giovedì 9 luglio 2009

MANOVALI? NO PRESTATORI DI MANOD'OPERA

Non so se qualcuno ci ha fatto caso, ma da qualche tempo nei cantieri edili della provincia di Parma scompaiono sempre più le figure di manovali e operai mentre sono in notevole incremento gli artigiani prestatori di manod'opera.
Come è possibile? che siano diventati tutti da un giorno all'altro cosi bravi da giustificare questo improvviso salto di qualità?
Sarebbe davvero molto gratificante sapere che si sia raggiunto un tale grado di professionalità da giustificare cosi tante maestranze, purtroppo le cose non stanno esattamente in questi termini.
In uno dei miei post precedenti facevo accenno al mercato della manod'opera e delle infiltrazioni di carattere mafioso e del caporalato che ormai sta prendendo piede nelle nostre zone, sembrerà assurdo ma il fenomeno si stà ingigandendo a dismisura tant'è che nella stragrande maggioranza dei cantieri è molto diffuso l'affido di lavori in subappalto a ditte artigiane senza dipendenti semplici prestatori di manod'opera che di fatto sostituiscono gli operai dipendenti. Si tratta per lo più di ragazzi poco più che ventenni o extracomunitari che pur non avendo le professionalità per giustificare l'apertura di una partita IVA vengono obbligati ad iscriversi se vogliono trovare lavoro.
Spesso succede che a gestire questo tipo di manod'opera sono sempre gli stessi personaggi che arrivano da province limitrofe che si aggiudicano i lavori a determinati costi e poi li affidano ad artigiani a prezzi molto inferiori al 50% rispetto all'appalto, oltretutto il costo orario di un operaio comprensivo di contributi si aggira intorno alle 20 euro per ora mentre nella migliore delle ipotesi un artigiano prestatore ne riesce a prendere a malapena 15 e nei casi di extracomunitari si scende al di sotto dei 12 euro per ora.
Questo tipo di situazione ci fa immediatamente immaginare che a rimetterci in primo luogo è la qualità del lavoro seguita chiaramente dagli stessi artigiani che sono costretti a lavorare in condizioni di disagio estremo a discapito della sicurezza e chiaramente del loro stesso guadagno che risulta essere molto inferiore di quello preso dagli stessi operai.
Eppure le leggi in materia vietano espressamente la sola prestazione di manod'opera se non in casi eccezionali e in presenza di lavori altamente specializzati, non certamente per i manovali.
Alcuni giorni fa è stato arrestato un funzionario dell'ispettorato del lavoro per le province di Mantova e Piacenza con l'accusa di riferire per tempo a delle imprese compiacenti i giorni delle visite ispettive nei cantieri dietro pagamento di una tangente. Sarà un caso isolato?
Mi auguro di si ma una cosa però è certa che se un artigiano percepisce 15 euro per ora non so come può fare a pagare le tasse che per il sistema italiano si aggirano all'incirca intorno al 50% a cui vanno aggiunte le spese per la tenuta della contabilità calcolabili intorno ai 3000 euro annue e tutta una serie di spese di gestione non detraibili oltre naturalmente al fatto che deve calcolare mel migliore dei casi 10 mesi di lavoro in un anno senza ferie e tredicesima e deve sperare che non si faccia male o che si ammali visto che INAIL e INPS cosi bravi a raddoppiarti il dovuto se non paghi una rata nel caso di infortunio ti pagano all'incirca 25 euro al giorno e nel caso di malattia nulla.
un saluto a tutti tonino

1 commento:

marcaval ha detto...

Articolo molto interessante e ben documentato. Mi ha fatto molto piacere che l'hai pubblicato anche ripensando ai discorsi che avevamo fatto vedendo i lavori in centro a Fidenza.