venerdì 11 novembre 2011

Dietro la nomina di Monti a Senatore a vita si intravede la successione di Napolitano al Colle


Mario Monti futuro Presidente del Consiglio di un Governo tecnico a scadenza solo per fare alcune riforme che riportino l’Italia all’interno dei parametri richiesti dall’euro, riformare la legge elettorale e preparare le prossime elezioni politiche, magari per l’autunno del 2012.
Allora quale necessità c’era di nominarlo Senatore a vita se il suo è solo un mandato tecnico?
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, figura di grandissimo spessore che con la sua notevole interpretazione del ruolo assegnatogli dal Parlamento italiano ha contribuito in maniera sostanziale a limitare i danni di immagine del nostro Paese, nei confronti della comunità internazionale, si rivela in questa occasione oltre che Statista e Presidente di grande valenza, anche ottimo stratega politico, (ruolo che ha sempre ricoperto nel PCI di Berlinguer) in vista della scadenza del suo mandato elettorale.

Se per svolgere la funzione di Presidente del Consiglio è possibile affidare mandati tecnici, ciò non si renderebbe giustificabile per il Mandato di Presidente della Repubblica, ruolo prettamente politico e costituzionale che può essere interpretato solo dietro un mandato politico che veda la fiducia se non di tutto ma della gran parte del Parlamento.
Napolitano oltretutto è il primo a rendersi conto che nel panorama politico attuale e stante la insanabile frattura che attualmente attraversa gli schieramenti politici italiani, al momento non si intravede un uomo in grado di poterlo sostituire nel 2013 quando il suo mandato giungerà a termine e neanche è pensabile una sua rielezione data la sua venerabile età.
Ecco che a questo punto si spiega la nomina a Senatore a vita di Mario monti, incarico che gli consentirebbe di non schierarsi apertamente con nessuno alle prossime elezioni politiche mantenendo un ruolo di super-partes e magari essere eletto Presidente della Repubblica dopo essere passato per il salvatore della Patria.
Tutto questo nei pensieri di strategia lungimirante del nostro Presidente, peccato però che tra il dire e il fare spesso ci si mette di mezzo il mare e il mare che aspetta Monti nei prossimi mesi sembra essere più un oceano in tempesta forza 10, con una crisi economica e una inflazione galoppante.
Sarà un tecnico a dare le risposte giuste? Io ho i miei dubbi. Monti non potrà fare altro che cercare di mettere i conti a posto con nuovi tagli alla spesa partendo dai servizi, mentre nulla potrà per risolvere i problemi dei precari, di coloro che hanno perso o stanno per perdere il lavoro, delle famiglie che non arrivano alla seconda settimana del mese, tutti compiti questi che solo un Governo con mandato politico potrebbe affrontare.

Tonino Ditaranto

3 commenti:

Ambrogio ha detto...

Certamente non potrà risolvere tutti i problemi che i politici di destra e sinistra hanno creato che sono appunto i precari,i senza lavoro etc etc.
Dubito che a questo riguardo possa far peggio dei "governi politici" e delle "opposizioni politiche" che siamo soliti eleggere.

Anonimo ha detto...

Tornando a casa ho intravvisto dall'auto un manifesto, forse dell'IDV, che recitava più o meno così: "Grazie, siamo riusciti a liberarcene", riferito ovviamente all'allegra combriccola di B & C.
Ho riso da sola, ma più per lo sconforto che per il divertimento, pensando che infine, proprio coloro che si dicono portatori dei valori del popolo, sono quelli che maggiormente ci prendono per i fondelli. Non ne so molto di politica, ma credo sia sotto gli occhi di tutti il fatto che Berlusconi è stato fatto fuori dai poteri forti dell'Europa e non da noi Italiani e men che meno dai partiti dell'opposizione, i quali sono così privi di argomenti che si abbassano a strumentalizzare anche questa "resa del guerriero". Probabilmente è stato fatto fuori perchè diventato "ingovernabile" e quindi imbarazzante anche per loro.
Quanto l'abbiamo sognata questa Europa; da ragazzini ci hanno fatto una testa così con tutti i bimbi vestiti di tutte le bandierine che si davano la manina e sorridevano in un bel girotondo.....L'avremmo mai immaginato che quel modello di fratellanza e di democrazia così tenacemente perseguito, si sarebbe trasformato in quel mostro finanziario dai mille tentacoli che si è impossessato delle nostre vite sempre più povere, non solo di denari, ma anche di quel valore supremo in nome del quale è stato creato: la democrazia.
E adesso eccoci qui, ad annaspare in un mare di guai e con poche o nessuna possibilità di scelta; l'imminente governo Monti, anch'esso minuziosamente preparato, ci viene presentato come unica alternativa al completo affondamento della nave Italia..... riuscirà il nostro eroe a riportarla in acque più tranquille? Anche se non dovesse succedere, ce lo faranno sembrare, poichè il suo ruolo in questo momento non è solo quello di pareggiare i conti dello Stato, ma anche quello psicologico di sostituire un capitano egocentrico, eccessivo, paternalista e pressappochista quanto vogliamo, ma comunque di grande potere carismatico, con una figura sobria, rassicurante e perbene, adatta appunto a traghettarci idealmente in un porto più sicuro.... Per il resto, da vera profana, non so giudicare, poichè ad ogni pensiero che mi sembra ragionevole se ne contrappone un altro che mi sembra altrettanto ragionevole. Allora credo che la soluzione migliore stia come sempre in una scelta equilibrata tra le varie posizioni e nello specifico, un governo Monti temporaneo che affronti nell'immediato le questioni più urgenti tra cui la riforma della legge elettorale; non ci si può permettere a mio parere, di affrontare le elezioni con questa legge e sull'onda emotiva di quanto sta succedendo, così come non ci si può permettere di arrivare al 2013 guidati da un governo tecnico che finirebbe per attuare completamente il programma restrittivo iniziato da Berlusconi, con conseguenze devastanti ai danni dei soliti noti.....
Mi resta una curiosità: se andassimo a votare tra pochi mesi come mi auguro e si spera col sistema proporzionale, potremmo finalmente scoprire se è stata l'Italia ad essere berlusconizzata o se, al contrario, Berlusconi non sia piuttosto un prodotto verace di un nostro radicato modo di vivere e di pensare.
Maria

Anonimo ha detto...

Ambrogio, peggio sicuramente no, ma non aspettiamoci grandi cose, tieniamo sempre ben presente che Monti altri nion è che un banchere
Tonino