giovedì 8 aprile 2010
IL PUNTO
E' ufficiale, questa mattina Antonia Donetti, funzionaria ACER, assumerà la carica di assessore al comune di Fidenza con le stesse deleghe di furono di Carduccio Parizzi, comunicazioni e rapporti con il consiglio.
Non ci permettiamo di dare giudizi sulla figura della Donetti, non prima di averla vista all'opera,ma una considerazione immediata è di obbligo. La Donetti, da tutti definita come persona impegnata molto vicina a Comunione e Liberazione sembra essere il risultato dell'ormai evidente voto di scambio, molto ventilato alla vigilia delle regionali, tra Villani e CL fidentina che come contropartita avrebbe chiesto la testa di Parizzi e che avrebbe dovuto assicurare preferenze allo stesso.
Peccato però che il diavolo faccia le pentole ma non i coperchi, tant'è che questo accordo sottobanco alla fine ha prodotto un calo di oltre 500 preferenze allo stesso Villani rispeto alle regionali del 2005.
I protagonisti dell'intera vicenda sono noti a tutti, in primis il Carduccio nazionale che ignaro di quanto ormai si stesse tramando alle sue spalle, incolpevole, si è visto crollare il mondo addosso, chiamato prima dallo stesso Villani e invitato ufficialmente a fare un passo indietro e a seguito di un suo categorico rifiuto messo alla porta dallo stesso Cantini non senza un seguito di chiacchiericcio che dipingeva Parizzi diverso da quello che invece a Fidenza tutta la gente è abituata a conoscere in quanto persona onesta e leale.
L'altra protagonista la nostra presidente del consiglio comunale nonchè coordinatrice del PDL, nominata e non eletta dallo stesso Villani, che tanto ha insistito sul sindaco Cantini per convincerlo a ritirare le deleghe a Parizzi.
Infine Aiello e Leonardi due giovani promettenti del PDL locale ai quali tutta la manovra villanesca non è assolutamente andata a genio e dopo aver diffuso un comunicato in parte pittoresco si accingono a dare battaglia.
Tutta questa vicenda a noi fidentini però lascia un amaro in bocca.
Come è possibile pensare che le sorti di un comune come Fidenza possano essere affidate ad una squadra che agli interessi collettivi antepongono quelli di corrente o di gruppo di appartenenza?
Come è possibile che un Sindaco non riesca ad imporre una sua linea guida all'amministrazione e cede alle pressioni di questo o quel gruppo politico non su problemi di programma ma sui desideri illegittimi di un aspirante consigliere regionale?
Cosa farà Cantini quando arriverà una analoga richiesta magari da parte della lega o di qualche altra corrente?
Credo che Fidenza si meriti una amministrazione che lavori ed affronti i problemi e non una che invece, da quello che ci è dado vedere, perda tempo a correre dietro alle beghe interne dei gruppi che compongono la coalizione.
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