giovedì 6 giugno 2013

A Terni la polizia ha sbagliato e va riconosciuto

Caro Vice Ministro Filippo Bubbico, comprendo che il ruolo istituzionale ti impone cautela e moderazione nell’uso del linguaggio ma ciò non deve farti perdere l’orientamento e il senso di appartenenza al mondo da cui provieni.
Sono il primo anche io a ribadire che le Forze dell’Ordine sono fatte da uomini che in prima linea rischiano la vita per  garantire la nostra sicurezza e quella dello Stato, proprio per questo e per rimarcare questo concetto ritengo sia necessario avere delle posizioni nette quando alcuni di essi abusano dei loro poteri e si abbandonano a comportamenti deplorevoli e ingiustificati contro inermi lavoratori e contro stessi rappresentanti delle Istituzioni come il caso del Sindaco di Terni, ai quali e al quale va tutta la mia incondizionata solidarietà.
Scanzano Ionico è tutta un’altra cosa, lo sai benissimo anche tu; in quella occasione le forze dell’Ordine tutte ebbero un comportamento impeccabile cui tutta la popolazione della Basilicata non smetterà mai di ringraziare e riconoscere, ma devi convenire che quando accadono fatti come quelli di Terni, come quelli di Genova, come quelli della Val Susa, o anche come quelli di Aldovrandi e Stefano Cucchi non è solo la giustizia che ci rimette ma anche l’intera credibilità di un mondo, quello di quegli uomini che rischiano la vita per la nostra sicurezza. Prendere una posizione netta di condanna di quei fatti vuole dire innanzitutto difendere la lealtà e il grande senso di appartenenza allo Stato dimostrato da poliziotti e carabinieri a Scanzano Ionico e in tutte le operazioni che li vedono in prima linea nella lotta alla mafia e alla grande criminalità. Il buon nome delle nostre Forze dell’Ordine e il nostro attaccamento a loro e alle Istituzioni si difende condannando senza remore e punendo con severità coloro che si macchiano di comportamenti che nulla hanno a che vedere con le garanzie istituzionali sancite dalla nostra Costituzione.
Naturalmente vanno fatti accertamenti, ma certe difese d’ufficio io le lascerei ad Alfano, tu sei di un’altra pasta, vieni dal circolo Operai Studenti di Montescaglioso prima e dal PCI poi, entrambi ci siamo trovati fianco a fianco a fronteggiare situazioni simili a quella di Terni ed entrambi ci siamo ripromessi allora e abbiamo giurato di tenere fede ai nostri ideali e ad uno in particolare: quello di stare sempre davanti in prima fila per difendere i diritti dei più deboli e a Terni i più deboli sono i lavoratori della Tyssen che rischiano il posto di lavoro. So che il tuo ruolo istituzionale non ti consente di avere atteggiamenti di parte, ma ti sei impegnato a fare chiarezza sui fatti di Terni, allora da amico e da compagno ti chiedo di farlo alla svelta e se saranno accertati atteggiamenti che gettano cattiva luce sui comportamenti di alcuni delle nostre Forze dell’Ordine non avere ripensamenti nel prendere i provvedimenti necessari ed esemplari, solo in questo modo si potrà ricreare fiducia nel rapporto tra noi cittadini e i rappresentanti dello Stato.

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

Provate a leggere le direttive di Project NATO 2020, circa le future funzioni di repressione, da parte delle forze dell'ordine, sulle popolazioni civili che oseranno manifestare contro le varie ingiustizie del potere.