martedì 28 giugno 2011

Ipocrisia


Leggera, vestendo abiti di velluto
in punta di piedi arrivi a spalancare
l’uscio già aperto di colui
che non altro sa fare se non
offrire la propria fiducia
e potersi saziare del cibo
eterno dello spirito:
l’amicizia.

amicizia ottieni e te ne fai
grande merito e vanto,
ogni dove l’ostenti,
su un palmo di mano l’adagi,
miracolo della sorte
 l’incanto si fa strada e
conquista il cuore e l’animo
rendendo cieca la vista.

 Cleopatra all’amico Aspide
donò cuore e anima
e cieca credette alla sua fedeltà
abbandonata all’oblio di colei
che al male non crede,
cadde sotto gli aguzzi denti
e al veleno nascosto dalle viscere.

Ancor oggi il rito si rinnova,
col tuo abito di velluto
continui a cercare un altro da tradire,
un altro uscio, un altro cuore,
un altro che desidera fidarsi
ed eterna ti proponi al mondo
nella tua falsa semplicità
o perfida IPOCRISIA.

1 commento:

Franco Bifani ha detto...

L'ipocrisia è il tarlo distruttore, la termite disgregratrice dei rapporti umani in ogni settore della vita; da millenni è la ragione fondante delle fedi politiche e religiose. Con quali risultati, lo possiamo constatare quotidianamente; gli ipocriti, che sono il sale della vita sociale di noi poveri esseri umani, dovrebbero essere riuniti in un luogo a parte del globo, o meglio ancora, spediti, senza ritorno, su altri pianeti della Galassia, da tenere comunque ben sorvegliati, costantemente.