrebbe essere il tuo eventuale sostituto, per me solo tu sei valido, anche perchè sei un garnde amico che ammiro e rispetto. Tonino, tutti insieme, tu, Elena, io e chi si è sbattuto per ogni dove a sostenere la battaglia per la lista Francani, non ha perduto la guerra, ma solo una battaglia, in un conflitto in cui parecchi subdoli nemici-amici hanno usato armi improprie, come i gas venefici e sostanze batteriologiche. Tonino, anche se non sei un fervente cristiano, ti ricordi la parabola del buon seminatore? Ebbene, amche in questo caso, la responsabilità non è da attribuire a chi lancia il seme, ma al terreno in cui esso cade. Può attecchire e dare frutti rigogliosi, come avvizzire subito, miseramente; sul terreno di Salso, il seme che hai e che hanno gettato tanti, o pochi, come te, è stato subito riarso vilmente.
Caro Tonino,apprezzo la tua franchezza e la passione che traspare sempre da quello che scrivi. Ho seguito da lontano questa campagna elettorale e non posso dare giudizi ma non voglio neppure pensare sia possibile che qualcuno ti voglia fuori da Sel. Ci possono essere divergenze di vedute anche contrasti politici ma bisogna continuare a lavorare insieme. Se qualcuno ti sostituirà nella conduzione del circolo spero abbia la tua stessa passione e lavori CON te .
Un abbraccio.
Andrea Righi
Caro Tonino: Io ti ho conosciuto tramite Elena e poco altro...Una mazza !! tutto il tuo bel scritto non serve ad una mazza tu ci sei ancora e SERVI MAGGIORMENTE per il futuro TUO E NOSTRO..in fondo hai acquisito maggiore esperienza durante questa campagna elettorale e: qualche lacrima ci stà ; va bene punto e basta..!! SI RIPARTE dopo un periodo alla finestra come prima e meglio di prima..non penserai che lasciamo a questi Tromboni vecchi e giovani il predominio sul territorio ?. In fondo hanno speso ( nel mio caso molto ) e spendono i nostri soldi cercheremo di rendergli la vita amministrativa alquanto difficile a scabrosa..come io ho fatto al mercato di Salso con una mia vecchia amica che ancora non ha capito nonostante i suoi anni e le recenti elezioni ne sono un ulteriore esempio di cecità totale: non credo nemmeno per interesse di bottega lo sono proprio !!. Ciao Tonino e grazie per quello che hai fatto..nella vita serve tutto anche perdere tempra lo spirito Franco
Tonino, non mollare. C'è bisogno di gente come te.
Con stima. Giuseppe Aimi
Itaca non è un'isola, è la patria di chi sa spostare ogni giorno il proprio orizzonte
Grazie per la fiducia che mi hai accordato
Elena
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