sabato 18 giugno 2011

Bologna- Merola: Discriminazioni trà coppie sposate e coppie di fatto!!!!

Vergognosa decisione del neo eletto Sindaco di Bologna che con un atto di grande discriminazione decide di assegnare un punteggio maggiore alle coppie sposate rispetto a quelle di fatto o a quelle gay nella formulazione delle graduatorie per l'assegnazione di alloggi popolari.
Quando decisioni di questo genere le prendono sindaci leghisti o di centro-destra, siamo tutti pronti a sparare addosso, stranamente quando le decisioni vengono da sinistra allora si cerca di minimizzare.
La costituzione italiana pone tutti i cittadini di fronte alla legge con uguali diritti ed uguali doveri, questo però Merola sembra averlo dimenticato, se mai ne fosse stato a conoscenza.
Si tratta di un atto davvero ignobile che al di la delle dichiarazioni dello stesso Merola circa le sue libere vedute in materia di coppie di fatto e coppie gay, lo pone di fatti trà coloro che con molta ipocrisia assumono comportamenti prevenuti tipici di un modo conservatore di intendere la società
.Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano Niki Vndola o Giovanni Paglia, coordinatore regionale di SEL che hanno sostenuto sin dal primo turno Merola alle scorse elezioni o cosa ne pensano i dirigenti parmigiani di Sinistra e Libertà che tanti problemi si erano posti sulla laicità della Francani di questa insolita e ignobile trovata del neo Sindaco di Bologna.
Tonino Ditaranto

4 commenti:

Franco Bifani ha detto...

Tonino, l'alleanza trono-altare è dura a morire, e chissà mai se terminerà, un lontanissimo giorno della storia umana. Qui da noi il Vaticano ha una potenza malefica enorme, invincibile, che dura dai tempi perlomeno di Gregorio VII, quello del Dictatus Papae, quello che obbligò un imperatore, Enrico IV, a starsene giorni e giorni, da penitente, fuori del castello di Canossa, dove siedeva la marchesa Matilde, presidente di CL di allora. Merola ha avuto senz'altro qualche imbeccata clericale, con ritorno di favori pro domo sua. Ai preti piace molto scomunicare e discriminare gay, divorziati risposati, coppie di fatto e così via; sbavano di piacere, si accaniscono, Se potessero, li brucerebbero ancora sui roghi e li torturerebbero a morte, ma, purtroppo, i tempi sono cambiati. Ad es., meglio sfrattare una giovane egiziana all'ottavo mese di gravidanza, per farle perdere un bastardo di "marocchino" islamico che non tenerla al riparo per qualche tempo ancora. Deus caritas est, ed anche ovest!

emilio sartori ha detto...

premesso che:anch'io sono rimasto molto contrariato per quanto dichiarato dal sindaco di Bologna,Merola;non condivido la tua ultima passione di denigrare SEL e le sue scelte politiche.ti faccio presente che a Bologna è stata fatta una scelta elettorale unitaria di tutta la sinistra e sono state fatte le primarie.La candidata da SEL sostenuta,Amelia Frascaroli,proveniente dal mondo cattolico,è riuscita ad avere una significativa affermazione.E'stata capace di attirare voti del'area laica e LGBT,facendo esplicite dichiarazioni.Questo ha contribuito indubbiamente all'ottimo risultato della lista di SEL che è andata oltre il 10% eleggendo più consiglieri,tra i quali Cathy La Torre esponente di spicco del mondo LGBT bolognese.E' lei che in questo momento principalmente si sta attivando per contrastare la posizione di Merola.Tra l'altro la posizione di SEL e non solo a livello nazionale è sull'argomento molto chiara ed è condivisa anche dalla Federazione di Parma.

tm ha detto...

Emilio, mettere in evidenza i comportamenti non coerenti con quanto si professa non è un denigrare, ma un riflesso allo specchio.
con stima Tonino

Anonimo ha detto...

Caro Emilio,
avere idee diverse dal partito in cui si milita (o si è militato) non significa necessariamente "denigrare", semmai è un atto di libera democratica partecipazione ed espressione di libertà di pensiero!!
Aggiungo, se mi è permesso, che il 10% bolognese non è tutto frutto di SEL (2 consiglieri su 4 della lista Frascaroli)e come dato, seppur eccezionale, è molto lontano dalla realtà che vede SEL attestarsi su un modesto 4% nazionale alle amministrative; infine, non è scritto da nessuna parte che per forza bisogna presentarsi uniti agli altri partiti della sinistra: correre da soli può anche comportare brutte sconfitte elettorali, ma ciò che conta, prima e più di tutto, è l'onestà politica, virtù che non sempre in SEL (regionale e provinciale) è apprezzata.
N.F.P.