E’ passata ormai più di una settimana dalla sera in cui
passando per caso sotto i portici del comune mi imbattei in un pover uomo
disteso lungo per terra, su un giaciglio di cartoni, con addosso una sottile
coperta, stava cercando di prendere sonno in quella sera dalle temperature ormai
sotto lo zero.
Cominciai a comporre qualche numero di telefono che in quel
momento mi dava irraggiungibile e intanto che pensavo al da farsi incontrai il
mio amico Carduccio.
Ci avvicinammo all’uomo e Carduccio fattosi avanti gli
chiese se stesse male o se avesse bisogno; il pover uomo, scoprendo a mala pena
la faccia da sotto la coperta, mezzo impaurito, rispose che non aveva bisogno
di nulla, cercava solo di trascorrere la notte.
Dopo le prime diffidenze l’uomo si aprì ulteriormente e ci
raccontò che da tre giorni dormiva sotto quei portici dopo che alla stazione di
Fidenza uno zelante controllore lo aveva invitato a scendere perché senza
biglietto. Ci raccontò che era partito dalla Spagna alcuni giorni prima diretto
a Cassino dove lo aspettava un lavoro da guardiano di pecore, ma che essendo
senza soldi, cercava di viaggiare con mezzi di fortuna.
Intanto che cercavamo di inventarci una qualunque soluzione
per non lasciarlo all’addiaccio, passò un gruppo di preti, tra i quali il
parroco di San Michele e insieme con loro ci attivammo per rintracciare
qualcuno della Caritas al quale poter chiedere aiuto.
Un ragazzo sulla trentina si fermò con noi, un certo Ercole,
che si offrì subito di pagare un pasto caldo al nostro ospite il quale rispose
che aveva già mangiato qualcosa; Ercole allora andò a casa e riempito un
borsone di indumenti torno indietro e glielo diede. Dopo una mezz’ora che
eravamo li in attesa un responsabile della Caritas, allertato dal Parroco del
Duomo, arrivò di corsa e prese con se il nostro uomo per accompagnarlo nella
loro sede dove avrebbe preparato una brandina di fortuna dal momento che tutti
i posti disponibili erano occupati.
Abbiamo saputo ieri che la mattina seguente l’uomo venne
accompagnato in stazione e messo su un treno per Cassino con un biglietto
offerto dalla Caritas di Fidenza.
Fin qui la storia; io invece in questi giorni ho continuato
a pensarci e a chiedermi come sia stato possibile che un uomo abbia potuto
dormire sotto ai portici della piazza principale di Fidenza senza che nessuno
se ne accorgesse? L’altra domanda invece che mi rode è come un controllore, sia
pur zelante, abbia potuto sbattere giù da un treno un povero cristo senza
soldi, non sarebbe stato più giusto magari accompagnarlo alla polizia
ferroviaria della stazione dal momento che l’uomo aveva anche tutti i documenti
in regola?
Voglio chiudere questa mia breve considerazione con un
ringraziamento personale a quanti quella sera hanno fatto un gesto di
solidarietà nei confronti di quell’uomo, ma anche con un appello a coloro che
magari l’abbiano notato le sere precedenti a mettere da parte l’indifferenza perché
porgere la mano ad un nostro simile ci fa di sicuro sentire meglio.
Tonino Ditaranto
1 commento:
Eh, ma sai, Tonino, c'è la crisi ed ai piani alti i nostri governanti ed amministratori, locali e non allargano le braccia e fanno spallucce, perchè mancano liquidi. Il controllore è solo uno dei tanti imbecilli che, quando indossano una misera divisa, si credono onnipotenti.
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