giovedì 29 dicembre 2011

Fidenza- comunicato stampa di CGIL-CISL-UIL contro gli aumenti delle addizionali comunali


 



 
FIDENZA E GLI AUMENTI,
LE PREOCCUPAZIONI DI CGIL, CISL E UIL

Pur essendo consapevoli delle difficoltà di bilancio che i Comuni stanno vivendo per le conseguenze della crisi del debito pubblico, CGIL, CISL e UIL della zona di Fidenza non condividono l'aumento indistinto della pressione fiscale tramite addizionale IRPEF allo 0,8% (massimo consentito) che ancora una volta graverebbe sempre e comunque sui lavoratori dipendenti e pensionati.

La perdita del potere d’acquisto di queste fasce tramite il ripristino dell’ICI (IMU), delle tasse regionali, delle accise dei carburanti e dei prezzi dei generi alimentari raggiungerà livelli insopportabili nel 2012 e questo, insieme al blocco dell’indicizzazione delle pensioni e di alcuni contratti di lavoro, avrà un effetto pericoloso di stagnazione sui consumi interni.

Rispetto al 2006, anno degli aumenti della tassa comunale, sono cambiate totalmente le condizioni socio-economiche delle fasce medio-basse della popolazione che, anche a causa di una mancata riforma fiscale nazionale, si sono notevolmente impoverite.

La possibilità di introdurre differenti aliquote della tassa comunale non è stata recepita dall'amministrazione comunale fidentina, e la proposta di Cgiol, Cisl e Uil di zona di mantenere inalterata la tassazione fino ai 28mila euro di reddito non ha prodotto risultati.

Le leve per recuperare risorse da destinare ai servizi alla persona potrebbero essere l’utilizzo della convenzione antievasione con l’Agenzia delle Entrate, che permetterebbe di recuperare il 100% del riscosso da segnalazioni da evasione fiscale, dagli aumenti della nuova tassa municipale IMU che includerebbe la rivalutazione delle rendite catastali del 60% e dall’alleggerimento del patto di stabilità.

Queste sono solamente alcune delle proposte che il sindacato sta portando su tutti i tavoli comunali di concertazione e confronto sui bilanci di previsione 2012, con l’obiettivo di salvaguardare la spesa dei servizi alla persona, senza però intaccare ulteriormente i redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati.

CGIL, CISL e UIL chiedono uno sforzo da parte di tutte le amministrazioni comunali del territorio affinché mettano in campo tutte le risorse per salvaguardare i redditi dei meno abbienti, tenendo aperto il confronto anche nel primo assestamento di bilancio.

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