venerdì 2 marzo 2012

Rassegnazione

Popolo sottomesso e piegato
con rassegnazione vivi la sconfitta,
assisti al pasteggiare dei lupi,
sbranano le tue stanche membra,
denti affilati penetrano
nelle tue carni dissanguate,
immobile rimani al tuo cippo,
e catene ti avvolgono
a scontare la giusta punizione
per aver smesso di pensare.
Ai lupi seguiranno gli avvoltoi,
i vermi banchetteranno i tuoi resti,
più nulla resterà di te
che pure eri potente,
ma che chinasti il capo
e ai potenti della terra
offristi la tua resa.
t.m.

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

L'ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.

Gli oppressori si fondano su diecimila anni.

La violenza garantisce: Com'è, così resterà.

Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda

e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.

Ma fra gli oppressi molti dicono ora:

quel che vogliamo, non verrà mai.



Chi ancora è vivo non dica: mai!

Quel che è sicuro non è sicuro.

Com'è, così non resterà.

Quando chi comanda avrà parlato,

parleranno i comandati.

Chi osa dire: mai?

A chi si deve, se dura l'oppressione? A noi.

A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.

Chi viene abbattuto, si alzi!

Chi è perduto, combatta!

Chi ha conosciuto la sua condizione, come lo si potrà fermare?

Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani

e il mai diventa: oggi!
B. Brecht