HA VINTO L’ANTIPOLITICA? NO, HA PERSO LA CATTIVA POLITICA
Voto atipico quello di domenica scorsa, ma non del tutto inaspettato. Le premesse alla vigilia c’erano tutte per far presagire un si tale risultato. La politica, quella dei partiti tradizionali lo andiamo dicendo da diverso tempo ha portato l’Italia sull’orlo del fallimento e insieme ad essa le famiglie italiane che ormai non reggono più il peso della crisi e in tanti si abbandonano alla rassegnazione quando non si arriva a gesti di disperazione più estremi.
Al fallimento della politica si aggiunge l’abdigazione dei poteri da parte dei partiti a favore di un governo cosiddetto di tecnici chiamato per risollevare le sorti del Paese ma che fino ad oggi altro non ha fatto che aumentare il peso del prelievo fiscale e un ulteriore calo della qualità dei servizi.
Chi si meraviglia oggi dell’avanzata in tutta Italia dei movimenti cosiddetti civici e del Movimento 5 Stelle in particolare, o è cieco dalla nascita o fa finta di non vedere, anche quelli che si aggrappano alla sventilata tenuta del fronte del centro sinistra di fatti dimostra di non saper fare bene i conti.
E’ cresciuto notevolmente l’astensionismo, il partito dei non votanti si conferma alla grande primo partito italiano, il centro destra, PDL e Lega esce completamente ridimensionato, mentre il centro sinistra pur mantenendo sostanzialmente in termini di percentuali perde oltre un milione di voti in termini assoluti.
Partito dell’astensione, movimenti civici e movimento 5 Stelle superano di gran lunga il 60% della popolazione italiana, mentre i cosiddetti partiti tradizionali non arrivano al 40.
Questi dati sono inconfutabili e meritano il rispetto dovuto senza abbandonarsi a stupidi ed inutili commenti da parte dei “politici” italiani che in questo vedono la vittoria dell’antipolitica.
Per quanto Grillo ci possa risultare antipatico oltre che strillone e qualunquista nessuno può arrogarsi il diritto di definire populisti i tanti giovani, professionisti, persone della società civile che hanno affollato le liste di Grillo e che hanno fatto la vera differenza. Potremo anche sostenere che i loro programmi hanno forti lacune in termini di stato sociale, lavoro o altro, ma va riconosciuto loro quantomeno che su determinate problematiche hanno avuto atteggiamenti molto più coerenti rispetto a tanti soggetti della sinistra che proclamano battaglie civili per rimangiarsele in fase di alleanze in vista delle elezioni. E’ il caso di Parma e della vicenda dell’inceneritore di Ugozzolo dove ai grillini va riconosciuta la testardaggine con la quale hanno condotto tale battaglia, a differenza di altri, (SEL o Simone Rossi) che pur dichiarandosi contrari all’inceneritore non hanno disdegnato l’alleanza con Bernazzoli che di quell’impianto è il vero fautore. I dati relativi a quest’ultimi parlano da soli, insieme in una lista che comprendeva SEL, Verdi e gruppo dei Mille che fa riferimento a Simone Rossi, portano a casa un ininfluente 2,60% con l’aggiunta della beffa che nel caso di vittoria di Bernazzoli il consigliere eletto, da quel che si vocifera, sarebbe un uomo vicino al PD che non avrebbe trovato posto nella propria lista e sarebbe stato ospitato nella lista capeggiata da SEL.
Oggi e per le prossime settimane i cervelloni della politica saranno indaffarati a fare analisi, cercare scusanti, fare le solite autocritiche fine a se stesse che valgono il tempo di una settimana per poi ripartire con il vecchio andazzo, ma a Parma almeno qualcosa di veramente eccezionale è davvero successo, i tromboni del centro destra sono stati fatti finalmente fuori, chissà magari che tra quindici giorni non ci troviamo con una nuova sorpresa, allora si potremo dire che, per quanto ci possa dispiacere per il risultato, che almeno a Parma si sarà fatto veramente piazza pulita e che anche i tromboni della cosiddetta sinistra si saranno tolti dalle scatole.
1 commento:
Io, però, temo che, dopo che
Mons. Card. Eccell. Emin. Princ. della Ch. Santo Subito Presid. della CEI Pastor gentium ecc., ecc., Angelo Bagnasco, -sempre con quel suo sorrisino odioso sulle labbruzze strette- ha dichiarato che l'antipolitica è Satana, nel 2013, gli italiani, da bravi percoroni timorosi dei preti, andranno a votare, facendo una bella croce soprattutto sul simbolo dell'UDC, il partito dei cattolici DOC. Non date a Cesare quel che è di Dio, ma a Dio, quel che è di Cesare, dove Dio sta per Vaticano.
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