sabato 4 febbraio 2012

Agognata monotonia



Vedo sorgere albe e ai tramonti
il sole nascondersi dietro colline,
il vento sferzare passeggiate mattutine
ad accompagnare il mio vagare e
ripercorrere tappe di un cammino vissuto
alla continua ricerca di una monotonia
che mai io ebbi a conoscere.
Chi mai potrà cantare del mio perpetuo inseguire?
Chi mai potrà dipingere il mio peregrinare
alla ricerca di un qualcosa da fare?
Agognata monotonia quanto ti ho cercata,
desiderato posto fisso quanto mi sei mancato.
Eppure stolto non capivo di essere stato
un privilegiato

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Tonino,ma vedi che succede a non salire e scendere per l'altrui scale,per mendicare favori e prebende, specie se l'Altrui è rappresentato da qualche politico, da un monsignore, da qualche camorrista o mafiosetto in contatto con ambedue i precedenti e succitati? Oggi è così che 3 persone su 4, secondo me 4 su 4, ottengono un bel posto fisso in cui mosare il loro culone al calduccio!