Se domani udrai lamenti
salire dal profondo di uno scantinato
non porgere orecchio potresti pentirtene.
non tendere la mano, saresti accusato
al clandestino nulla è dovuto,
ne pietà, ne misericordia
solamente disprezzo a colui
che vuole dividere il tuo pane.
Se domani vedrai sul piccolo schermo
visioni scheletriche di piccoli mostri,
tu cambia canale, sopportare non puoi
son solo invidiosi del piatto che mangi,
vorrebbero rovinare il tuo pasto
vorrebbero darti disgusto,
convincerti che son essere umani,
ma umani non sono, non vedi
che hanno un colore diverso?
Se domani rimbombo di motori
lontano nei cieli tu udrai
e in lontananza scoppi di mortai
crepitio di mitraglie,
gioisci, i tuoi amati condottieri
difendono la tua libertà, la tua democrazia
affinchè null’altro tu possa temere
e possa continuare a consumare il tuo pasto.
Se domani ti svegli
con I piedi e le mani legate
catene che ti tengono stretto,
sul tavolo non pasto ma vermi,
non pensare alla tua democrazia,
non pensare alla tua libertà,
ai tuoi condottieri le hai delegate,
rallegrati, puoi finalmente nutrirti
della tua indifferenza.
Tonino Ditaranto
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