lunedì 26 aprile 2010

25 Aprile- the day after


26 Aprile, il giorno dopo, con la mente ancora confusa mi accingo a scrivere alcune considerazioni sulla giornata di ieri, sessantacinquesimo anniversario della Liberazione d'Italia dal regime fascista.
Il corteo con il gonfalone del comune in testa seguito dai tanti delle associazioni Partigiane e combattentistiche sfila preceduto dalla banda che intona "il Piave mormorò" fino al monumento ai caduti per la deposizione della corona.
Il silenzio rispettoso investe tutti e ancora la banda che intona il silenzio fuori ordinanza intervallato dall'ennesimo "piave" e dall'Inno di Mameli.
Tra me e me mi chiedo cosa centri il "Piave", ma poi mi convinco che ci sta pure visto che si depone anche per i caduti della prima guerra mondiale, magari si andrà avanti ora con il corteo con i canti Partigiani.
Si continua in via Gramsci e mi pare di sentire la banda che accenni "bella ciao", neanche il tempo di rendermene conto e la musica è già canbiata, nuovamente il "Piave" e cosi via fino a Piazza Garibaldi.
In Piazza Garibaldi la musica smette e Cantini è pronto per prendere la parola, ma io non ce la faccio, il mio antifascismo si ribella e d'istinto intono ad alta voce "bella ciao".
Il discorso ufficiale comincia con Cantini e Prosegue con Frati, ma ho sempre la netta sensazione che ci sia qualcosa che si vuole evitare ad ogni costo, non riesco a rendermene conto, ma poi quando Cantini si riferisce alle SS naziste e ai suoi "alleati" di colpo mi si illumina la mente. Ma questi alleati non avevano un nome? Non erano forse i "fascisti"? allora perchè non dirlo chiaramente che si sta ricordando la cacciata del "fascismo" che tanta morte e distruzione ha portato all'Italia?
In parte la mia delusione viene ripagata quando viene scoperta la targa che intitola una via ai Partigiani fidentini, e qui va dato atto all'attuale Amministrazione di aver fatto quello che le passate Amministrazioni non avevano mai pensato di fare, e la mattinata si chiude con la lettura emozionante degli elaborati dei ragazzi delle scuole fidentine.
Torno a casa per pranzo con un nodo alla gola, non mi ritengo per niente soddisfatto, mi manca qualcosa.
In pomeriggio con degli amici decidiamo di andare a Praticello di Gattatico, a casa Cervi, migliaia di giovani sono li dalle prime ore del mattino, si sente nell'aria l'odore di resistenza, volti gioiosi che cantano, si avvicendano sul palco musicisti, don Andrea Gallo, Partigiani e giovani, Michele Santoro, e da ognuno di loro il richiamo alla democrazia e a questa resistenza che deve continuare non tanto per ricordare i sette fratelli Cervi ma quanto per far si che il loro sacrificio non sia stato inutile.
Torniamo a casa che è già tardi, un altro 25 aprile è passato e io rinnovo l'impegno per il prossimo anno, e per l'altro ancora, e per oggi e per domani e per tutti i giorni a venire affinche il 25 aprile non sia solo una data da ricordare ma un momento continuo di lotta per difendere ciò che i Partigiani fidentini e i fratelli Cervi ci hanno dato: LA LIBERTA'

1 commento:

Garulli Luca ha detto...

C'è un'inesattezza.
Le passate amministrazioni hanno intiltolato vie a partigiani caduti nella lotta di Liberazione fidentina : via Guatelli , via Barabaschi , via Fornaciari , via Martiri delle Carzole , Via Della Gherarda ecc..
Per non parlare dei riferimenti alla Resistenza in senso lato : via 25 aprile oppure via Caduti di Cefalonia.
L'iniziativa è accettabile ma la storia amministrativa ante-2009 non penso che , a livello toponomastico , abbia da rivendicare lezioni in materia.