Giochetti di bassa lega per mandare a casa il Sindaco della
Lega!
Che Carancini dovesse andare a casa questo era evidente da
tempo, quindici mesi di amministrazione, attraversati da continui litigi nella maggioranza
non potevano non farci prevedere una anticipata fine di una giunta che sin dai
primi tempi si era dimostrata incapace ad affrontare la miriade di problemi,
primo tra tutti quello relativo alle Terme di Salso e Tabiano, ereditati dalla
sciagurata gestione dell’amministrazione spendacciona precedente.
Quello che però non potevamo prevedere è che la fine di
Carancini avvenisse a seguito di giochetti, sia pur legali, che a mio avviso
rimangono di bassa lega e di autentica scorrettezza politica.
Un sindaco va a casa perché non ha più la fiducia della
propria maggioranza, e le ripetute volte in cui l’amministrazione è andata
sotto, più le dimissioni di Lupo Barral dalla carica di vice Sindaco sarebbero
dovute bastare per far si che con un
atto di dignità politica lo stesso Carancini ne prendesse atto e arrivasse
autonomamente alle proprie dimissioni. Cosi non è stato ed ecco quindi il
ricorso al meccanismo delle dimissioni in massa dei consiglieri comunali
appartenenti a gruppi politici completamente diversi nelle loro argomentazioni
che pur di raggiungere un proprio scopo non disdegnano di arrivare ad accordi
sottobanco.
La cosa che suona veramente strana è il fatto che ai
consiglieri del PD, del PDL e dell’UDC, notoriamente propensi a questo tipo di
giochetti questa volta si sia aggiunto tal Crinò del movimento 5 stelle che a
quanto pare a dispetto delle notorie dichiarazioni del movimento circa il
rifiuto di accordi con i partiti della vecchia politica, questa volta anche lui
ha partecipato all’accordo.
Meditate gente, meditate
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