Rossi, LaPietra, tra i due litiganti il terzo gode. Peccato che a godere a fine gennaio probabilmente sarà sempre il solito Bernazzoli, il Presidente che ha fatto del PD locale il suo salotto privato dove da bravi ospiti ci si può solo accomodare a patto di lasciar condurre i giochi al padrone di casa. Questo accade ai vari Garbi che nulla possono se non far buon viso a cattiva sorte e accettare i diktat del rais, lo stesso rais che in otto anni di presidenza della provincia ha fatto e disfatto a suo piacimento tirando le fila dei suoi alleati come se fossero dei semplici pupi siciliani. Questo è successo per gli incarichi dirigenziali con evidenti forzature affidati dalla Provincia, ma anche per il piano provinciale per l’ambiente che ha portato all’ampliamento del quantitativo di lavorazione di oli tossici da parte della Solveko di Fidenza e quello che è peggio ad affidare ad IREN, il cui vicepresidente ricordiamo tutti è un certo Villani, la realizzazione del mega impianto di incenerimento dei rifiuti ad Ugozzolo, impianto che produrrà otre che a notevoli quantitativi di polveri sottili che appesteranno l’aria dell’intera provincia, un quantitativo notevole di diossina, con ripercussioni sulla salute dei cittadini che tutti possiamo ben immaginare.
Siamo tutti bravi con il senno del poi a puntare il dito quando succedono disastri ambientali, ma stranamente sembriamo fregarcene nel momento in cui certe decisioni vengono prese sulla testa della gente.
Ora Parma si appresta alle primarie di centro sinistra in vista delle prossime elezioni amministrative, guarda caso il Bernazzoli, non pago del ruolo ricoperto in provincia, aspira alla massima carica della città del Ducato e stranamente una mano glie la stanno dando proprio coloro che avevano il dovere morale e civile di impedire che questo avvenisse.
I movimenti anti inceneritore a quanto pare appoggeranno l’ing. Rossi, cosi come buona parte dei movimenti, mentre Sinistra Ecologia Libertà ha già fato sapere che appoggerà La Pietra, ex referente di Libera che può contare anche sull’appoggio di parte del popolo viola. Rifondazione dal canto suo, reduce da un congresso provinciale molto dibattuto e controverso, non ha ancora preso una decisione definitiva, c’è chi spinge per un appoggio a Rossi, chi invece vorrebbe presentarsi con un proprio candidato direttamente alle elezioni, gli unici che mantengono fede al loro costume sono i Comunisti Italiani, cagnolini da salotto di padron Bernazzoli che naturalmente per non smentire il detto che i cani sono fedeli, strisceranno la lingua e scodinzoleranno come bravi cagnolini.
Ognuno per conto proprio insomma, una sinistra e movimenti che parlano la stessa lingua ma che sono cosi ciechi e autoreferenziali da non aver sentito neanche la necessità di incontrarsi almeno una volta tra loro e provare a scombinare i giochi del PD e di Bernazzoli proponendo alle primarie un unico candidato come avvenne per Pisapia a Milano.
Auguri e speriamo bene, ma le premesse lasciano poco da sperare: Bernazzoli vincerà le primarie e forse il centro destra le elezioni.
Tonino Ditaranto
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