lunedì 5 dicembre 2011

L'anno che verrà di Franco Bifani

L'anno che verrà
Caro Tonino, ti scrivo, così mi distraggo un po',
e siccome sei molto vicino, piano piano ti scriverò.
Da quando t'ho lasciato al bar, non ci son grandi novità,
l'anno vecchio è finito ormai
e c'è sempre qualcosa che non va.
Esco poco la sera, specialmente quando è festa,
e c'è chi continua a versare rudo sulla mia finestra.
E si sta senza vederci per intiere settimane
e chi non ha niente da dire
intasa tutti i blog.
Ma in TV Monti ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiam sacramentando.
Sarà un gran bel Natale, con sacrifici tutti i giorni,
ogni povero cristo in croce,
anche le rondini non faranno ritorno.
Ci sarà poco da mangiare, senza luce tutto l’anno,
anche i muti cacceranno madonne,
anche i sordi le sentiranno.
Non si farà più l’amore, a chi cavolo gli va?
Solo i preti potranno sbafare
e non solo a una certa età.
E senza grandi disturbi,qualcuno s’ammazzerà,
ma non i soliti furbi
e i cretini di ogni età.
Vedi, caro Tonino, cosa ti scrivo,
e come sono contento
di vivere in questo momento,
vedi, caro terùn, cosa mi devo inventare
per poterci ridere sopra
per continuare a sperare.
E se quest’anno fosse anche l’ultimo,
vedi un po’ tu, Tonino,
come diventa importante
che qui al bar ci sia anch’io.
L’anno che sta arrivando forse l’ultimo sarà,
ce lo dicono i Maya, ed è questa la novità.
Franco Bifani

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