sabato 18 giugno 2011

Non sarò mai.....



Non sarò mai,
servo, cameriere di partito.
portaborse, inutile facchino
di mestieranti di politica,
di mediocre ipocrisia e facile
guadagno.

Ne mai  il capo mio chino
a riverire capi senza lode
strisciare sulle scarpe
che calpestano altri simili
ne dei, ne profeti di sogni
che non siano i sogni miei.

Crescerò patendo fame,
vivrò soffrendo sete.
ne per fame, ne per sete
prenderete
ne mai ascolterete il mio gemere
inchinarsi al vostro volere.

Non piegherò la schiena
alle piaghe delle vostre sferzate,
ne al sangue che sgorgherà da esse,
riderò del vostro disprezzo
piangerò  la vostra povertà
e io sarò più ricco
perché voi non avrete
la mia libertà.

Tonino Ditaranto

7 commenti:

Anonimo ha detto...

....Padrone di niente, ma schiavo di nessuno...

Maria

Franco Bifani ha detto...

Tonino, sei un grande, mi sembra, questa tuo nobile sfogo, una di quelle inimitabili odi scritte da Pablo Neruda.

Anonimo ha detto...

Se fossi in te, compagno Tonino, la smetterei di autocommiserarmi, mi libererei di un certo esasperante egocentrismo, rifiuterei alcune telematiche sirene, scaccerei i fantasmi parmensi e mi rimetterei a far seriamente politica...c'è bisogno di azione, perdio!, non di piagnistei!

Anonimo ha detto...

caro Don Chisciotte ....
scendi da cavallo ... la vista è migliore ... più semplice .. meno complicata ...

Franco Bifani ha detto...

Però resta il fatto che, da tre secoli, Don Chisciotte rimane un malinconico eroe da tutti ammirato e rispettato, mentre degli altri personaggi del romanzo nessuno si ricorda, se non forse del fedele Sancho Panza, appunto per la sua infinita pazienza e e la sua caparbia fedeltà.

Ambrogio ha detto...

In altri tempi ed altri luoghi saresti finito dritto dritto alla Lubianka.

Franco Bifani ha detto...

Ritengo invece che, data l'età anagrafica, se fosse stato in Cile, lo avrebbero gettato giù da un aereo in volo sull'Oceano Pacifico, come facevano i porci sudditi di Pinochet con i giovani che amavano la libertà e la democrazia.