venerdì 8 marzo 2013

Odio, violenza, disprezzo e speculazione dietro le azioni di Grillo.


.Non so di quanto dovremmo andare indietro nel tempo per trovare un personaggio nella storia italiana paragonabile all’odierno Beppe Grillo; una cosa è certa che un mix di cosi tanti pensieri negativi tutti insieme nei messaggi di una persona si fa davvero fatica a trovare.
Odio, violenza e disprezzo verso gli altri sono i più comuni sentimenti che ti arrivano immediatamente nel leggere le sue parole, alle quali si aggiungono terrorismo, negazione delle libertà individuali e di stampa accentramento dell’ego su un’unica e sola persona autoproclamatasi l’eletto. Il “verbo” in una sola parola.
Un “verbo”che a differenza di quelli conosciuti sin’ora che predicavano amore, tolleranza e rispetto per il prossimo, il nostro Grillo non sa tirare fuori dal suo sacco altro che parole che incitano all’odio.
“Se falliamo violenza e rabbia nelle strade” e poi “vogliamo il 100%”, “la stampa è pagata dai partiti” “ l’accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai raggiunti nella storia” e via dicendo:
Tutto questo solo per dire che i soli buoni della situazione sono coloro che seguono lui e il discepolo comunicatore mass-mediale Casaleggio, mentre gli altri, coloro che militano in altre formazioni politiche, i giornali che ogni giorno cercano di darci notizie anche in maniera molto obbiettiva, le reti televisive che cercano di resistere nella conduzione di una linea editoriale autonoma fanno tutti parte della categoria del male e come tale devono essere eliminati ad ogni costo.
Eppure mi viene da chiedermi, non sono stati forse quei giornali e quelle televisioni diventate improvvisamente servi dei partiti che hanno tirato la volta al movimento di Grillo negli ultimi tempi? O forse a qualcuno sono sfuggite per caso le tante trasmissioni televisive e articoli di giornali che giustamente, ma anche in maniera spesso faziosa, negli ultimi anni hanno fatto di tutto per demolire il sistema partitico e insieme ad esso le Istituzioni a solo vantaggio ed appannaggio del nuovo movimento antitutto creato dalla coppia Grillo-Casaleggio?
La nuova trovata Grillina oggi è il mettere in guardia dalla violenza nelle strade che si avrebbe nel caso di un fallimento del movimento 5 stelle con veri messaggi terroristici; sembra di essere tornati ai tempi in cui la chiesa metteva in guardia i cittadini dai comunisti che mangiavano i bambini. Ma crede veramente Grillo che il popolo italiano sia tanto irresponsabile? L’Italia caro Grillo è l’unico Paese dell’area del mediterraneo che nel corso della storia dal dopo guerra ad oggi ha saputo reagire con decisione e fermezza a tutti i tentativi di ribaltamento delle Istituzioni da qualunque parte esse venivano. Ha mantenuto la calma e la responsabilità quando attentarono a Togliatti nel ’48, quando ancora le case degli italiani erano un vero e proprio arsenale; ha reagito ai tentativi di colpi di stato di Tambroni e di Borghese; ha sconfitto il terrorismo delle BR ed ha saputo uscire a testa alta e con un straordinaria prova di responsabilità dagli anni di piombo della strategia della tensione. Ha combattuto e combatte la mafia ogni giorno, quella stessa mafia cui Grillo fa spesso riferimento senza che mai abbia usato parole di condanna e per quanto difficoltosa sia la strada, tenta con ogni mezzo di combattere l’evasione fiscale, quella stessa evasione che consente a loschi personaggi della finanza di esportare capitali italiani e aprire imprese nei cosiddetti paradisi fiscali come la Costarica, dove, da quanto si apprende, la cognata e l’autista di Beppe Grillo avrebbero messo in piedi 13 società di comodo, una delle quali si appresterebbe a fare delle grosse speculazioni edilizie.
L’Italia attraversa una crisi economica forse senza precedenti nella sua storia; le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e il grado di povertà ha raggiunto livelli da vero disastro; i disoccupati ufficiali sono oltre i tre milioni e il prodotto interno lordo oltre che i consumi sono in notevole calo. Le colpe di questo disastro vanno addebitate sicuramente ad una classe dirigente che non solo si è rivelata incapace, ma che ha raggiunto livelli di corruzione davvero impressionanti; alle malefatte della classe politica si aggiungono poi le speculazioni finanziarie; Grillo ha capito che si poteva cavalcare l’onda della disperazione di quanti risultano essere stritolati dal morso della crisi e lo ha fatto in maniera davvero intelligente: ha messo in piedi un sistema che sfruttando le paure e la rabbia delle persone gli consentisse di trarre vantaggi economici di grande portata. 14 milioni di euro di introiti annuali tramite il suo blog, come certificato da diversi istituti di analisi e statistiche americani credo siano un motivo più che sufficiente per giustificare l’accanimento della premiata ditta Grillo-Casaleggio.
Chi specula, corrompe, usa il proprio potere per affamare un popolo può benissimo essere definito “vampiro” ma anche chi si approfitta delle disgrazie della gente per carpirne la buona fede come fa Grillo di certo non è meno “vampiro” delle categorie precedenti.

Nessun commento: