venerdì 23 aprile 2010

c'è mafia e mafia!!!!


Ricordo una canzone degli anni settanta che recitava all'incirca cosi:
"certa gente per derubarti usa una pistola, cert'altra la penna stilografica, la DC e i padroni non fanno complimenti le usano tutte e due".
Ora noi siamo abituati a pensare alla "mafia" come a qualcosa di notevolmente violento, con sparatorie, rese dei conti, estorsioni con minacce e bombe che fanno saltare i locali di chi non si adegua, di chi si ribella al pizzo e cerca di resistere; "mafia" è anche questo, ma non solo, esiste una mafia molto più pericolosa, spesso nascosta e molto vicina che ci stritola, ci rende schiavi anche con il nostro tacito consenso senza che noi ce ne accorgiamo e che ci rende complici oltre che omertosi.
"Basta parlare e scrivere di mafia, chi lo fa fiancheggia la mafia e danneggia il Paese", sono le testuali parole del nostro premier Silvio Berlusconi rivolte a Roberto Saviano e al suo libro Gomorra, come se non parlarne vorrebbe dire sconfiggere la mafia.
Non parlarne vuol dire solo nascondere l'evidenza, coprire con una mano di pittura lo sporco delle pareti senza rimuoverlo e far si che al di sotto la muffa possa continuare industurbata la sua azione devastante.
La "mafia" purtroppo ha smesso i panni di associazione primordiale dedita solo al controllo delle estorsioni e dello spaccio di droga e ha indossato vesti più ingombranti che vanno dal controllo degli appalti allo smaltimento dei rifiuti tossici, dalle scalate alle banche al controllo della politica con la elezione di propri esponenti nelle istituzioni dello stato come nel caso di DiGirolamo, un controllo che ormai investe l'intero territorio nazionale e che si raccorda con i traffici internazionali di droga e armi da guerra.
Tutto questo passa attraverso un torbido disegno che punta ad addormentare le coscienze con la quotidiana propinazione di dosi massicce di droghe mediatiche che passando dal grande fratello all'isola dei famosi usa l'informazione per instupidirci e farci credere di avere una vita beata.
Mentre tutto questo avviene, intorno a noi la "mafia" prolifera e si appropria della nostra vita quotidiana, al punto che neanche più ci scandalizziamo quando assistiamo alla tratta di schiavi che dal nord Africa si dirige verso i nostri territori, e anzi assumiamo atteggiamenti razzisti nei confronti di coloro che invece altro non sono che merce e braccia prima delle organizzazioni mafiose che con il loro trasporto fatturano milioni di euro e poi di imprenditori senza scrupoli che dall'utilizzo delle loro braccia traggono vantaggi notevoli con la manod'opera a basso costo, eludendo le regole delle assunzioni e ciò che è peggio della sicurezza sul lavoro.
Questa nuova e pericolosissima "mafia" coinvolge ormai tutti i settori, è un businees che fattura miliardi e sconvolge la vita di milioni di famiglie.
Vi è "mafia" in edilizia, vi è "mafia" nella sanità, dove sempre più spesso si assiste agli appalti a ditte o cooperative esterne che hanno fatto del precariato il loro strumento di assunzione privilegiato, addette ai servizi ospedalieri di pulizia che vengono assunte e licenziate mensilmente per poter avere sempre nei loro confronti un notevole potere ricattatorio.
La "mafia" non ha un nome ben definito, non si chiama Totò Riina o Casalesi, potremo assicurare alla giustizia decine di capi mafiosi ma continuerà a prosperare se non capiamo che essa è insita dentro le nostre abitudini, nella nostra omertà, nella nostra continua volontà di infrangere le regole.
Parlarne è il primo passo per sconfiggere la mafia, e quando i Roberto Saviano si moltiplicheranno fino a diventare cento, mille, centomila forse allora lo Stato avrà vinto e della "mafia" non resterà altro che un lontano ricordo.
Sinistra Ecologia e Libertà
Fidenza

1 commento:

Anonimo ha detto...

in una fidenza che presuppone di sapere,in una cittadina dove chi governa sono persone che non hanno uno storico di base e' molto difficile vedere un futuro.persone che pensano esclusivamente a loro interessi e non hanno ragione alcuna di poter dire questo e' giusto e questo e' sbagliato,una situazione allegorica.vedere assessori che non hanno mai intrapreso situaziuoni sportive e non sanno come agire se non dietro comandi piu' alti comunali:assurda situazione.se questo e' il contesto allora trattasi di un contesto ridicolo e diprorevole per la popolazione e per loro stessi.io che mi identifico dietro una ragione sociale e politica corretta non vedo in coloro niente di buono.mi sentirete ancora.firmato:FLEX