sabato 29 ottobre 2011

Solari al cimitero? No meglio dai frati!!!!



Premetto che la mia vuole essere una semplice provocazione e non un presa di posizione in quanto personalmente conosco poco le vicende passate e le motivazioni che portarono ad individuare l’ubicazione della nuova sede dell’istituto Solari oltre la ferrovia. Ci saranno state sicuramente delle ragioni molto forti che determinarono da parte dell’Amministrazione dell’epoca la scelta di quel sito.
Sono comunque passati oltre dieci anni e nessuno può oggi mettere in dubbio che Fidenza è notevolmente cambiata e che soprattutto non c’è stato quell’incremento abitativo che si prospettava, di contro non si può ignorare il fatto che il numero degli studenti che frequentano l’istituto professionale per l’agricoltura negli ultimi anni si è notevolmente ridotto al punto che mi sembra sacrosanto  domandarsi se esistono ancora oggi i presupposti per una spesa, sia pure con il contributo di privati e della Provincia, che giustifichino per la collettività un investimento di svariati milioni di euro in una zona ancora tutta da lottizzare e dove mancano i principali servizi primari.

Mi rendo conto che l’Amministrazione al momento è vincolata da accordi con imprese private che prevedono la realizzazione di parte dell’istituto in cambio della possibilità di costruire nuovi appartamenti nella zona del Foro Boario, e anche se parte di quegli appartamenti andrebbero destinati ad edilizia convenzionata o a giovani coppie, non possiamo neanche ignorare il fatto che accordi di tale genere in passato hanno prodotto quelli che personalmente ritengo dei mostri e che hanno letteralmente deturpato la zona della stazione, genuini esempi di architettura “emiliana” che solo una mente contorta, se non interessata poteva partorire.
Nel frattempo con il trasferimento della sede del 118 nei nuovi locali di Vaio, si è liberata l’area dell’ex pubblica, che sia per estensione, sia per la vicinanza con altri istituti (ITIS- Liceo Scientifico) sarebbe l’ideale per la realizzazione di un vero e proprio polo scolastico, magari inserendoci dentro anche il Paciolo che risulta essere non più adeguato alle esigenze degli istituti che ospita, con la possibilità di utilizzo comune di palestre, sale convegni e via dicendo, senza dimenticare la vicinanza con il palazzetto dello sport, la piscina coperta e il Ballotta che con eventuali convenzioni potrebbero servire per le attività didattiche all’aperto.
Ho voluto dare solo alcune linee per una discussione che mi sembra doverosa e che debba investire le scuole,le forze politiche, associative e l’intera cittadinanza al fine di poter individuare con la massima trasparenza e condivisione quella che oggi potrebbe essere la soluzione più conveniente e funzionale per i nostri studenti, magari anche con un referendum popolare che lasci decidere per una volta tanto l’intera cittadinanza.

Tonino Ditaranto

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